“Finalmente gli italiani torneranno al gala, ne aspettiamo almeno 200”. Robert Allegrini, presidente della National Italian American Foundation (NIAF), saluta con entusiasmo questo ritorno alla normalità, dopo le restrizioni degli anni scorsi legate alla pandemia.
Il 47esimo anniversario della più importante organizzazione italoamericana degli Stati Uniti avrà luogo a Washington, D.C. il prossimo 29 ottobre con la consueta cena di rappresentanza. Un’occasione di riflessione sulle relazioni bilaterali tra Italia e Stati Uniti. Attese personalità del mondo politico, finanziario e culturale.
Tra i premiati spicca il nome di Mike Pompeo, 70esimo Segretario di Stato americano, in carica durante la presidenza di Donald Trump. Un amico importante della NIAF, tra i relatori lo scorso settembre dello studio “The strategic relations between Italy and the United States. Past, present and future of an alliance offering mutual benefits”, presentato da Ambrosetti e dalla NIAF in occasione del Forum di Cernobbio.
“Un documento che dimostra come le relazioni tra i due Paesi non siano mai state così forti. Una delle ragioni per cui abbiamo deciso di lavorare a questo studio con Ambrosetti è dimostrare che l’Italia è uno dei migliori alleati degli Stati Uniti – spiega Allegrini – Mi irrita molto quando i media americani indicano come alleati in Europa, Gran Bretagna, Francia e Germania, come se l’Italia non contasse nulla. Ebbene, abbiamo dimostrato che in molti casi l’Italia può essere un alleato migliore rispetto a queste altre nazioni”.

Un legame, continua il responsabile della Fondazione, che “non è mai stato così forte, sia a livello culturale come politico”. Per Allegrini il recente incarico di Giorgia Meloni a guidare il nuovo esecutivo non invertirà la rotta: “Meloni è un’amica e sostenitrice della comunità italo-americana. È già stata ospite della NIAF quando era ministra, sappiamo che è un’atlantista convinta e una forte alleata degli Stati Uniti”.
Sono oltre venti milioni i cittadini americani di origine italiana che vivono in USA. “Se quarantasette anni fa, quando è stata fondata la NIAF, occorreva un’organizzazione coinvolta nella lotta alla diffamazione e nella protezione dell’immagine degli italoamericani, negli ultimi decenni questo bisogno è diminuito e la NIAF è diventata un ponte tra l’Italia e gli Stati Uniti, la voce della comunità italoamericana nella capitale” chiarisce.
“In questo momento lavoriamo a stretto contatto con la delegazione italoamericana del Congresso, di cui fanno parte quasi 40 membri. E speriamo che dopo le lezioni di metà mandato di novembre saranno ancora di più!”.
Numerose le iniziative promosse dalla Fondazione, spesso in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’ambasciatrice Mariangela Zappia. Molte sono rivolte alle nuove generazioni. “Ogni anno mandiamo studenti in Italia per conoscere le loro radici e il loro patrimonio, con un viaggio di due settimane, chiamato Voyage of Discovery. È uno dei nostri programmi di punta. L’anno prossimo saranno in cinquanta, da tutti gli Stati Uniti”.

Fondamentale il supporto alle organizzazioni italoamericane. “Come il cineforum, che promuove film su temi importanti per la comunità italoamericana. L’anno scorso, poi, abbiamo finanziato un nuovo film, che uscirà probabilmente alla fine di quest’anno, sulla vita di Madre Cabrini, la prima santa americana di origini italiane. Quest’anno abbiamo elargito una considerevole quantità di fondi per sostenere pubblicazioni. C’è poi un programma di sovvenzioni con I Am Books, che è una libreria italiana di Boston”.
Per Allegrini la chiave è mantenere un piede nel passato, onorando le tradizioni, e uno nel futuro, promuovendo un’immagine contemporanea dell’Italia. Anche attraverso momenti di confronto come il gala annuale che per il 2022 ospiterà la Toscana come regione d’onore.
Nella rosa dei riconoscimenti oltre Pompeo ci sono anche Bill Pascrell, deputato del New Jersey e co-presidente della delegazione congressuale italoamericana; la chef e star della tv Giada De Laurentiis, a cui la NIAF ha affidato il compito di curare il menù della cena; il designer di automobili Jason Castriota; Ornella Barra, a capo della divisione internazionale di Walgreens Boots Alliance; e Paolo Scaroni, presidente del Milan. A condurre l’evento l’anchor di Fox News Maria Bartiromo e l’attore comico Joe Piscopo.
“Quella italoamericana è una comunità ricca, matura. A mio parere lo dimostra il fatto che dal punto di vista politico non sia legata a nessun partito, i membri sono al 50% repubblicani e democratici”, dice Robert Allegrini. “E non solo. È molto probabile che la prossima volta ci siano due italoamericani in corsa per la presidenza: Ron DeSantis, il governatore della Florida, e forse anche Mike Pompeo. Potrò morire felice solo quando vedrò un italoamericano alla Casa Bianca!”, scherza.
In passato, i presidenti degli Stati Uniti erano soliti partecipare all’evento. L’ultimo, Barack Obama nel 2011. “Abbiamo invitato il Presidente Joe Biden e sua moglie. Come tutti sanno, la First Lady è italoamericana. L’anno scorso ci ha inviato un bellissimo video. Quest’anno speriamo che venga di persona. Non lo sappiamo ancora, ma l’invito è partito!”.