A seguito dell’entrata in vigore di una serie di progetti di legge anti-protesta in diversi stati degli Stati Uniti, un esperto indipendente di Diritti Umani delle Nazioni Unite ha espresso il suo disappunto per ciò che considera essere un attacco alla libertà di riunione dei cittadini Americani, con un’enfasi specifica sulla comunità Afroamericana. A partire dall’assassinio di George Floyd dello scorso maggio, infatti, manifestazioni relazionate con il movimento “Black Lives Matter” si sono diffuse per il paese. Hanno spesso ottenuto una risposta violenta da parte della polizia.
Clément Voule, Relatore Speciale nominato dalle Nazioni Unite, ha parlato delle leggi passate prima in Florida e poi in Oklahoma come della continuazione di un’onda di normative volte a prevenire proteste di giustizia razziale nel paese. Voule ha sottolineato che quasi 90 proposte di legge sono state introdotte a riguardo a partire dal maggio 2020, ricevendo l’approvazione in 35 stati. In altri sette stati, attendono di essere passate nei prossimi mesi. Voule ha parlato di un effetto valanga, che potrebbe portare alla limitazione del diritto di assemblea pacifica nel paese, spingendo gli stati rimanenti a prevenire questo tipo di legislazione.
Il 18 Aprile di quest’anno, il Governatore repubblicano della Florida Ronald Dion DeSantis, ha passato quella che lui stesso considera la legge più severa del paese volta a combattere le rivolte, e quella che meglio protegge le forze dell’ordine. La legge infligge pene maggiori per chi ostruisce il traffico durante una protesta e impedisce che i civili arrestati vengano liberati su cauzione prima del loro primo processo. Le persone accusate di aver distrutto un monumento locale, includendo bandiere e tutto ciò che commemora eventi storici locali, riceverà una pena di fino a 10 anni di carcere. Per quanto riguarda i governi locali, la legge penalizza quelli che non si adoperano abbastanza per fermare le contestazioni popolari, rendendoli responsabili sotto la legge per danni a terzi. Il disegno di legge, ancora, protegge le forze di polizia dello stato dalla richiesta di molte organizzazioni di diminuirne i fondi, andando a contrastare il movimento “Defund the Police” che si è andato diffondendo nell’ultimo anno.

In molti ritengono la nuova legge una dimostrazione razzista del supporto del governo della Florida per gli ideali dei suprematisti bianchi, e hanno criticato la natura ambigua di ciò che viene considerato sommossa. Voule stesso, nel suo intervento alle Nazioni Unite, ha sottolineato come le leggi anti-protesta firmate negli ultimi mesi usino termini come “sommossa” o “ostruzione” in modo poco chiaro, fornendo troppa libertà decisionale alle forze dell’ordine. Nel suo discorso, Voule ha espresso quanto sia indispensabile che le nuove leggi definiscono in modo chiaro quello che questi termini significano.
“Prendere di mira il movimento “Black Lives Matter”, creando allo stesso tempo protezione legale per chi sta attaccando il movimento, è profondamente allarmante”, ha detto Voule.