Si è aperta al Palazzo di vetro delle Nazioni Unite la 17a sessione della Conferenza degli Stati Parti della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità (COSP17), con Amina J. Mohammed, Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite che ha aperto i lavori all’Assemblea Generale dell’ONU a nome del Segretario Generale António Guterres (in questo momento in viaggio).
Il tema principale del Convegno è “ripensare l’inclusione della disabilità nell’attuale congiuntura internazionale e in vista del Summit del futuro”.
Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha iniziato il suo intervento a COSP17 (video in alto), dicendo che “viviamo un momento storico non facile dal punto di vista sociale, civile, economico e politico, in tutto il mondo, in ciascuno dei nostri Paesi. Tuttavia, sono convinta che questo sia anche il momento giusto per dare il massimo, per testimoniare con il nostro lavoro, al fianco delle persone e delle famiglie, che non possiamo lasciare indietro nessuno!”.
Poi Locatelli ha spiegato il “Progetto Vita” del governo italiano: “Per questa ragione l’Italia ha approvato un’importante riforma sulla disabilità che introduce il ‘Progetto Vita’. Il ‘Progetto Vita’ parte dai desideri della persona con disabilità, come previsto dalla Crpd, ed è uno strumento personalizzato e condiviso che supera la frammentazione tra interventi sanitari, assistenziali e sociali e semplifica anche le modalità di erogazione dei servizi”.
🇨🇦🇮🇹 Today at the offices of the Permanent Mission of Canada to the UN, I met with the Canadian Minister for Diversity, Inclusion, and Persons with Disabilities @KamalKheraLib. @ItalyUN_NY pic.twitter.com/Z1jripEMxO
— Alessandra Locatelli (@Ale_Locatelli_) June 11, 2024
Il ministro per le disabilità dell’Italia ha spiegato ai colleghi e diplomatici presenti all’Assemblea che “per accompagnare questo cambiamento di approccio abbiamo eliminato la parola ‘portatori di handicap’ da tutte le leggi italiane, sostituendolo con Persona, Persona con disabilità, rispettando la dignità di tutti. Sono convinta – ha proseguito – che serve uno sguardo nuovo da parte delle istituzioni, del mondo privato ma anche dei singoli cittadini, per superare la discriminazione e il mero welfare, per valorizzare le persone, per cogliere i talenti e le competenze di ognuno, per valutare le potenzialità e non i limiti!”E infatti questo, ha aggiunto Locatelli, “sarà il filo conduttore del primo G7 della storia che si riunirà a livello politico in Italia per parlare di inclusione e disabilità. A partire dal 14 ottobre, ad Assisi, lanceremo un messaggio di pace, condivisione, concretezza e partecipazione, e la piazza sarà aperta a tutti”.

Verso la fine del discorso, il ministro Locatelli ha mostrato tutta la convinzione di credere che “solo insieme, tutti noi, con le nostre azioni e le nostre proposte, con il mondo del terzo settore e delle associazioni, saremo in grado di essere forti e ancora più forti per forzare il cambiamento. Sono convinta – ha concluso – che i nostri Paesi devono avere una sola voce: per un’accessibilità universale, per il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica e per la promozione di un Progetto di Vita personalizzato e partecipativo per ogni persona con disabilità. E questo è tutto ciò di cui sono convinta. Possa la mia convinzione essere la vostra, e possa il nostro pensiero essere la nostra forza”.
All’apertura dei lavori di COSP17, che dureranno tre giorni, ha destato molta attenzione anche l’intervento di Khadija Jallouli, Rappresentante dei Giovani alla conferenza dell’ONU.
Nel presentarsi, Khadija ha detto di essere l’amministratrice delegata di HawKar, una startup tunisina dedicata a migliorare la vita delle persone a mobilità ridotta fornendo soluzioni di mobilità elettrica adattate, accessibili e sostenibili. Dicendo di essere profondamente onorata di poter parlare all’ONU non solo come CEO di HawKar, “ma come qualcuno che ha vissuto la realtà delle sfide della mobilità”, Jallouli ha detto che crescendo “ho dovuto affrontare limitazioni fisiche che avrebbero potuto confinarmi in disparte. Ma mi sono rifiutata di accettare quei confini. Invece, ho trasformato la mia prospettiva unica in un’opportunità di cambiamento”.
Poi ha spiegato perché la mobilità è importante, non solo come mezzo di trasporto, ma come via d’accesso all’indipendenza, alla dignità e alla partecipazione sociale: “Come persona con mobilità ridotta, mi sono dedicata a comprendere le difficili sfide affrontate dalle persone con disabilità come me. Nonostante le mie sfide fisiche, mi sono rifiutata di lasciare che l’ambiente definisse i miei limiti. Oggi vi porto un messaggio che parla dell’essenza stessa della nostra comune umanità: l’importanza di abbattere le barriere all’inclusione nella vita sociale”. L’intervento della giovane Khadija intendeva trascendere l’idea che il movimento sia semplicemente un atto fisico, ma “si tuffa nel mondo della libertà, della dignità e della connessione”. Infatti un mondo dove i trasporti pubblici rimangono fuori portata e dove gli eventi sociali sembrano sogni lontani, per milioni di individui con disabilità resta la dura realtà.

(UN Photo/Loey Felipe)
Tra i sotto temi della conferenza, troviamo:
1: Cooperazione internazionale per promuovere le innovazioni e il trasferimento tecnologico per un futuro inclusivo.
2: Persone con disabilità in situazioni di rischio ed emergenze umanitarie.
3: Promozione dei diritti delle persone con disabilità a un lavoro dignitoso e a mezzi di sussistenza sostenibili.
Continueremo a seguire i lavori di COSP17 dove continuerà a partecipare anche il ministro Locatelli.