Lunedì 21 luglio, alla St. John University è stato presentato Geraldine Ferraro, Paving the Way il documentario sulla vita della prima donna nella storia degli USA candidata a vice presidente.

L’intervento di Brian Browne, vice presidente per le relazioni governative della St. John University
Ad aprire l’evento, Brian Browne, vice presidente per le relazioni governative dell'Università:"Trenta anni fa questo mese – ha detto Browne — Geraldine Ferraro fece storia accettando la nomina di vice presidente del suo partito. Adesso, noi siamo riuniti in Queens County, dove tutto cominciò, sia per guardare avanti e sia per ricordare come la nostra politica nazionale è cambiata in questi ultimi tre decenni grazie al contributo di Geraldine Ferraro." Browne è il fondatore di Participate, un programma dell'Università che promuovere e stimola la partecipazione degli studenti a eventi e attività politiche. Ogni anno questo programma sponsorizza tribune di candidati, lezioni accademiche, dibattiti pubblici e proiezioni di documentari come Gerrymandering, Street Fight e Koch.
Paving the Way racconta la vita di una donna italiana, figlia d’immigrati, la quale, nonostante la passione per la politica, rimane una donna semplice e attaccata ai suoi valori e alle tradizioni familiari. Una donna che con il suo impegno ha spianato la via per tutte le altre donne che vogliono dedicarsi alla politica. Il documentario esamina anche la vita politica democratica di New York, evidenziando vantaggi, svantaggi, pregiudizi e stereotipi cui i politici di origini italiane vanno incontro nel corso delle elezioni negli USA.

L’autrice del documentario, Donna Zaccaro, giornalista e figlia di Geraldine Ferraro
Il film, diretto e prodotto dalla figlia di Geraldine Ferraro, Donna Zaccaro, giornalista che ha lavorato, tra gli altri, per la NBC, racconta di come la nomina della Ferraro e la sua condotta durante la dura campagna elettorale abbiano cambiato la percezione nazionale su ciò che era possibile in ambito politico per le donne americane. Il film raccoglie anche riprese d'archivio mai viste prima ed esplora tutte le fasi della vita del personaggio politico: da un'infanzia povera alle lotte di una ragazza cresciuta senza padre (morto quando lei aveva otto anni), agli ostacoli professionali e personali affrontati e superati. Interviste intime, commenti di esponenti politici democratici e repubblicani e commenti di giornalisti che hanno seguito la sua campagna elettorale arricchiscono il materiale del documentario. Tra le apparizioni celebri: Bill e Hillary Clinton, George H. W. Bush, Walter Mondale, Madeleine Albright, Barbara Mikulski, Olympia Snowe, Nancy Pelosi, Cokie Roberts, Al Hunt, Ed Rollins, Eleanor Smea.
https://youtube.com/watch?v=GYkYwcLk4g4
Nata a Newburgh, New York, il 26 agosto 1935, da padre campano e madre italo-americana di prima generazione, nel corso della sua intensa carriera, Geraldine Ferraro ha ottenuto ciò che nessuna donna aveva mai raggiunto prima. Quarta e ultima figlia della coppia italiana, Geraldine perse due fratelli di cui uno, Gerry, ucciso all’età di tre anni in un incedente causato da un guidatore sotto l’effetto di alcol. Suo padre, immigrato dalla Campania, gestiva due ristoranti lavorando spesso di notte, mentre la madre lavorava di giorno come sarta. A causa di un collasso cardiaco, il padre morì quando Geraldine aveva otto anni, e la madre, a seguito di un investimento sbagliato, fu costretta a trasferirsi in un’area a basso reddito del South Bronx, dove poteva lavorare come sarta in una fabbrica.
Geraldine, intelligentissima e studiosa, finì il liceo all’età di sedici anni e vinse una borsa di studio per frequentare il Marymount Manhattan College. Era una ragazza molto attiva e riempiva le sue giornate con programmi extra curriculari, oltre a mantenersi lavorando part-time in tre posti diversi. Dopo la laurea, per cinque anni Geraldine insegnò in una scuola pubblica di Astoria durante il giorno, per poi frequentare i corsi serali di legge della Fordham Law School. Sposata con John Zaccaro, un agente immobiliare, e madre di tre figli, Donna, John, e Laura, per tredici anni si dedicò esclusivamente alla cura della famiglia. Solo in un secondo momento iniziò a concentrarsi sulla carriera entrando a far parte del team del Queens County District Attorney dove creò un ufficio per Vittime Speciali (crimini sessuali, pedofilia, violenza domestica e crimini contro gli anziani). Nel 1978 Geraldine Ferraro fu eletta al Congresso dove fece sentire la sua voce contro le politiche economiche dell'amministrazione Reagan e dove si impegnò nella lotta per la parità dei diritti delle donne sponsorizzando, tra l’altro, l’Equity Act del 1984.
E fu proprio il 1984 l’anno che fece passare alla storia Geraldine Ferraro, scelta dal partito democratico come candidata alla vice presidenza nelle elezioni che videro Walter Mondale contrapporsi al presidente Ronald Reagan e al candidato vice George H. Bush che cercavano la rielezione.
Tanti furono i momenti difficili che Geraldine Ferraro affrontò con dignità e con un enorme auto-controllo durante la campagna elettorale. Alla fine lei e Mondale furono sconfitti, ma Geraldine Ferraro proseguì la sua attività politica e fu in seguito nominata dal presidente Clinton a capo della delegazione degli Stati membri alla Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Nel febbraio 1993 fu delegato pubblico e fu delegata degli Stati Uniti alla Conferenza mondiale sui diritti umani tenutasi a Vienna nel giugno 1993. In politica estera, fu membro del Consiglio della National Democratic Institute of International Affairs e membro del Council on Foreign Relations. Geraldine scrisse anche numerosi articoli e due libri: Ferraro: My Story, che racconta la sua campagna dell'84, e Geraldine Ferraro: cambiare la storia. Neppure la grave malattia che la accompagnò negli ultimi anni di vita riuscì a tenerla lontana dal lavoro e, anzi, diventò un altro ambito di impegno sociale. Geraldine Ferraro morì il 26 marzo del 2011, all’età di 75 anni, undici anni dopo la diagnosi di mieloma multiplo. E fino alla fine si impegnò in politca, nella società e per il paese.