Chiara: Pensa, a 52 anni, è stata arrestata e messa ai domiciliari dalla polizia.
Benito: Chi?
Chiara: Una diligente maestra. Sarà probabilmente licenziata.
Benito: Che ha fatto? Qualcosa di grave, certamente.
Chiara: Un bambino si è lamentato ed han messo una telecamera nell'aula. Dopo giorni, han visto che la maestra ha perso la pazienza e colpito in testa un alunno.
Benito: Colpito come?
Chiara: Con un libro.
Benito: Anche a me le suore davano librate in testa e stangate sulle mani. Ero umiliato ed arrabbiato, allora. Ma adesso penso che facevano bene. Ero indisciplinato. Mi davano botte. Donne sante e giuste. Ci hanno insegnato a vivere con disciplina e rispetto.
Chiara: I tempi son cambiati. Qui i bambini non si toccano. Ci sono stati casi di genitori arrestati perché un figlio era stato schiaffeggiato. E' stato il bambino a rivolgersi alla polizia. Ti sembra giusto?
Benito: Denunciare padre e madre che vogliono disciplinarti ed aiutarti? Io sono stato punito tante volte. Ho imparato la mia lezione.
Chiara: Tu, lo picchieresti nostro figlio?
Benito: No. Comincerei con le buone. Buone parole e consigli.
Chiara: E poi?
Benito: Poi che? …se sbaglia di nuovo, uno schiaffetto, di tanto in tanto. Quella punizione non nuoce. Se lo ricorderà come segno di affetto.