Alla Columbia University di New York, il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres ha pronunciato uno storico e profondo discorso sul cambiamento climatico, segnando l’inizio di un mese d’azione per il clima, che culminerà con il vertice sul clima in agenda il 12 dicembre per il quinto anniversario dell’accordo di Parigi, e che traccerà una nuova strada da seguire.
“L’umanità sta dichiarando guerra alla natura. Questo è un suicidio”. La natura sta reagendo, con “forza e furia crescenti”, alla cattiva gestione dell’ambiente da parte dell’umanità.
“La biodiversità sta crollando. Un milione di specie sono a rischio di estinzione”. Si diffondono i deserti ed ogni anno “perdiamo 10 milioni di ettari di foreste”. “Gli oceani sono soffocati dai rifiuti di plastica e l’anidride carbonica che assorbono sta acidificando i mari. Le barriere coralline stanno morendo”.

“L’inquinamento atmosferico e idrico sta uccidendo 9 milioni di persone ogni anno, più di sei volte l’attuale bilancio della pandemia” ha affermato il Segretario Generale dell’ONU Guterres, notando che la continua invasione di persone e bestiame negli habitat degli animali, rischia di esporci a malattie più mortali.
“Incendi e inondazioni apocalittiche, cicloni e uragani sono sempre più la nuova normalità”. “L’anno scorso tali disastri sono costati al mondo 150 miliardi di dollari” ha osservato”.
E, mentre il rallentamento economico derivante dalla pandemia ha temporaneamente rallentato le emissioni di gas serra nocivi, i livelli di anidride carbonica, protossido di azoto e metano sono ancora in aumento. La quantità di CO2 nell’atmosfera è a un livello record, e nonostante ciò si prevede che la produzione di combustibili fossili continuerà.
“La natura ha bisogno di essere salvata. Nel superare la pandemia, possiamo anche evitare il cataclisma climatico”.

“È ora di premere l’interruttore verde”. La risposta globale appropriata è una trasformazione dell’economia mondiale, che consiste nel costruire un sistema sostenibile guidato da energie rinnovabili, posti di lavoro verdi e un futuro resiliente.
Il Segretario Generale dell’ONU ha accolto con favore i primi impegni verso la neutralità delle emissioni da Cina, Unione Europea, Giappone e Corea del Sud, ed ha invitato tutti i paesi a raggiungere entro il 2050 la neutralità del carbonio. Con il costo delle energie rinnovabili che continua a diminuire, questa transizione porterà alla creazione di 18 milioni di posti di lavoro nei prossimi 10 anni.
Molto più denaro deve essere investito nell’adattamento al clima che cambia; la comunità internazionale ha “un imperativo morale e una chiara motivazione economica, per sostenere i paesi in via di sviluppo ad adattarsi e costruire la resilienza agli impatti climatici attuali e futuri”.
“Non possiamo tornare alla vecchia normalità di disuguaglianza, ingiustizia e incuranza sulla Terra”. Il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres ha concluso il suo discorso con una nota di speranza, nella prospettiva di un mondo nuovo e più sostenibile in cui le mentalità stanno cambiando. “La solidarietà è l’umanità. La solidarietà è sopravvivenza. Questa è la lezione del 2020”.

Alla fine del discorso, rispondendo alla domanda di una studentessa che ha chiesto cosa rispondesse il Segretario dell’ONU a chi crede che il cambiamento climatico sia un inganno, Antonio Guterres ha rimarcato: “Ci sono le dimostrazioni scientifiche degli impatti del clima e ciò che vediamo ogni giorno. Uragani, inondazioni e periodi di siccità stanno minando le condizioni di vita in gran parte delle persone, in particolare l’India, ma anche in Africa e America Latina. È impossibile continuare ad affermare che il cambiamento climatico non esiste. Ci sono così tante prove con cui possiamo dimostrarlo”.
Qui è possibile leggere l’intero discorso.