Quando il governatore Roberto Maroni prende la parola, sui tavoli arriva fumante il tradizionale risotto alla milanese. La cena del gala del trentanovesimo anniversario della National Italian American Foundation (NIAF) è un omaggio alla Lombardia. “Ma se volete mangiare la vera cotoletta dovrete venire a Milano” dice Maroni a La VOCE di New York, dopo aver assaggiato quella uscita dalle cucine dell’Hilton di Washington DC.
La Lombardia del Presidente Maroni è la regione ospite del 2014. Scelta strategica, in vista dell’imminente Expo, il prossimo anno. Nella delegazione istituzionale italiana anche il ministro dello Sviluppo economico Roberta Guidi in rappresentanza del governo Renzi.
Come ogni anno, la serata di gala della NIAF è stata una parata di personaggi italoamericani di successo, ma questa edizione aveva anche un altro obiettivo preciso: promuovere l’Expo, la grande esposizione mondiale che secondo molti rischia di essere un flop e affossare l’Italia. Ovviamente, governatore e ministro escludono la sconfitta, ma sembrano piuttosto ottimisti, nonostante lo strascico di polemiche che sta accompagnando i preparativi.
“Gli Stati Uniti stanno reagendo bene – ci spiega il presidente Maroni – Il padiglione americano sarà molto interessante. Abbiamo ottenuto ottimi riscontri”. Al governatore della Lombardia serve l’aiuto del mondo imprenditoriale, ma soprattutto una promozione negli Stati Uniti ad opera dell’influente comunità italo americana. Diffondere lo stile di vita italiano “perché è il migliore del mondo”, è diventato il mantra che ripete in ogni intervento.
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è infatti il tema attorno a cui ruoterà la grande esposizione. “Il concetto – continua Maroni – non è solo quello di sfamare chi non ha abbastanza cibo, ma anche educare all’alimentazione corretta”.
Al centro, il nodo mai risolto della contraffazione che tanti danni continua a provocare: “Abbiamo chiesto alla comunità italoamericana di stare al nostro fianco per contrastare la frode alimentare che incide negativamente sull’economia italiana con un danno gravissimo di 60 miliardi di euro all’anno, oltre a costituire un rischio per la salute”. Tutti prodotti doc quelli sulle tavole: tra i vini Amarone, Valpolicella, Soave e poi rucola, pomodorini biologici, riso allo zafferano e cotoletta. All’interno delle buste regalo per i presenti: limoncello, pasta, tanta cioccolata e ovviamente un pacco di caffè, insieme alla tecnologica brochure dell’expo con la video presentazione dell’evento.

Roberto Maroni
Maroni mangia e parla con tutti. Neanche le infiltrazioni di tipo malavitoso tra le maglie di Expo 2015 lo preoccupano: “Le stiamo contrastando con grande efficacia e forza. Saremo pronti per il primo maggio del 2015. Vogliamo dimostrare che nonostante questo tipo di problematiche, in Italia e a Milano in particolare siamo in grado di fare le cose giuste al momento giusto”. Il riferimento è ovviamente al dubbio consistente che l’Italia non riesca a rispettare i tempi prefissati. “Il primo maggio chiuderemo la pagina delle polemiche ed inaugureremo quella della festa”.
Intanto la festa della NIAF si conclude anche quest’anno, tra abiti da sera e smoking d’ordinanza. Sul palco si alternano l’Ambasciatore Claudio Bisogniero, il vicepresidente del board of directors della NIAF John Calvelli, il chairman Joseph Del Raso e il presidente John Viola, presentati dalla giornalista Maria Bartiromo e dall’attore Joe Piscopo, ironici nel tentativo di intrattenere con frasi italiane e dialettali.

John Turturro
Tra i premiati di quest’anno il grande John Turturro che ha ricevuto lo Special Achievement Award in Entertainment (qui la nostra intervista all'attore italo americano). Al regista si aggiungono Daniel D’Aniello, chairman di The Carlyle Group; Pino Cicala, fondatore di Amico e Antenna Italia Radio-TV; David Cordani, presidente Cigna Corporation; Susan Molinari, vice presidente di Public Policy and Government Relations di Google; Pasqualino Monti, presidente della Port Authority di Civitavecchia; Fabrizio Francesco Vinaccia, vice presidente di MBDA Italia.
Ma la vera star è lui, Frank "The Singer" Dimitri che canta I've got the World on a String di Sinatra. Il settantaquattrenne – che ha partecipato alla nona edizione di America's Got Talent – è stato l’unico ad essere riuscito a far applaudire il pubblico in modo caloroso. E se durante la cena nessuno per due ore si è alzato dal posto assegnato, i piedi hanno iniziato a muoversi durante tutto l’after NIAF. Poco rock e tanta taranta, ovviamente.
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