Mentre in Colombia l’ONU sta ottenendo dei concreti successi nel facilitare il processo di pace tra governo e le varie guerriglie, allo stesso tempo registra un dato poco edificante: la produzione di droga, da sempre “core business” del paese sudamericano, sta andando alle stelle.
La Colombia, il massimo produttore di cocaina al mondo, ha raggiunto l’anno scorso un nuovo record. E’ quanto emerge da un report delle Nazioni Unite presentato al Palazzo di Vetro. Secondo l’UNODC, l’organismo dell’Onu che si occupa di criminalità e stupefacenti, la produzione di cocaina nel 2022 è cresciuta del 13 per cento rispetto al 2021, allargandosi a un’area equivalente a 230 mila ettari. La produzione è passata da 1.400 a 1.738 tonnellate di cocaina. E’ il dato più alto dal 2021, da quando cioè le Nazioni Unite monitorano la produzione nel mondo. Quasi due terzi della produzione si trovano nelle regioni di Narino e Putumayo, a sud della Colombia, al confine con l’Ecuador, e a North Santander, al confine con il Venezuela. Gran parte della cocaina è destinata al mercato americano.