Ore e ore passate sul campo e terminate con il sorriso. Vincono, seppur con fatica, i tre italiani scesi in campo nella giornata di ieri nel tabellone maschile degli Us Open.
Fabio Fognini supera il russo Karatsev 1-6 5-7 6-4 6-1 6-4, rimontando uno svantaggio di due set come già, sempre sui campi in cemento di New York, aveva fatto nel 2015, quella volta estromettendo Rafael Nadal.
Sempre in 5 set (3-6 7-5 6-4 3-6 7-6) ottiene il successo Lorenzo Musetti, bravo a superare le insidie di David Goffin. Ex numero 7 del mondo, oggi si trova al numero 62, ma i colpi e il gioco per poter impensierire i migliori il belga continua ad averlo. Un avversario scomodo da affrontare ai primi turni.
Anche a Jannik Sinner è servito il parziale decisivo. Si è trovato di fronte il tedesco Daniel Altmaier e per poco non si è pensato al peggio. 5-7 6-2 6-1 3-6 6-1 è il punteggio finale: una montagna russa difficile da spiegare, considerata la differenza di livello (e di pesantezza di palla) presente tra i due.

Sui campi di Flushing Meadows soffiava tanto vento. Raffiche improvvise spostavano la palla e in uno sport come il tennis, dove il millimetro conta quando la palla impatta la racchetta, essere in balia di Eolo non è certo piacevole. Poco importa che Fognini, Musetti e Sinner siano cresciuti tennisticamente sulla costa ligure, dove il vento non manca.
Sugli altri campi, nel frattempo, nessuna particolare sorpresa. La testa di serie numero 2, lo spagnolo Rafael Nadal, cede il primo parziale a Rinky Hijikata, poi mette il pilota automatico e si impone in 4 set. Vincono tutte i favoriti di giornata: Alcaraz, Dimitrov, Shapovalov. La parte bassa del tabellone, per fortuna del maiorchino a caccia del 24° Slam, non abbonda di top player. Solo Cilic, oltre a Nadal, in quella metà ha vinto uno Slam in carriera. Era il 2014 ed erano proprio gli Us Open, in un torneo strano chiuso in finale contro Kei Nishikori.
A Fognini ora toccherà proprio il diavolo di Manacor, mentre Sinner e Musetti se la giocheranno in sfide più fattibili contro Brouwer ed Eubanks, partendo entrambi da favoriti.