Alla vigilia dell’8 marzo, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ospitato un evento speciale per celebrare la Giornata Internazionale della Donna, con un focus particolare sul trentesimo anniversario della Dichiarazione di Pechino, il documento che ha segnato una svolta nella lotta per i diritti delle donne a livello globale. Il tema di quest’anno, “Per tutte le donne e le ragazze: Diritti. Uguaglianza. Empowerment.”, ha fatto da filo conduttore a un incontro che ha messo in luce le sfide ancora aperte e le nuove minacce che rischiano di compromettere i progressi raggiunti.
Nel suo intervento, il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha pronunciato un discorso appassionato, sottolineando quanto la battaglia per i diritti delle donne sia tutt’altro che vinta. “Abbiamo visto donne infrangere barriere, conquistare diritti e ridefinire il loro ruolo nelle società. Ma questi progressi restano fragili e insufficienti”, ha affermato Guterres, ricordando che la violenza contro le donne è ancora una realtà diffusa in tutto il mondo. Ogni dieci minuti, ha denunciato, una donna viene uccisa dal proprio partner o da un membro della famiglia.
Un altro tema centrale è stato il ruolo delle donne nelle zone di conflitto. “Oggi, circa 612 milioni di donne e ragazze vivono in aree colpite dalla guerra, e spesso sono loro a pagare il prezzo più alto in termini di sicurezza, diritti e opportunità”, ha detto il Segretario Generale. Ha poi evidenziato il divario economico che continua a penalizzare le donne: “Meno di due terzi delle donne partecipano al mercato del lavoro e, quando lo fanno, guadagnano molto meno degli uomini. Se continueremo con questo ritmo, ci vorranno 130 anni per eliminare la povertà estrema per donne e ragazze”.

International Women’s Day (IWD) has been around for over a hundred years, as have many of the issues still impacting women’s advancement. Since 1911, IWD belongs to all who care about women’s equality. (UN Photo/Manuel Elías)
Ma Guterres ha anche messo in guardia contro le nuove minacce che stanno emergendo nel mondo digitale e nella politica. Da un lato, la tecnologia è un potente strumento di emancipazione, ma viene sempre più usata per diffondere odio e violenza online contro le donne, con conseguenze che spesso si traducono in aggressioni nella vita reale. Dall’altro, ha denunciato come i corpi delle donne siano diventati il centro di una battaglia politica, con diritti fondamentali – come l’accesso alla salute e all’autodeterminazione – sempre più messi in discussione.
Per affrontare queste sfide, il Segretario Generale ha annunciato il lancio del Gender Equality Clarion Call, un’iniziativa volta a difendere e rafforzare i diritti di tutte le donne e le ragazze nel mondo. Tra gli obiettivi principali ci sono la tutela delle donne attiviste e leader nei movimenti per i diritti umani, il contrasto alla violenza e alla discriminazione di genere e la lotta contro il crescente rigetto dell’uguaglianza di genere da parte di alcuni governi e gruppi politici. “L’uguaglianza di genere non è solo una questione di giustizia, ma di potere”, ha detto Guterres con fermezza. “Si tratta di decidere chi ha voce, chi siede ai tavoli decisionali e chi ne viene escluso.”
All’evento hanno partecipato anche altre figure di spicco delle Nazioni Unite. Il Presidente dell’Assemblea Generale, Philemon Yang, ha evidenziato come, nonostante i progressi, la parità sia ancora lontana, soprattutto in politica: al ritmo attuale, ha detto, la parità di genere nei parlamenti non sarà raggiunta prima del 2063. Sima Sami Bahous, Direttrice Esecutiva di UN Women, ha invece ribadito che “mai come oggi è chiaro che l’uguaglianza non è un dono, ma una conquista per cui occorre lottare ogni giorno”.
L’evento ha visto la partecipazione di attivisti, artisti, sportivi e rappresentanti del mondo imprenditoriale e filantropico, tutti impegnati a promuovere un futuro in cui le donne abbiano pari opportunità e siano al centro delle decisioni politiche ed economiche.
La celebrazione della Giornata Internazionale della Donna alle Nazioni Unite è stata, quindi, non solo un momento di riflessione sui traguardi raggiunti, ma anche un monito sull’urgenza di non arretrare. “Ogni passo avanti può essere cancellato se non restiamo vigili”, ha avvertito Guterres.
Il messaggio è chiaro: la lotta per i diritti delle donne è più attuale che mai e il futuro dell’uguaglianza di genere dipende da quanto la società sarà disposta a battersi per essa.