In occasione del prossimo Summer Fancy Food Show, al Javits Center di New York dal 23 al 25 giugno, l’Agenzia ICE ha organizzato una tavola rotonda per riflettere su come la pandemia, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e l’escalation della guerra sulla Striscia di Gaza abbiano modificato il mondo delle supply chain e la globalizzazione in generale. La provocazione è nata dal documentario Saving the last shelf, prodotto dalla giornalista Antonella Ciancio e dal fondatore e CEO di GP Communications North America Inc. Giovanni Pellerito.
“Sono felice di poter ospitare un evento su questa tematica prima dell’inizio del Summer Fancy Food, la fiera dell’agroalimentare di cui l’Italia è il partecipante principale – ha inaugurato Erica Di Giovancarlo, direttrice ICE di New York. – L’evoluzione delle supply chain è un tema strategico per il nostro Paese, in particolare, che vive di export. I dati mostrano che le esportazioni verso gli Stati Uniti negli ultimi decenni sono sempre cresciute, ma ci sono stati due ostacoli: nel 2008, in seguito al fallimento della Lehman Brothers, e nel 2020, con la pandemia di Covid-19. È interessante sottolineare che nel secondo caso, una volta che le frontiere sono state riaperte, il commercio verso gli USA è più che raddoppiato: nel 2023 le vendite hanno raggiunto la cifra record di 73 miliardi di dollari. Le aziende italiane hanno dimostrato di essere pronte ad affrontare nuove sfide”.
Anche il Console Generale d’Italia a New York Fabrizio Di Michele ha partecipato all’evento. “È fondamentale analizzare il sistema delle supply chain considerando le sfide attuali – la pandemia, le guerre, ma soprattutto l’avvento dell’Intelligenza Artificiale. Le aziende italiane devono essere pronte per evitare l’effetto Forrester”.
Console Generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele, Agenzia ICE, 20 giugno 2024 – Foto di Dania Ceragioli
Il documentario Saving the last shelf è uno sguardo senza filtri alle trasformazioni radicali che stanno ridefinendo il sistema di supply chain in tutto il mondo. È stato girato negli ultimi tre anni, dal periodo successivo al lockdown nel 2020 a poco prima dell’attacco del 7 ottobre, attraversando lo scoppio della guerra in Ucraina e lo sciopero dei camionisti a fine 2022, rimanendo comunque molto attuale. Infatti, di fronte a queste sfide, le aziende si sono dovute reinventare e adattarsi a un continuo stato di flessibilità che permetta loro di rispondere sempre e in qualsiasi condizione alla domanda del consumatore.
Il documentario è un insieme di interviste che riflettono sullo stato della globalizzazione oggi e sul modo in cui sta plasmando i rapporti fra le imprese da una parte all’altra dell’Atlantico. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Ciancio – era trovare delle risposte e fare delle previsioni su quello che sarebbe successo in futuro, dato il periodo che abbiamo appena vissuto”. Gli intervistati – Chris Wood, il direttore del Dipartimento di Logistics da Whole Food Market; Neha Shah, co-fondatrice e presidente di GEP; Paul Page, capo ufficio del Logistics Report del Wall Street Journal; Richard Boucher, ambasciatore ed ex-diplomatico in Cina; Leo Nucera, direttore del Dipartimento di Sales & Marketing di Agritalia Spa –, moderati dalla giornalista Stefania Spatti, hanno concordato che, per cercare di essere sempre pronti, è importante diversificare i fornitori ed essere flessibili. È impossibile prevedere tutti i rischi, quindi è fondamentale avere pochi rifornimenti, ma più spesso, e utilizzare l’Intelligenza Artificiale a proprio favore sfruttandola per connettersi in tempo reale ai movimenti.