Sono arrivati in duemila nella sala dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per partecipare alla CWMUN2023, simulazione organizzata da Associazione Diplomatici con il sostegno della Rappresentanza Permanente d’Italia all’ONU. Studenti e studentesse provenienti da 142 paesi del mondo, tutti raccolti dalla passione e l’interesse per le relazioni internazionali.
In apertura di lavori, l’Ambasciatore Maurizio Massari è stato intervistato da Maria Latella per parlare alla giovane platea di diplomazia e attualità.
“La guerra in Ucraina – ha esordito Massari – ha approfondito le divisioni esistenti, quella fra Est e Ovest del mondo, e quella fra Nord Globale e Sud Globale. Ha avuto un impatto sulle relazioni fra grandi potenze, ha riavvicinato Cina e Russia, oltre a rendere più difficili le relazioni fra Stati Uniti e Russia. Il possibile risultato di questa guerra è che il mondo diventa e sarà sempre più multipolare. Come paesi occidentali dobbiamo adattarci a questa nuova struttura del potere. Oltre a Stati Uniti e Cina, la Russia anche dopo la guerra resterà comunque nello scacchiere come membro permanente del Consiglio di Sicurezza ONU e potenza nucleare, ma anche l’India sarà un importante polo di potere.
L’India è leader del gruppo delle potenze emergenti, che sono una lobby forte qui all’ONU. L’Europa invece dovrà continuare a lavorare per rafforzare il proprio ruolo politico. Come riconciliare questo multipolarismo con il buon funzionamento del multilateralismo? Per affrontare clima, diseguaglianze, debito, insicurezza alimentare, servirà la collaborazione fra questi molteplici centri di potere. Tali sfide non si affrontano infatti con la competizione, ma con la cooperazione”.
“Continuate a credere nella diplomazia – la conclusione dell’ambasciatore – abbiamo bisogno della diplomazia, che resterà cruciale per il nostro futuro: abbiamo bisogno di voi”.
Dopo l’intervento di Massari, gli studenti hanno accolto con un grande applauso la conduttrice de L’Aria che Tira su La 7 Myrta Merlino, salita sul palco per intervistare il Ministro della Difesa Guido Crosetto.

“Ogni giorno lavoro per fare in modo che i giovani abbiano nel loro futuro libertà e pace. I ragazzi di questa generazione hanno eliminato i confini culturali tra le nazioni e sono pronti a vivere in un mondo in cui i confini non dividono più”.
Crosetto ha parlato poi di guerra, dicendo di non essere preoccupato per l’escalation nucleare di Mosca. “Ho più paura di altre aree del mondo – le parole del ministro – che da questo punto di vista sono molto più pericolose. Ciò che mi preoccupa è il fatto che si stia profilando una guerra molto lunga, in cui vincerà chi sarà in grado di sacrificare più vite umane”.
Questo è il motivo, secondo Crosetto, per cui le nazioni non coinvolte direttamente nella guerra stiano facendo la cosiddetta “corsa agli armamenti”. “Che però è sbagliato chiamare così – la puntualizzazione del ministro – perché assistiamo più che altro a una corsa ai sistemi difensivi. Ogni nazione sta pensando a come proteggere meglio se stessa e i propri confini”.
In questo scenario estremamente complesso, Crosetto spera che l’Onu abbia la capacità di riformarsi ed essere più incisivo: “Auspico per le Nazioni Unite un ruolo che oggi non hanno. Quando le cose si complicano, l’Onu sembra fare un passo indietro, non riesce più a decidere. Spero che questo cambi in fretta”.