Tra le prime decisioni del Presidente eletto Donald Trump per dar forma al suo prossimo governo, due sono subito rimbombate al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite. Si tratta della scelta di Elise Stefanik, congresswoman di New York e numero tre del partito repubblicano, come prossima ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite; quindi anche della scelta di Tom Homan, già a capo dell’ICE (Immigration and Custom Enforcement) durante la prima amministrazione Trump, come “zar” che dovrà occuparsi deilla protezione dei confini e soprattutto di dar corso alla promessa elettorale MAGA di espulsione dagli USA di milioni di immigrati illegali.
Così al briefing giornaliero con il portavoce del Segretario Generale dell’ONU, abbiamo chiesto una reazione, ma alla nostra domanda se ci fosse una reazione da parte di Antonio Guterres sull’arrivo di Elise Stefanik come prossima ambasciatrice USA all’ONU, abbiamo aggiunto se il Segretario Generale avesse notato che fu proprio la deputata repubblicana di New York, quando Trump nella sua prima amministrazione ritirò gli Stati Uniti dal trattato sul clima di Parigi, a criticare quella scelta dichiarando al Congresso che fosse un errore. (video sotto dal min. 22:30)
Stephane Dujarric ha risposto: “Non spetta a noi reagire. I leader degli Stati membri nominano i propri rappresentanti e noi lavoreremo in modo costruttivo con il rappresentante permanente degli Stati Uniti proprio come facciamo con ogni altro paese”.
Quando abbiamo replicato se almeno sembrasse un buon segnale il fatto che, sulla questione del cambiamento climatico, la prossima ambasciatrice Stefanik si è dimostrata in passato piuttosto sensibile alla questione, il portavoce di Guterres ha risposto: “Lascio ai giornalisti l’interpretazione dei segnali di fumo o di qualsiasi altro segnale”.
Sulla scelta di Tom Homan come “zar” per la questione dell’immigrazione alle frontiere, proprio colui che ha dichiarato molte volte negli ultimi mesi come organizzerà la deportazione di milioni di migranti, Il Segretario Generale è preoccupato?
Portavoce: “Ci sono molte speculazioni su questa questione, giusto? Stanno succedendo un sacco di cose. Ci occupiamo di un’amministrazione alla volta, per qualsiasi Stato membro. La posizione del Segretario Generale sulla questione dei diritti dei migranti e dei rifugiati è ben nota ed è rimasta immutata per molto tempo. Parleremo e commenteremo le cose una volta che accadono, se accadono”.