Il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha chiesto con urgenza un cessate il fuoco in Ucraina durante la sua visita ufficiale a Mosca.
Il capo delle Nazioni Unite si è intrattenuto nella tarda mattinata di martedì con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. A lui Guterres ha ribadito l’appello a trovare una soluzione negoziale alla guerra. “Siamo estremamente interessati a trovare strade per creare le condizioni per un dialogo efficace, un cessate il fuoco il prima possibile, e una soluzione pacifica”, ha esordito Guterres in una dichiarazione televisiva proprio all’inizio del faccia a faccia.
Guterres ha inoltre posto l’accento sull’impatto umanitario del conflitto, dato che la devastazione dell’economia ucraina rischia di avere drammatiche ripercussioni globali sull’export di cibo e, di conseguenza, sulla sicurezza alimentare di numerosi Paesi in via di sviluppo già in preda a crisi economiche, sociali e politiche.
Secondo il diplomatico portoghese, si rende poi necessaria l’apertura di una indagine indipendente sui presunti crimini di guerra commessi dalle truppe russe in Ucraina, specialmente dopo i ritrovamenti di fosse comuni nella regione di Kyiv, a Bucha, e in altre aree occupate dai militari di Mosca. La Russia ha più volte screditato l’accusa di crimini di guerra e le relative prove fotografiche come una messinscena da parte della propaganda ucraina.
Dal canto suo, il capo della diplomazia russa ha invece affermato che gli obiettivi del Cremlino consistono principalmente nella “protezione della popolazione civile”, e che perciò la Russia è “pronta a collaborare con i colleghi delle Nazioni Unite”.

I colloqui si sono svolti nell’imponente palazzo sovietico che ospita il ministero degli Esteri sull’Anello dei giardini di Mosca.
L’incontro tra Guterres e Lavrov sembra far tornare il sereno tra i due, quantomeno formalmente. A fine febbraio, infatti, il capo della diplomazia russa aveva pubblicamente accusato il segretario Onu di “subire le pressioni dell’Occidente” a causa delle critiche di Guterres sulla decisione russa di riconoscere le sedicenti repubbliche popolari di Doneck e Luhans’k, nel Donbass. La mossa giuridica del Cremlino avvenne poche ore prima dell’aggressione militare vera e propria contro l’Ucraina, sulla quale il massimo funzionario Onu ha più volte espresso una ferma condanna.
Più tardi, sempre martedì, il segretario generale Onu ha incontrato anche il presidente Vladimir Putin al Gran Palazzo del Cremlino. In quell’occasione, secondo la ricostruzione di RIA Novosti, il capo di Stato russo ha criticato la leadership ucraina per aver repentinamente cambiato le sue richieste negoziali, decidendo di trascurare i capitoli relativi allo status della Crimea e della città portuale di Sebastopoli.
Putin ha sottolineato come Mosca sia disponibile a risolvere il conflitto attraverso la diplomazia, come sembrava stesse avvenendo dopo il recente round di negoziati in Turchia. Tuttavia, ad opinione di Putin, le accuse ucraine sui presunti crimini di guerra russi a Bucha hanno cambiato le carte in tavola.
We are committed to finding ways to create the conditions for effective dialogue and the conditions for a ceasefire as soon as possible @antonioguterres says at the start of meeting with Russian Foreign Minister Sergey Lavrov. pic.twitter.com/BKsmeiqiX2
— Stéphane Dujarric (@StephDujarric) April 26, 2022
La missione diplomatica di Guterres è iniziata lunedì con un incontro ad Ankara con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, distintosi come uno dei leaders internazionali maggiormente impegnati nel promuovere il dialogo tra Kyiv e Mosca.
La trasferta proseguirà giovedì con un’importante visita a Kyiv, dove però Guterres potrebbe essere ricevuto da un comitato d’accoglienza piuttosto tiepido. All’esecutivo ucraino non è infatti piaciuta la scelta del funzionario onusiano di recarsi prima a Mosca e poi nella capitale ucraina. Le critiche sono arrivate da parte del presidente Volodymyr Zelens’kyj e del suo entourage, che lamentano la “illogicità” dell’itinerario di Guterres.
“La guerra è in Ucraina, non ci sono cadaveri nelle strade di Mosca. Sarebbe logico che prima (Guterres) veda la gente qui e le conseguenze dell’occupazione”, aveva spiegato Zelens’kyj. Tra qualche ora avrà evidentemente occasione di ribadirgli il concetto di persona.