Sarebbe stato Arnold van den Bergh, un notaio ebreo di Amsterdam a spifferare ai nazisti il nascondiglio di Anne Frank e la sua famiglia. Collaborava con la Germania di Hitler e per salvare la pelle dei suoi cari aveva deciso di sacrificare i Frank. La mattina del 24 agosto 1944, una squadra della polizia tedesca, comandata dal sergente maggiore SS Karl Josef Silberbauer, arrestò le sorelle Anne e Margot, il padre Otto e la madre Edith, insieme all’amico Herman van Pels con la moglie Auguste e il figlio Peter, e il dottor Friedrich Pfeffer. Solo Otto sopravvisse alla tragedia e nel 1947, due anni dopo la morte della figlia nel campo di Bergen Belsen all’età di 15 anni, decise di pubblicare i suoi scritti. Il Diario di Anne Frank divenne un successo mondiale: tradotto in 60 lingue, è il più famoso resoconto di prima mano della vita ebraica durante la guerra.
Ci è voluta una “fredda indagine” di sei anni per rivelare il volto del traditore. Un gruppo di ricercatori composto da Thijs Bayens, cineasta olandese, Pieter van Twisk, storico e giornalista e Vince Pankoke ex agente dell’Fbi con l’aiuto di almeno una ventina di ricercatori, analisti forensi, storici, criminologi e tecnici informatici, ha perlustrato migliaia di documenti utilizzando moderne tecniche investigative. Un grande database con elenchi di collaboratori nazisti, informatori, documenti storici, archivi di polizia e ricerche precedenti hanno portato al nome di Arnold Van den Bergh. Era membro del Jewish Council di Amsterdam, un organismo con l’incarico di selezionare i nomi degli ebrei da inserire nelle liste di deportazione. Il notaio continuò la sua attività fino al 1943 quando venne segnalato ai nazisti e decise di barattere i Frank per proteggere se stesso, le tre figlie e la moglie. Ebrei venduti ai nazisti da un altro ebreo, una sorpresa sconvolgente!
L’équipe di esperti assicura che il tentativo di identificare il traditore però, non aveva lo scopo di portare a un’accusa, ma solo di risolvere uno dei più grandi misteri irrisolti nei Paesi Bassi della Seconda guerra mondiale.
I risultati della nuova indagine saranno pubblicati in un libro della scrittrice canadese Rosemary Sullivan, The Betrayal of Anne Frank, che uscirà martedì 18 gennaio.