Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Nuovo Mondo
November 23, 2014
in
Nuovo Mondo
November 23, 2014
0

Tra le miniere del West Virginia dove gli immigrati italiani lavoravano (e a volte morivano) per ripagare i padroni

Paolo BattagliabyPaolo Battaglia
Il Monongah Heroine Monument eretto nel 2007 a ricordare il 100° anniversario del disastro minerario

Il Monongah Heroine Monument eretto nel 2007 a ricordare il 100° anniversario del disastro minerario

Time: 4 mins read

 

"I owe my soul to the company store", recita una vecchia canzone popolare americana. Gli italiani che vivevano nella zona di Fairmont e Monongah, West Virginia – oggi il 60% della popolazione locale ha origini italiane – conoscevano bene questa verità. Arrivati a fine Ottocento da tutto il Sud e in particolare dalla Calabria – tantissimi dal comune di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza – venivano reclutati dai proprietari delle miniere di carbone e alloggiati in case di loro proprietà, le company homes.

Non erano pagati in dollari, ma in scripts, i buoni della compagnia, spendibili nell'unico negozio del paese. Qui, appena arrivati, erano costretti da contratto ad acquistare l'attrezzatura da lavoro, dagli stivali ai picconi: per queste ragioni gli immigrati si ritrovavano in debito con i loro datori di lavoro fin dal primo giorno. A Fairmont, grazie all'aiuto di Dora Grubb, direttrice della Marion County Historical Society, abbiamo incontrato i discendenti dei minatori italiani e abbiamo raccolto le loro testimonianze.

giudice

Il giudice Michael Aloi ci guida nel cimitero di Monongah, dove sono sepolti i minatori morti nel disastro del 1907

Tutte le famiglie di Fairmont sono cresciute nel ricordo di quanto accaduto nel terribile mattino del 6 dicembre 1907 quando le miniere di carbone n. 8 e n. 6 di Monongah esplosero provocando più di 300 vittime tra i minatori. Erano immigrati dalla Polonia, dall’Ungheria, dall’Austria, dall’Italia (171 furono i morti italiani). L’esplosione fu così potente che le ventole di aerazione delle gallerie, del peso di dieci tonnellate, furono scagliate a mezzo miglio di distanza. Quello di Monongah ─ù ancora oggi considerato il più grave disastro minerario nella storia degli Stati Uniti.

Judy Prozzillo Byers, storica e direttrice del West Virginia Folklife Center, ci spiega che il numero totale delle vittime ad oggi non è certo. I minatori, pagati a cottimo, erano soliti farsi accompagnare da figli o fratelli per aumentare la quantità di carbone estratto quotidianamente. Per questa ragione il conto delle vittime negli anni è oscillato fino ad arrivare in alcuni casi a mille persone; le ricerche più recenti pubblicate da Joseph Tropea sembrano attestare il numero intorno a 360.

Il bancone di un forno dove servono i Pepperoni roll

Il bancone di un forno dove servono i Pepperoni roll

Nel 2007, in occasione del centesimo anniversario della tragedia, il governo italiano ha collocato un monumento nel cimitero di Monongah a memoria dei minatori caduti. Molte sepolture non sono oggi identificabili poiché all’epoca della tragedia la maggior parte delle famiglie non era in grado di comprare la lapide: furono perciò poste delle semplici croci di legno, che negli anni si deteriorarono fino a scomparire.

A Fairmont incontriamo anche il giudice Michael Aloi. I suoi bisnonni vennero qui dalla Sicilia e dalla Calabria per lavorare nelle miniere di carbone che dalla fine dell'Ottocento attirarono migliaia di immigrati. Michael è un giudice eletto, e ci mostra orgoglioso il tribunale della contea in cui lavora prima di guidarci nelle "country roads" del West Virginia con l'obiettivo di portarci a gustare i veri "pepperoni roll", il piatto ufficiale dello stato che è un'eredità diretta degli italiani che abitavano in queste zone. Questo gustosissimo panino ripieno di sottili stecche di salame era infatti il cibo che ogni minatore italiano si portava al lavoro.

Nell'ufficio di Michael Aloi ci sono molte foto di famiglia, che coprono un arco temporale di almeno quattro generazioni: "Mio nonno lasciò le scuole elementari per andare in miniera. Allo stesso modo, mio padre lasciò il college per trovarsi un lavoro. Io sono stato il primo della mia famiglia a laurearsi e a ricoprire questa carica. Sembra incredibile che in due generazioni accada una cosa simile, ma questa è l'America".

 


mappaQuesta è la terza puntata dell'Italian American Country, un tour di 6.000 miglia e 15 tappe attraverso gli USA (qui a lato la mappa dell'itinerario) alla scoperta degli italoamericani che vivono nelle piccole comunità. Da questo viaggio nasceranno un libro fotografico e un documentario che vedranno la luce nella primavera/estate del 2015. Il viaggio è interamente autofinanziato, ma per produrre libro e documentario è stata lanciata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma indiegogo.com; ciò significa che tutti possono sostenere questo progetto “corale” con un contributo anche minimo, che parte dai 5 dollari. Potete saperne di più e contribuire al progetto sulla pagina web della campagna.

 

I testi e le immagini storiche sono tratti dal libro di Paolo Battaglia Explorers Emigrants Citizens, disponibile su Amazon.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Paolo Battaglia

Paolo Battaglia

DELLO STESSO AUTORE

La maestosa statua collocata nel Lincoln Memorial fu realizzata dallo studio Piccirilli

Gli italiani che scolpirono il presidente. Il viaggio si conclude al Lincoln Memorial

byPaolo Battaglia
Pescatori italiani sui moli del Fisherman's Wharf di San Francisco, inizio '900

I siciliani di Pittsburg da pescatori a enemy alien

byPaolo Battaglia

A PROPOSITO DI...

Tags: crowdfundingemigrazioneimmigrazione italianaitaliani d'Americaitaloamericaniminatoriminieretragedia minerariaviaggioWest Virginia
Previous Post

Avanti tutta, verso la giungla delle privatizzazioni

Next Post

Presentato a Genova il Dizionario delle migrazioni italiane nel mondo

DELLO STESSO AUTORE

A Sterling, Logan County, Colorado, Lewis Hine fotografava l’intera popolazione scolastica formata da

A Denver, tra Dago Red e un vecchio trombone

byPaolo Battaglia
Prima dell'incontro tra Tigers e Comets al Joe Price Stadium di Stockton

Un italiano in un match di football americano: seconde possibilità e seconde volte

byPaolo Battaglia

Latest News

Trump abolisce Digital Equity Act dell’era Biden, ‘è razzista’

Trump abolisce Digital Equity Act dell’era Biden, ‘è razzista’

byAnsa
Il fratello del Papa, ‘è stato uno shock, non ci credevo’

Il fratello del Papa, ‘è stato uno shock, non ci credevo’

byAnsa

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
L'Anticristo, di Luca Signorelli (1445 – 1523)

I falsi profeti con la macchina diabolica

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?