L’Ambasciatore Vassily Nebenzia, rappresentante permanente della Federazione Russa alle Nazioni Unite e presidente di turno del Consiglio di sicurezza per il mese di luglio, ha illustrato il programma di lavoro dei Quindici ai giornalisti corrispondenti dal Palazzo di Vetro.
Dopo che l’ambasciatore russo ha elencato gli appuntamenti di luglio – in alcune riunioni presidenzierà il ministro degli Esteri Sergey Lavrov -, Nebenzia ha risposto alle domande a titolo nazionale.
Quando all’inizio della Conferenza stampa, la presidente dell’UNCA (Associazione dei corrispondenti dall’ONU) Valeria Robecco ha chiesto al diplomatico russo che conseguenze avrebbe la fornitura di missili Patriot da parte di Israele all’Ucraina sulle relazioni con la Russia, Nebenzia ha replicato che la Russia sta “scoraggiando” tutti i paesi a fornire armi all’Ucraina, aggiungendo che “presumo che la decisione che potrebbe essere presa sulla questione potrebbe ovviamente avere alcune conseguenze politiche”.

Successivamente, su altre domande sull’Ucraina e se una eventuale elezione di Donald Trump potrebbe facilitare un accordo di pace, Nebenzia ha replicato: “La crisi in Ucraina non potrà essere risolta in un giorno… Il programma per un accordo di pace che sta portando avanti Zelenski è uno scherzo. Il Presidente Putin ha già detto che la Russia è sempre pronta per la pace ma su proposte che tengano conto della realtà”. Quando un giornalista ucraino gli ha chiesto delle considerazioni sul “regime di Putin” appena pubblicate sul “Washington Post”, Nebenzia ha replicato con ironia sul considerare “WP” una autorità sulla questione e ha concluso dicendo che lui e il giornalista ucraino “non erano sullo stesso piano di comprensione per continuare a discuterne”.
All’ambasciatore russo è stato chiesto sulla Repubblica popolare democratica di Corea, e su come la Russia avrebbe violato le sanzioni decretate dal Consiglio di Sicurezza. L’ambasciatore Nebenzia ha replicato: “Quindi il gruppo di esperti, invece di cercare di trovare modi, nell’ambito del loro mandato e delle loro competenze, su come avviare e incoraggiare i colloqui tra i principali protagonisti, si è divertito a produrre rapporti con cose davvero ridicole che non sono il nocciolo del problema nella penisola coreana”. A chi gli chiedeva sui test nucleari, sul fatto che non avesse commentato e criticato questi esperimenti potesse faco
Ad una domanda sull’Afghanistan, e quanto la Russia sia ormai vicina dal togliere dalla lista delle organizzazioni terroristiche i talebani, Nebenzia ha risposto: “I Talebani sono l’autorità de facto in Afghanistan, e noi diciamo costantemente che bisogna riconoscere questo fatto e trattarli come tali. Perché che vi piaccia o no, ma questo movimento ora governa il paese. E non puoi semplicemente ignorarlo. Alla domanda su quanto sia lontana la Russia dal rimuovere i talebani dalla lista delle sanzioni, Nebenzia ha detto: “Non posso dirvi una risposta definitiva. Ma ne ho sentito parlare. Ma in generale, è positivo che questa volta i talebani siano stati finalmente invitati a Doha” (La conferenza dell’ONU che si sta tenendo in Qatar).

Sul Libano, sul perché la riunione fosse alla fine del mese quando c’è la concreta possibilità che possa allargarsi il conflitto tra Israele e Hezbollah con una invasione israeliana, Nebenzia ha risposto che in quell’eventualità “il Consiglio ovviamente si riunirebbe prima in seduta straordinaria”. Ma crede ancora la Russia che il conflitto possa non accadere? “Certamente”.
Sollecitato da una domanda sulla risoluzione presentata dagli USA il mese scorso e approvata dal Consiglio di Sicurezza per un cessate il fuoco a Gaza, sul perché non venga attuata e cosa farà la Russia per sostenerla, Nebenzia ha replicato che la Russia “non ha appoggiato quella risoluzione, astenendosi”, perché ne vedeva tutte le contraddizioni e che non sarebbe potuta essere attuata.
Interrogato sul divario geopolitico e sulla riforma del Consiglio di Sicurezza, l’ambasciatore russo ha detto: “in effetti il mondo in via di sviluppo, o meglio il Sud globale, in particolare l’Africa è sotto-rappresentato nel Consiglio di Sicurezza, mentre l’Occidente collettivo è sovra-rappresentato, il che non riflette lo stato attuale della geopolitica mondiale. Quindi questi processi di riforma stanno accadendo e andranno avanti. Stanno portando frutti per alcuni di loro e continueranno a modellare la geopolitica per il futuro a venire”.