Benito: Hai letto? Il Brasile, guidato e controllato da una presidentessa comunista, la Dilma Rousseff, è nei guai. Grossa crisi economica.
Chiara: È purtroppo vero.
Benito: Lo sai perché?
Chiara: No.
Benito: Perché è comunista. Non sa niente di economia. Ha aumentato le tasse ai ricchi. Quelli sono scappati.
Chiara: I soliti egoisti. Non amano il loro paese. Portano i loro capitali in isole dove si paga meno. O niente.
Benito: Perché no? Faresti lo stesso anche tu. Cerchiamo tutti di pagare meno tasse.
Chiara: Le abbiamo preparate insieme. Io e te siamo onesti.
Benito: Mica tanto. Abbiamo dedotto 2.000 dollari per spese culturali, “entertainment”. Non è vero. Abbiamo speso di meno.
Chiara: Forse di più. Teatri e tanti concerti.
Benito: Meno, meno.
Chiara: Hai firmato anche tu.
Benito: Torniamo agli altri errori della “compagna” che difendi. Aiuto finanziario alle famiglie povere. Troppe. Fingono tutti di essere poveri. Laute pensioni a 60 anni.
Chiara: Laute? Quel che è giusto e ragionevole.
Benito: Troppo presto. Pensioni alle figlie quando muore il padre. Follia!
Chiara: Cuore. Vuole aiutare chi ha bisogno.
Benito: E rovina l’economia, con l’aiuto di fortissimi sindacati. Abbiamo visto insieme il film brasiliano Casa Grande. Ricordi quel che dice quel ricco dirigente che ha licenziato l’autista di famiglia ed è stato querelato?
Chiara: Ricordo bene e fui sorpresa pure io.
Benito: Pagano subito la multa perché “in quel paese vincono sempre i sindacati”.
Chiara: Frase rivelatrice.
Benito: E che ne dici della nuova legge che parifica, per la prima volta, i diritti dei cittadini di colore? Parità con i bianchi.
Chiara: Era ora.
Benito: Anche la’, come da noi, vedranno proteste e guai.
Chiara: Legge giusta, finalmente. Stessi diritti, stessi salari.
Benito: E crollo dell’economia. Vedrai, sarà sconfitta alle prossime elezioni.