Negli Stati Uniti la popolazione LGBT (lesbica, gay, bisessuale, trans) resta discriminata da alcuni governi locali e l’amministrazione Biden dovrebbe rafforzare di più le misure per la sua protezione: lo afferma una indagine dell’ONU le cui conclusioni sono state presentate ai giornalisti martedì al Palazzo di Vetro.
Victor Madrigal-Borloz, l’esperto indipendente delle Nazioni Unite sulla protezione contro la violenza e la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, dopo un tour negli USA durato dieci giorni, ha messo in risalto note dolenti sulla situazione in questo paese: “Nonostante cinque decadi di progressi, l’uguaglianza non è ancora a portata di mano, spesso neanche in vista, per tutte quelle persone che subiscono la violenza e la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere negli Stati Uniti”.
Madrigal-Borloz, durante la sua visita, oltre che a Washington DC, è stato in Alabama, Florida e California. In queste tappe ha incontrato membri statali e della società civile e persone che hanno condiviso con lui esperienze e storie di vita. L’inviato dell’ONU ha affermato che le persone LGBT, soprattuto quelle di colore, continuano a confrontarsi con significative ineguaglianze rispetto alla salute, l’istruzione, l’impiego e gli alloggi, oltre al fatto di essere di-sproporzionatamente colpiti dalle violenze.
Madrigal-Borloz ha riconosciuto alcune misure significative che sono state adottate dall’amministrazione di Joe Biden per rispondere alle attuali sfide, ma queste sono state a sua volta oggetto di un attacco concertato.
“Sono molto allarmato dal diffuso e profondamente negativo strappo creato da deliberate azioni per far tornare indietro i diritti umani delle persone LGBT negli Stati”, ha detto Madrigal-Borloz, che ha notato che queste includono profonde misure discriminatorie che cercano di riportare lo stigma contro le persone lesbiche e gay, limitando una completa e generale istruzione sessuale e di genere, o l’accesso al trattamento per il “gender-affirming” (l’intervento di affermazione di genere), fino alle attività sportive e alle strutture per trans e persone di genere diverso.
“L’evidenza mostra che, senza eccezione, questa azioni si basano sul pregiudizio e le opinioni stigmatizzanti sulle persone LGBT, in particolare sui bambini e giovani transessuali; si cerca di far diventare le loro vite oggetti di una messa in scena per ottenere vantaggi politici”.
Madrigal-Borloz, che ha anche incontrato le autorità ad un centro di detenzione per i richiedenti asilo e al porto d’ingresso di San Ysidro, al confine col Messico, ha detto di essere preoccupato per i richiedenti asilo e rifugiati LGBT che continuano a soffrire le conseguenze di atti discriminatori adottati dall’amministrazione Trump e non ancora smantellati.
L’esperto Onu ha cercato di addolcire la pillola del suo j‘accuse ricordando come gli Stati Uniti hanno ricoperto un ruolo centrale nella composizione e adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che ha dato una bussola per un mondo in cui tutte le persone possano avere la loro dignità rispettata per poter vivere liberi e nell’eguaglianza.
“L’amministrazione Biden-Harris ha adottato potenti e significative azioni che sono conformi con il diritto internazionale sui diritti umani, rivelando una premurosa strategia creata con approcci partecipativi, e che forniscono una significativa capacità per la loro implementazione. Questa è esattamente quella combinazione di valori, conoscenza e forza che spinge il cambiamento sociale. Ma alla luce dei concentrati attacchi per minare queste azioni” ha quindi aggiunto l’esperto dell’ONU, “esorto l’amministrazione a raddoppiare gli sforzi per supportare i diritti umani di tutte le persone LGBT che vivono sotto la sua giurisdizione, aiutandoli ad approdare in acque sicure”.

In conferenza stampa, abbiamo chiesto a Madrigal-Borloz se ci fosse per lui un paese da prendere ad esempio sulle legislazioni che proteggono le persone LGBTQ. “Non sono qui per fare il ranking”, ha ripetuto l’inviato, però ha aggiunto: “Eppure posso affermare che l’Argentina e l’Uruguay sono paesi che hanno delle legislazioni che proteggono in modo efficace, egalitario i diritti dei transgender”.
Alla fine della conferenza stampa abbiamo avvicinato Madrigal-Borloz per un’ulteriore domanda sull’Italia. Gli abbiamo chiesto se fosse preoccupato dalle imminenti elezioni, in cui la destra è in vantaggio e dalla quale in passato ci sono stati atteggiamenti contrari all’espansione di legislazioni a favore dei diritti LGBTQ.
“Non posso rilasciare dichiarazioni durante specifiche competizioni politiche”, ha replicato con prudenza diplomatica l’inviato ONU. Allora abbiamo chiesto come giudicasse la legislazione in Italia sui diritti LGBTQ.
“Come ogni paese nel mondo, ci sono problemi su cui mi potrei focalizzare… Ma non parlo di processi politici in atto, in quel caso si fanno solo delle ipotesi su come risolvere alcune questioni. Ma quello che posso dire è che esiste un significativo linguaggio polarizzato nel mondo oggi in cui molti dei problemi che preoccupano sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, senza eccezione, vengono sfruttati da alcuni attori politici, candidati e leader, per galvanizzare la base politica, con lo scopo di caricare la base elettorale, raggruppare voti, usando il pregiudizio contro le persone LGBT. Questo è un trend che sta avvenendo in tutto il mondo, e di cui sono molto preoccupato. Ora per sapere se questo sia presente in un paese particolare, devo studiare meglio la situazione”.
Quindi magari sta pianificando una visita in Italia nei prossimi mesi? L’avvocato costaricano Madrigal-Borloz, inviato dell’ONU, allarga un sorriso e va via senza dire più nulla.
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