Sono circa duemila i partecipanti provenienti da oltre 160 Paesi, tra cui una ventina di capi di Stato e di governo, che da oggi intervengono al “Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari +2 – Un bilancio” (Unfss+2), convocato dal segretariato delle Nazioni Unite e ospitato fino a mercoledì dall’Italia, in collaborazione con le agenzie dell’Onu con sede a Roma (Fao, Ifad, Wfp).
Oltre ad Antonio Guterres e Giorgia Meloni, nella sessione inaugurale di lunedì gli interventi del direttore generale della Fao, Qu Dongyu, il presidente dell’Ifad Alvaro Lario e la direttrice esecutiva del Wfp, Cindy McCain, oltre ai premier di Etiopia, Bangladesh, Samoa e Nepal.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres aprendo il vertice sulla alimentazione, ha ringraziato il governo italiano “per avere ospitato questo evento così importante, un incontro che riguarda i sistemi alimentari ma anche le persone che necessitano di soddisfare i diritti umani più basilari, quelli dell’alimentazione. In questo mondo è oltraggioso che le persone continuino a soffrire e morire di fame”.
Il Segretario Generale, ha continuato dicendo che “i sistemi alimentari mondiali sono in frantumi: miliardi di persone ne stanno pagando il prezzo. Sono oltre 780 milioni le persone che soffrono la fame”, ha aggiunto, “mentre circa un terzo del cibo prodotto viene perso o sprecato. Più di tre miliardi di persone non riescono a permettersi dei regimi alimentari sani, due milioni di persone sono sovrappeso, mentre 462 milioni sono sottopeso”. “Ognuno merita la sicurezza alimentare”, ha poi sottolineato Guterres che ha poi continuato affrontando le conseguenze della guerra in Ucraina e della recente decisione della Russia di rompere l’intesa sulle esportazioni di grano ucraino: “Con la cessazione dell’Iniziativa sui cereali per il Mar Nero, saranno i più vulnerabili a pagare il prezzo più alto. Stiamo già vedendo l’effetto negativo sui prezzi globali del grano e del mais che danneggia tutti”, ha proseguito Guterres, ricordando che l’accordo, insieme al memorandum d’intesa con la Federazione Russa per facilitare le esportazioni russe di cibo e fertilizzanti, “è stata un’ancora di salvezza per la sicurezza alimentare globale e la stabilità dei prezzi alimentari globali” tanto che “i prezzi del cibo erano scesi del 23% rispetto ai massimi dello scorso anno”. Quindi Guterres ha teso la mano ancora una volta al presidente russo Vladimir Putin: “Faccio appello alla Federazione Russa a tornare all’attuazione dell’Iniziativa del Mar Nero in linea con la mia ultima proposta”, ha dichiarato.
FAO’s entire strategic approach is geared to accelerating agrifood systems transformation.
This is why @FAO is hosting the #UNFSS2023.
We need urgent action to assess global progress & implement solutions to accelerate action for the #GlobalGoals.
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— Food and Agriculture Organization (@FAO) July 24, 2023
Per Guterres “il tempo è agli sgoccioli”, ma c’è ancora la possibilità di soluzioni e quindi propone: “servono azioni urgenti in tre aree fondamentali: un massiccio investimento in sistemi alimentari sostenibili, equi sani e resilienti. La seconda area è che governi e imprese lavorino insieme per costruire sistemi che mettano al primo posto le persone e non i profitti: chiedo a governi e industria di esplorare modi per ridurre i costi e aumentare la disponibilità geografica con cibo fresco e sano per tutti”.
“Infine abbiamo bisogno di sistemi alimentari che possano aiutare a porre fine alla guerra senza senso sul nostro pianeta, di ridurre le emissioni di anidride carbonica”, ha aggiunto Guterres, che ha precisato: “Trasformare i sistemi alimentari vuol dire coinvolgere di tutti. Lo spirito di collaborazione è sempre stato evidente per noi dal primo giorno. Ai leader qui oggi dico, insieme spingiamo e agiamo per il cambiamento, cerchiamo di ritenerci tutti responsabili per garantire che ognuno in ogni Paese e comunità abbia accesso ad un cibo sano e nutriente di cui ha bisogno e che merita veramente. Per i Paesi in via di sviluppo affinché possano raggiungere questo obiettivo è assolutamente essenziale cercare di incrementare la cancellazione del debito in maniera massiccia e ottenere investimenti a lungo termine per superare i problemi che stanno affrontando”.

Nel suo intervento, la premier italiana Giorgia Meloni ha detto di sentirsi “particolarmente orgogliosa del fatto che questo vertice si svolga a Roma, che diventerà la capitale della sicurezza alimentare internazionale. Dobbiamo creare” – ha proseguito – un modello di cooperazione non predatorio con i paesi africani per garantire loro la possibilità di vivere delle loro risorse”. Quindi ha parlato dell’importante conferenza tenuta ieri sempre a Roma sul tema dell’emigrazione: “L’Italia ieri ha ospitato a Roma la conferenza su immigrazione e sviluppo e ha lanciato una nuova iniziativa internazionale per sostenere una stabilità politica e e promuovere lo sviluppo sociale ed economico, affrontando al contempo le cause profonde che spingono le persone a emigrare e che alimentano le reti criminali dei trafficanti di esseri umani”. Poi Meloni ha citato anche Papa Francesco: “Il nostro obiettivo è assicurare a tutti il diritto a non dover emigrare, ossia la possibilità di vivere in pace e nella propria terra. Queste non sono parole mie, ma di Papa Francesco che ha chiesto alla comunità internazionale di impegnarsi per codificare questo diritto”.

Anche Meloni ha puntato il dito contro l’invasione russa dell’Ucraina sottolineando la gravità della revoca russa dell’accordo sul grano del Mar Nero: ”La guerra in Ucraina ha contribuito a scatenare ondate d’inflazione in tutto il mondo a spese delle nazioni più vulnerabili, soprattutto nel Sud globale, e ha avuto un impatto anche sulla sicurezza alimentare in molte nazioni africane già messe a dura prova da lunghi periodi di siccità”, per quindi aggiungere: “La decisione della Russia di interrompere l’iniziativa per il grano nel Mar Nero sta aggravando la crisi della sicurezza alimentare globale. Noi continueremo a sostenere tutti gli sforzi per la ripresa di questa importante iniziativa e esortiamo la Russia a riconsiderare la sua decisione”, ha aggiunto.
Meloni ha ricordato che “la sicurezza alimentare è sempre stata uno degli orientamenti principali della politica estera italiana ed è diventata una delle sfide più importanti”. La premier ha quindi chiuso sottolineando che “la sicurezza alimentare sarà all’ordine del giorno della nostra presidenza del G7 del prossimo anno”.
A margine del vertice alla FAO, Giorgia Meloni ha avuto un bilaterale con il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres. Secondi fonti di Palazzo Chigi il capo dell’ONU ha espresso “forte interesse per la prossima presidenza italiana del G7” e ha assicurato ”un ampio sostegno al Presidente Meloni”. Il Presidente del Consiglio ha illustrato la visione della politica estera italiana, l’impegno per l’Africa, una collaborazione paritaria e sostenibile con le Nazioni del Sud globale, l’impegno per la costruzione di nuove catene del valore su ”un modello non predatorio”.

Guterres, sempre secondo le fonti di Palazzo Chigi, ha condiviso l’impostazione italiana sull’immigrazione e assicurato il supporto delle Nazioni Unite. Per il Segretario Generale dell’Onu, la presidenza italiana del G7 sarà ”un’occasione importante per discutere anche della riforma del sistema finanziario internazionale, del ruolo della Banca Mondiale e del Fondo Mondiale Internazionale che hanno bisogno di essere rafforzati”.