Chiara: Anche alcune fanatiche – giovani donne – sono andate a combattere con i feroci aggressori dell’ISIS. Incredibile!
Benito: C’è nei giovani un desiderio di ribellarsi e distruggere. Nelle donne e negli uomini. Giovani scoraggiati dalla disoccupazione.
Chiara: Un fenomeno proccupante. L’unica buona notiza è che alcune, disgustate dai massacri, riconoscono il loro errore e vogliono tornare a casa.
Benito: Non è mica facile. Diventano mine vaganti nella società occidentale. Non ci si può fidare. Forse hanno imparato a fare attentati.
Chiara: Sembrano sincere. Ho visto le foto di due: Sabina S. di 15 anni e Samra K. di 17 anni. Sono state violentate, sono incinte e vogliono tornare in Austria.
Benito: Giovanissime e ingenue. Hanno forse imparato.
Chiara: Forse. Lo spero.
Benito: Ho letto anch’io di quelle due. Volevano morire per Allah. Lo han detto pubblicamente. Messaggi che non si cancellano. L’Austria non permette il loro rientro.
Chiara: Così giovani e ingenue. Devono essere perdonate. Saranno buone madri.
Benito: Si può amare un bambino concepito nella violenza?
Chiara: L’istinto di madre prevale. Speriamo le perdonino. Manderò un messaggio a Vienna. Firmato anche dalle mie amiche. Noi donne dobbiamo essere solidali.
Benito: Brava! Questa volta son d’accordo con te. Al cento per cento.