Come l’Organizzazione mondiale della sanità aveva avvertito lo scorso settembre, nonostante l’arrivo del vaccino il mondo avrebbe raggiunto il cupo traguardo di 2 milioni di vite perse a causa della pandemia da COVID19.
L’università Johns Hopkins, che tiene un accurato e aggiornato conto di contagiati e vittime in tutto il mondo, ha registrato verso 12:40 EST di Venerdì 15 gennaio il superamento ufficiale della soglia dei due milioni di vittime.
Gli USA sono primi della lista, seguiti da Brasile, India e Messico. L’Italia occupa il sesto posto.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha rilasciato una dichiarazione in merito al nuovo record di morti registrato oggi. Nel suo breve messaggio ha ricordato che, dietro al numero di vittime, vi è una quantità terribile di nomi, volti e sorrisi di cui ora rimane solo il ricordo. Prendendo in prestito una delle frasi più ripetute dal presidente eletto, Joe Biden, in campagna elettorale, ha affermato che si tratta di due milioni di sedie a tavola che saranno vuote per sempre.
Nel suo messaggio, ha invitato con forza a migliorare la collaborazione internazionale: “purtroppo, l’impatto mortale della pandemia è stato peggiorato dall’assenza di uno sforzo globale coordinato”. In particolare, ha rimproverato la mancanza di solidarietà.

Mentre si susseguono annunci di nuovi vaccini che si avvicinano all’approvazione, il Segretario dell’ONU ha constatato con rammarico lo squilibrio nella loro distribuzione, affermando che “i vaccini stanno raggiungendo i paesi ad alto reddito velocemente, mentre i paesi più poveri non ne hanno nessuno. La scienza sta avendo successo, ma la solidarietà sta fallendo”.
Guterres si riferisce al fatto che, secondo quanto riportato da Nature, l’UE e altri 5 paesi ricchi (Canada, UK, USA, Australia e Giappone), pur rappresentando il 13% della popolazione mondiale, hanno prenotato oltre metà delle dosi Pzifer, Moderna e AstraZeneca disponibili per tutto il 2021. Secondo questi dati, i paesi a basso reddito potrebbero dover attendere fino al 2023, o forse anche il 2024, per poter ottenere le loro dosi di vaccini.
“I governi hanno la responsabilità di proteggere le loro popolazioni”, ha ammesso Guterres, “ma il vaccinazionalismo è controproducente e ritarderà la guarigione del mondo”.
Il Segretario dell’ONU ha chiamato tutti i paesi a contribuire maggiormente al COVAX, il principale strumento internazionale ideato allo scopo di garantire un equo accesso alla vaccinazione, che per ora stima di poter vaccinare al massimo il 20% della popolazione dei paesi che ne hanno richiesto il supporto. Potenziare il COVAX, secondo Guterres, permetterebbe di vaccinare con urgenza i lavoratori essenziali in tutto il mondo, proteggendo i sistemi sanitari dal collasso.
Antonio Guterres ha ricordato l’importanza di mantenere un comportamento sicuro: indossare mascherine, osservare il distanziamento ed evitare affollamenti. In risposta alle molte notizie che nelle ultime settimane riportano che in diversi Paesi la popolazione è scettica sulle vaccinazione, come ad esempio in Francia, ha affermato che occorre guadagnarsi la fiducia del pubblico con una comunicazione efficace e sempre basata sui fatti e sulla scienza.
Il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha concluso il suo messaggio ricordando che “il nostro mondo può battere il virus solo in un modo: insieme. La solidarietà globale salverà il mondo, proteggerà le persone e aiuterà a sconfiggere questo terribile virus”.