Lady Gaga torna a far rumore. Non soltanto perché il suo settimo album, “Mayhem”, è un concentrato di energia e sperimentazione, ma perché segna un punto di svolta nella sua carriera. Un ritorno alle radici artistiche, che ha voluto ribadire con fierezza, attraverso la celebrazione della sua identità italiana, sottolineando l’amore per la famiglia, la cucina e le tradizioni.
Dopo anni di trasformazioni e metamorfosi, l’artista sembra aver deciso di guardarsi e riconoscersi, senza più il bisogno di maschere. Il risultato è un disco che incarna il suo spirito più autentico, capace di mescolare passato e presente in un’esplosione di suoni e sensazioni.
L’opera, intitolata “caos”, rappresenta una sorta di viaggio notturno tra incubi e redenzione. La musicista lo descrive come un racconto di resistenza, dove affrontare il disordine interiore diventa l’unica strada per ritrovare il controllo e la pace. In un periodo storico segnato da incertezze, la cantante vede nella musica un rifugio capace di donare serenità.
Registrato agli studi Shangri-La, vicino alla sua casa di Malibu, in California, “Mayhem” è un progetto composto da 14 tracce, tra cui i singoli “Disease”, “Abracadabra” e “Die with a Smile”. Gaga ha curato la produzione esecutiva insieme a Michael Polansky e Andrew Watt, avvalendosi della collaborazione di produttori di spicco come Cirkut e Gesaffelstein. Il processo creativo, secondo la compositrice, è stato paragonabile alla ricomposizione di uno specchio frantumato: anche se i pezzi non tornano perfettamente al loro posto, possono dare vita a qualcosa di nuovo e affascinante.
La copertina dell’LP raffigura infatti l’artista in bianco e nero accanto a uno vetro rotto, che suggerisce malinconia e introspezione. Tuttavia, l’ascolto dell’album rivela sonorità inaspettate: è un’opera che richiama il passato ma con uno spirito rinnovato, con un mix di brani che oscillano tra il soft rock e la disco-funk, arricchiti da elementi elettronici e cori incisivi.
In “Mayhem” emergono anche omaggi a icone musicali che hanno influenzato Gaga, come Prince, Michael Jackson e gli Yazoo. La poliedrica artista ha dichiarato di non essersi mai sentita così in sintonia con la propria personalità come durante la realizzazione di questo lavoro. Dopo quindici anni di carriera, l’ interprete sembra aver ritrovato il puro piacere di fare musica, con la libertà di essere semplicemente se stessa.