Per molti italiani che si immergono nella vita newyorchese una delle abitudini locali che rischia di mandare più in crisi è quella delle mance, o tips come le chiamano negli Stati Uniti. Qualsiasi buon europeo che si accinga a fare il suo primo, trionfale ingresso nella Grande Mela potrà infatti sentirsi spaesato, quasi truffato nel momento in cui, dopo un’allegra cena al ristorante, si vedrà porgere dal cameriere ricevute con oscure diciture come “gratuity” o peggio la malefica macchinetta per i pagamenti via carta di credito sul cui schermo si leggono però varie opzioni: “Amount” o “percentual”, “10%”, “15%”,“18%” o addirittura “20%” e“25%”. Che fare?
A New York, come in tutti gli Stati Uniti, lasciare la mancia non è solo buona usanza, ma è richiesto. Per quanto formalmente non sia imposta obbligatoriamente, di fatto può capitare di essere chiamati indietro se si lascia un ristorante senza aver lasciato un extra: allo specifico cameriere che vi ha serviti e al servizio in generale, l’importante è ricordarsi di aggiungere sempre qualche dollaro al totale che viene riportato sugli scontrini fiscali.
Chi paga e chi guadagna
Nei ristoranti è di fatto il cliente che paga lo stipendio ai dipendenti che altrimenti prenderebbero paghe da terzo mondo. Le mance sono ormai totalmente entrate nell’abitudine dei cittadini americani al punto che spesso esse rientrano negli studi federali che portano alla definizione dei salari minimi. Nello Stato di New York, ad esempio, la paga minima che un datore di lavoro attivo nel campo dell’ospitalità (che include quindi hotel e ristoranti ma anche bar, pasticcerie eccetera) deve fornire ai suoi dipendenti è fissata a 7.50 dollari all’ora. Secondo la legge, però, a questa cifra deve necessariamente andare a sommarsi un minimo di 1.50 dollari di mance all’ora, facendo praticamente salire la paga a 9 dollari/ora. Questo dato è destinato a salire in modo regolare fino ad arrivare ad un salario minimo assicurato di 15 dollari all’ora, dei quali 10 da considerarsi come stipendio e 5 costituiti dalle tips. Nella realtà, camerieri che hanno la fortuna di lavorare nei locali più richiesti ella città, arrivano a fare anche diverse migliaia di dollari in un fine settimana, solo di mance.
Da qualche tempo c’è anche chi si oppone a questa pratica, adducendo ragioni che vanno dalla qualità del servizio ai diritti dei lavoratori. Ci sono anche ristoranti e bar che stanno abolendo la tip. Chi non ricorda la famosa scena de Le Iene (Reservoir Dogs) di Quentin Tarantino in cui un infervorato Mr. Pink (Steve Buscemi) difende la propria scelta di non lasciare mance suscitando le contrariate reazioni dei suoi “colleghi”.
D’accordo o meno, per ora la mancia resta la norma e la questione di quanto sia necessario lasciare è ancora motivo di discussione anche tra i nativi della città, per non parlare dei turisti.
Al ristorante
La legge (non scritta) delle mance richiede che, in un ristorante dai prezzi medio-alti, l’importo da aggiungere al conto vada dal 15 al 20 percento del totale. Si può scendere al 10 percento se non si è soddisfatti del servizio, ma si rischia l’occhiataccia del cameriere di turno. In generale è bene valutare il servizio: se tutto quello che il cameriere ha fatto è stato portarci le nostre ordinazioni, allora una mancia minima è accettabile. Ma se invece il cameriere è stato il nostro angelo custode durante la cena, rispondendo alle nostre domande, assecondando i nostri desideri, riempiendoci i bicchieri e assicurandosi più volte che tutto andasse bene, allora è giusto premiare il suo lavoro e il servizio del ristorante con qualche dollaro in più. Alcuni locali, come per esempio certi diner, hanno un servizio ridotto all’osso e in quel caso la mancia può non superare il 15 per cento, ma in generale il servizio è una religione qui a New York e i camerieri fanno di tutto per farvi sentire a proprio agio.
Un’usanza diffusa nei locali di New York è quella di double the taxes (raddoppiare le tasse): sullo scontrino, infatti, viene generalmente riportato l’importo che si paga in tasse e che corrisponde all’8% del totale. Convenzionalmente e per facilitare gli altrimenti faticosi calcoli, si tende a lasciare come mancia il doppio di quell’importo.
Per evitare che a fine cena, magari un po’ brilli, ci si debba mettere a fare i conticini come a scuola, oggi sono state create moltissime app che riducono il panico che si scatena al tavolo al momento di dover calcolare e dividere equamente l’importo della mancia. Alcuni esempi sono Tipulator o Tip ‘N’ Split Tip Calculator, entrambe gratuite.
To go e delivery
In ogni caso, la mancia va data solo se si viene serviti al tavolo. I caffè sul modello di Starbucks e i take away in generale, di solito hanno un barattolo vicino alla cassa in cui è possibile lasciare qualche spicciolo, ma non è obbligatorio né particolarmente richiesto dal buoncostume. È invece obbligatorio “tippare” la persona delle consegne a domicilio: un 15 per cento di solito è considerato accettabile, ma a seconda delle condizioni climatiche (immaginatevi correre in bicicletta mentre piove o nevica, per le strade affollate di NYC!), dell’orario del giorno, della distanza percorsa e del tempo impiegato, un po’ di buon cuore e apprezzamento extra sono sempre raccomandabili.
Al bar
Nei bar dove si servono alcolici in genere è buona norma lasciare un dollaro per bevuta, ma è consigliabile salire a 2 o 3 dollari quando si bevono cocktail, in particolare quelli dalle preparazioni più complesse, sapientemente mescolati da mixologist esperti.
Al di fuori della ristorazione ci sono poi tante altre categorie professionali cui è implicitamente imposto lasciare qualcosa. Vediamo quali.
In taxi
Se si paga con carta di credito o debito la macchinetta automatica vi dà opzioni a partire dal 15 per cento, ma potete anche scegliere l’importo manualmente facendo voi il calcolo. Anche in questo caso il 10% dell’importo stabilito per la corsa è accettabile. C’è da dire che generalmente i tassisti si “tippano” già da soli: se infatti la cifra da pagare non è tonda e voi avete solo banconote intere, non vi aspettate che vi diano il resto quando si tratta di centesimi o di un dollaro. Oggi, con la diffusione di compagnie come Lyft e Uber, la faccenda della tip si complica: dal momento che si paga attraverso la app, inizialmente molti si erano sentiti sollevati dall’obbligo di lasciare mance. Ma non è così: Lyft permette di lasciare la mancia direttamente tramite l’app telefonica, mentre gli autisti di Uber accettano solo tip in contanti e la compagnia li incoraggia a fare presente ai propri passeggeri che le mance sono gradite: non c’è scampo.
Farsi belli
In generale a New York estetisti e parrucchieri costano meno che nelle città italiane (almeno quelli di livello medio). Ma poi c’è la tip… E qui non si scappa: in questo campo professionale sono molto suscettibili. E attenti con la manicure: dal momento che vi viene generalmente chiesto di pagare prima che vi venga messo lo smalto in modo che poi non dobbiate rischiare di rovinarvelo quando ancora fresco, rovistando nelle tasche o in borsa in cerca del portafogli, se chi si sta prendendo cura delle vostre mani non dovesse ritenere la mancia adeguata, rischiate di ritrovarvi con smalti malmessi o unghie sbeccate. In genere è bene “tippare” dal 15 al 20 per cento del totale. E attenzione: se avete acquistato il vostro trattamento con una promozione (per esempio su Groupon) la mancia deve essere in proporzione al prezzo originario. Sempre più difficile!
Al parcheggio o in hotel
Il lavoro del parcheggiatore, che preveda starsene tutto il giorno seduto nel suo box ad accogliere i guidatori o parcheggiare macchine altrui, non è certo tra i lavori più gratificanti al mondo: un paio di dollari (ma anche 5) possono far spuntare un sorriso.
Nella concierge d’hotel ovviamente non è necessario lasciare qualcosa ogni qualvolta ci viene aperta la porta, ma se chiedete di trovarvi un taxi o di prenotare un evento o un tavolo in città, lasciate qualche dollaro. E se il compito è stato svolto con particolare efficenza, siate generosi.
Visitando la città
Ricordate quando in gita scolastica la prof a fine viaggio faceva una colletta per fare un “regalino” all’autista? Funziona così anche qui. Che sia una guida che vi ha fatto visitare la città a piedi o sia lo speaker di uno dei tanti bus turistici, un omaggio è sempre buona norma. Soprattutto se vi siete goduti la visita.
La prossima volta che vi sedete al ristorante o chiamate un taxi per tornare a casa, quindi, ricordatevi di lasciare qualcosa alla persona che vi ha aiutato. Ah, si può fare anche in Italia!