Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Nuovo Mondo
December 23, 2016
in
Nuovo Mondo
December 23, 2016
0

Dal sogno americano un trattore per Cuba

La storia di un cubano fuggito da Fidel Castro che ha poi trovato il modo di aiutare la sua Cuba

Carmelo FucarinobyCarmelo Fucarino
cuba trattore

Saul Berenthal (sinistra) e Horace Clemmons con il loro trattore per Cuba (Foto ripresa da businessalabama.com)

Time: 5 mins read

A cadavere freddo e tumulato, quando la canea mediatica sta per chiudere i riflettori ed accanirsi su altri personaggi e vicende, sono pronto a parlare della fine di un’epoca. Quando sulla via che percorreva il feretro un popolo si accalcava in lacrime, quando tanto dolore traspariva da uomini e donne di diversa cultura e grado sociale, qualcosa di vero dovevano trascrivere le immagini. Davanti ad esse si potevano ancora rievocare le carceri piene di torturati e assassinati, le fughe in un mare pericoloso verso l’altra riva che in modo irridente gli Spagnoli avevano battezzato Florida. Anche quel tratto di mare come il nostro Canale di Sicilia è seminato di cadaveri, di profughi in vista di una terra che si immaginava il Paradiso terrestre. Difficile sapere quanti di questi profughi si guadagnarono l’Eden, quanti altri rimasero diseredati e miserabili quanto e più che nella patria.

I fortunati e affascinanti Andy García non dovettero essere molti.

Voglio ribadire in margine che in questi giorni di lutto per un popolo è semplicemente sacrilego inneggiare e brindare alla morte di un loro leader seppure odiato. Fra tutti i popoli, a cominciare da quelli detti in etnologia “primitivi”, generale e sentito, prima legge sociale, è sempre stato il culto dei morti. Sempre, dall’India, agli Egizi, ai Greci e ai Romani, fra i “selvaggi” delle foreste africane e amazzoniche. L’analisi storica è altra cosa e troppo recente e vivo è il ricordo del sangue pulsante per stilare un rigo sull’operato del tiranno scomparso.

Quello che volevo sottolineare in questo particolare momento storico, quando ogni giorno possente si leva il randello di Trump, minacciando punizioni a destra e a manca, le parole che voglio spendere, è ad onore di una iniziativa umanitaria che si spera non venga insabbiata o cancellata.

Proprio in nome di quel bene del popolo che il nuovo monarca degli States va bandendo. Se un tempo in punizione del mostro Fidel Castro e del suo aguzzino il Che si è voluto affamare un popolo innocente, se questa esclusione si è perpetuata e perpetrata per decenni, pur con il cambiare dei governi, repubblicano, ma anche democratico, si ricordi il buon John Kennedy, che avviò tante guerre nel globo, se questa punizione è stata infine attenuata dal colloquio di un presidente di origini africane, voglio sperare che in nome di quel bene del popolo, che si affannano a definire populismo, si prosegua la linea di perdono di un popolo, quello cubano, che ha scontato le colpe e gli errori strategici dei loro e di altri governanti. Alla fine Fidel Castro che rovesciò con i suoi barbudos il tiranno Fulgencio Battista fu spinto per insipienza nelle braccia del comunismo sovietico.

La speranza che questa linea di comprensione e di perdono non venga tagliata, che anche Trump si accorga che il popolo non merita ed eredita le colpe dei suoi governanti, mi fa alzare questo appello.

Sull’onda della speranza di un mutamento dei benefattori sono volati a L’Habana. Con un sogno, l’eterno American Dream. E in seguito all’analisi e alla consapevolezza che la miseria e la povertà più umilianti nascono dalla mancanza del bene primigenio di sussistenza: il cibo, radice e base della vita materiale. Questo ha pensato Horace Clemmons, questo ho saputo dalla cara amica Elisabeth, la moglie di origini prizzesi. E di questo uomo sono orgoglioso. Tutto si compì come per incanto dopo il colloquio rivoluzionario tra i due presidenti Barack Obama e Raoul Castro, quei miracolosi 45 minuti del mezzogiorno del 17 dicembre 2014 che aprirono una linea di scambio di opinioni, aprirono un varco dopo una crisi durata 53 anni e un embargo che ha punito solo il popolo. Due uomini convennero che si poteva, si doveva discutere anche se in forza di un nazionalismo e non dell’umanesimo di Cicerone e del Quattrocento, ma anche degli Enciclopedisti che dettarono i principi della Costituzione americana: «Todos somos americanos». Fu allora che Saul Berenthal spiegò ad Horace Clemmons, amico e socio in affari di antica data, di volere fare qualcosa a beneficio del popolo cubano. E l’amico Horace rispose: sono pronto. Quel popolo importava l’80% di cibo (due miliardi di dollari), la produzione era difficile a causa della mancanza di trattori e il prezzo impossibile di quelli disponibili.

L’idea geniale: fabbrichiamo dei piccoli trattori a prezzi speciali. Così oggi Horace scrive a spiegare l’origine della loro fabbrica che è ormai sbarcata e consolidata a L’Avana: «Essendo cresciuto nelle zone rurali del Nord Alabama dove mio nonno coltivava 40 acri con due muli, avevo assistito al passaggio in America dal bestiame ai trattori. Sapevo che Cuba avrebbe probabilmente iniziato allo stesso modo come abbiamo fatto. Un costo efficace, un robusto trattore in singola filiera. Mi sono ricordato dell’Allis Chalmers G, ultimo fatto nel 1955, copiato da molte persone dopo che i brevetti sono scaduti nei primi anni del 1970. Abbiamo deciso di non copiarlo, ma di utilizzare il disegno per produrre un capolavoro di tecnica motrice a sistema aperto».

E meglio chiarisce Saul Berenthal che più che un’impresa commerciale, il loro progetto Oggun è diventato un’avventura: «Horace è il trattore Guy, Saul il ragazzo Cuba». Questa è l’eccezionalità della loro missione. Vuol dire che egli ha lasciato Cuba nel 1960, subito dopo che Fidel (RIP) ha trasformato Cuba nel paese socialista di oggi. Ha ottenuto la sua formazione presso la Long Island University, ha lavorato per 18 anni in IBM, dove ha incontrato Horace e subito sono diventati amici – partner per tutta la vita. Entrambi, dismessa l’IBM, hanno fondato, accresciuto e poi venduto tre imprese: «Con l’aiuto di Orazio, ho vissuto il sogno americano». Venduta l’ultima impresa, ha iniziato a viaggiare a Cuba per vedere e imparare ciò che era accaduto. Si è fatto buoni amici e ha «imparato molto circa il socialismo, – Il buono …. Per così dire». Lo straordinario di questo cubano è che è tornato, che ha voluto beneficare il suo popolo, donare la sua esperienza, salvare i suoi concittadini. La parabola inversa di un miracolo: dare un sogno, il suo sogno americano acquisito ai suoi fratelli cubani. Perciò «alla fine del 2014, Obama ha creato la parte americana del percorso, ma Raul aveva lavorato al suo fianco dal 2010. Un quadro per un nuovo modello economico è stato creato e firmato in legge nel 2011. Da allora, questo nuovo quadro viene attuato e ha compiuto progressi significativi nell’introduzione dei principi del settore privato nell’economia di Cuba. Molto resta ancora da fare e il progresso è complicato da forze esterne (Embargo), ma come dice Raul “Sin Prisa, pero sin Pausa” (“Senza fretta, ma senza pause”).

Quello che era iniziato come una proposta commerciale di coniugare lo spirito imprenditoriale americano con un tema di valore sociale dal quale potrebbe trarre beneficio il popolo cubano, si è trasformato in quello che oggi chiamiamo “Non è un trattore, ma un modo di pensare”. Per inciso, questa è una frase detta di noi da un giovane cubano che è ormai non solo un amico, ma un collaboratore di CLEBER Cuba. Abbiamo voluto fornire uno strumento in grado di migliorare la produttività, creare benessere e sfruttare l’autosufficienza che è così radicata nel popolo cubano. Speriamo che possa anche servire per la gente dei due paesi come un modo per meglio comprendere l’altro e contribuire a portare i nostri governi a normalizzare le relazioni, impegnarsi in commercio e riaccendere la buona volontà». In questo grandioso progetto Horace porta le sue capacità di conduzione agricole e di progettazione di ingegneria, Saul dichiara di portare la sua esperienza della cultura cubana, le sue “abilità diplomatiche” e il suo background aziendale ebraico per creare Oggun. Ciò crea un modello di business, dove l’utente finale, il contadino, diventa parte essenziale del processo. L’agricoltore può contribuire al disegno, per modificarlo come è necessario nel campo, per migliorarlo, e, infine utilizzare il concetto di creare la propria attività locale, essendo lui nella produzione o manutenzione.

Ma la conclusione più sostanziale e immensamente universale, nella forma del bene dell’umanità intera, è espressa nell’insegnamento che ne hanno ricavato: «Questo ora abbiamo imparato, non è applicabile solo a Cuba, ma in molte altre aree del mondo. Oggi si possono incontrare persone provenienti da altri paesi che stanno lavorando con noi nel portare questo “modo di pensare” (“way of thinking”) per i loro paesi». Questa è la forza travolgente che addita una speranza, il sogno che la fratellanza e la solidarietà possano sconfiggere il meschino egoismo del possesso di effimeri beni di consumo. Ed è auspicabile che questa via non sia troncata, che gli uomini di buona volontà facciano quadrato, che l’umanità rifletta sul baratro che si sta scavando davanti, che la fame è la peggiore punizione, che essa è conseguenza dello sfruttamento dei potenti, che da sempre hanno sfruttato e depredato interi continenti. Esistono ancora portatori dell’American Dream.

Share on FacebookShare on Twitter
Carmelo Fucarino

Carmelo Fucarino

Carmelo Fucarino, siciliano di Prizzi, dopo essersi laureato in lettere classiche nell’Università di Palermo, ha insegnato lingua e letteratura latina e greca presso il Liceo classico «G. Garibaldi» della stessa città. Sensibile alla poesia, ha pubblicato liriche e dato contributi a riviste del settore letterario italiano, svolgendo un’ampia e continua attività di saggista nel campo degli studi classici. Oggi ha ampliato il suo campo di indagine alla storia locale all’etnologia e alle tradizioni popolari siciliane.

DELLO STESSO AUTORE

“Cenere”: l’opera-inchiesta trent’anni dopo le stragi di Cosa Nostra

“Cenere”: l’opera-inchiesta trent’anni dopo le stragi di Cosa Nostra

byCarmelo Fucarino
La Resistenza e la sua luce: E così rimase per sempre il 25 Aprile

La Resistenza e la sua luce: E così rimase per sempre il 25 Aprile

byCarmelo Fucarino

A PROPOSITO DI...

Tags: CubacubaniFidel Castrosogno americano
Previous Post

L’addio a Fidel di un innamorato della rivoluzione cubana

Next Post

The bitter-sweet taste of Dino Risi’s cinema at MoMA

DELLO STESSO AUTORE

La Settimana Santa in Sicilia con “lu ballu di li diavuli” a Prizzi

La Settimana Santa in Sicilia con “lu ballu di li diavuli” a Prizzi

byCarmelo Fucarino
Pier Paolo Pasolini: saggista inesauribile, regista geniale, poeta di un’epoca

Pier Paolo Pasolini: saggista inesauribile, regista geniale, poeta di un’epoca

byCarmelo Fucarino

Latest News

Chinese port / Ansa

China Exports to U.S. Grind to a Halt: No Ships Left Its Ports in Past 12 Hours

byGrazia Abbate
Porto e container in Cina / Ansa

Calo shock nei traffici tra Cina e USA, dazi e tensioni rallentano gli scambi

byGrazia Abbate

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
retrospettiva dino risi MoMA 2016

The bitter-sweet taste of Dino Risi’s cinema at MoMA

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?