Ideatore di una delle pagine Facebook più popolari in Italia, “Le più belle frasi di Osho”, Federico Palmaroli in più di tre anni ha raccolto oltre un milione di follower. Spesso presente nelle principali televisioni, in vari quotidiani e soprattutto sui social, è considerato per le sue vignette fotografiche la massima espressione della satira politica in Italia. ‘na risata assicurata, per dirla nel romanesco che ne caratterizza le espressioni.
Lo incontriamo nell’anfiteatro “Mario Ceroli” di Porto Rotondo, in occasione della XXI edizione del Premio Navicella Sardegna 2022 organizzato dall’Associazione Sardegna Oltre il Mare, condotto dalla giornalista Egidiangela Sechi coadiuvata dall’attore Marco Spiga, con l’accompagnamento musicale dell’Orchestra da Camera della Sardegna. Si tratta della cerimonia di consegna delle navicelle d’argento: il più ambito riconoscimento assegnato in Sardegna a personalità che, con il loro impegno, hanno dato prestigio all’isola a livello internazionale.
Quest’anno il premio – una riproduzione in argento del simbolo nuragico della navigazione oltre mare realizzata dall’orafo Bruno Busonera – è stato assegnato al regista Bonifacio Angius, al professor Roberto Olianas, primario di urologia dell’Università di Lunenburg (Germania), allo storico e epigrafista Attilio Mastino, al baritono Alberto Gazale, premiato nel 2014 col prestigioso Oscar per la lirica in Qatar, alla scrittrice e giornalista Virginia Saba e al Presidente di Leonardo Spa Luciano Carta, già Capo di Stato Maggiore della Guardia di Finanza e direttore AISE, i servizi segreti italiani per l’estero.
A Palmaroli è stato assegnato un premio speciale intitolato a Olimpia Matacena, per molti anni anima organizzativa della manifestazione, destinato a personalità distintesi nel mondo della comunicazione.
Hai cominciando parodiando le massime del guru indiano Osho trasformandole in luoghi comuni, per poi approdare ai luoghi della politica. C’è molto più materiale, immagino…
“Il filone incentrato su Osho era destinato a estinguersi, visto che utilizzavo foto degli anni ’80. L’attualità politica mi aiuta molto e il successo vero è arrivato con la satira politica, che è un bacino inesauribile di spunti…”.
Da comunicatore, pensi che i nostri politici siano a fuoco riguardo alla comunicazione social, oppure li consideri dei dinosauri mediatici?
“Il problema non è tanto gli strumenti che usi, ma come li usi, e questo a volte viene fatto in modo improprio. Quando i politici si circondano di specialisti della comunicazione riescono a limitare i danni, ma quando decidono di prendere qualche iniziativa individuale, è lì che si creano i problemi. Lo abbiamo visto con lo sbarco di alcuni politici su tik tok…”.
A proposito di tik tok… lo scopo è quello di coinvolgere i giovanissimi nella politica, rivolgendosi ai social che frequentano abitualmente. Ce la faranno o rischiano il flop?
“Non credo proprio che su tik tok ci siano persone interessate ad essere catturate da personaggi politici, innanzitutto per un fatto anagrafico, anche se probabilmente fra loro ci sono persone che già votano, ma non credo che il modo di interagire dei politici su questo social, per quanto possa essere simpatico e accattivante, possa essere un volano per acquisire un consenso elettorale”.
Le tue vignette fanno così tanto ridere perché evidenziano personaggi e situazioni che sono già di per sé grotteschi. Hai gioco facile o le battute te le devi pensare la notte?
“Non richiedono di solito particolare studio, nel senso che è sufficiente cogliere un controsenso o una gaffe, o anche semplicemente una decisione politica presa per poterci ironizzare sopra. Certo quando gli schieramenti, o alcuni personaggi in particolare, sono un po’ contraddittori o fanno qualche capriola o giravolta spaziale rispetto a quanto detto in passato, diventa un po’ più facile per me, perché il pane me lo forniscono loro e io mi limito a metterci dentro una fetta di salame”.
Come valuti la campagna elettorale in corso? Più sostanza, progetti, idee e contenuti, o più spot e slogan d’assalto mediatico?
“Forse per il fatto che i politici si sono trovati un po’ impreparati ad affrontare la campagna elettorale, piovuta un po’ dal cielo d’estate, diciamo che è stata più giocata sugli attacchi alla parte avversa che su temi veri e propri, eccetto quelli triti e ritriti quanto irrealizzabili che a ogni tornata elettorale vengono sistematicamente riproposti. In questa fase iniziale ho visto più che altro lo scontro, poi magari quando cominceranno i dibattiti politici sui contenuti forse cambierà qualcosa”.
I nostri politici ci rispecchiano e in qualche modo ce li siamo meritati, o ci tocca subirli nostro malgrado?
“I politici, essendo cittadini italiani, riproducono i vizi e le virtù del popolo italiano. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo visto riprodotti più vizi che virtù. Speriamo che col nuovo governo, di qualunque colore sia, ci sia un’inversione di tendenza”.
Il tuo incredibile successo di questi ultimi tempi l’hai fortemente voluto o ti è piovuto addosso?
“Non l’ho assolutamente cercato, mi diverto a fare ciò che faccio, ma il fatto che coincida con un successo fa un match che a me va benissimo. Certo poi quando si crea un’aspettativa, bisogna lavorare per soddisfarla. Questa è la cosa più difficile”.
A proposito… col successo hai modificato le tue aspettative? Stai sviluppando nuovo progetti o continuerai a restare un “punto di divertimento” quotidiano?
“Mi piacerebbe che arrivasse qualcosa di nuovo, per esempio mi piacerebbe molto fare la radio. Inoltre l’anno prossimo uscirà la seconda stagione della serie “Il Santone – #lepiubellefrasidiOsho”, quindi in questo momento sono concentrato su questo progetto e anche sul mio prossimo libro”.
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