Durante uno speciale press briefing, alla vigilia del G20 virtuale ospitato dall’Arabia Saudita, il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres ha detto che per superare la crisi sanitaria di Covid-19 è necessario garantire una ripresa inclusiva, sostenibile e in linea con gli obiettivi climatici globali.

Ma mentre parla di “solidarietà e cooperazione”, a far discutere in conferenza stampa è il fatto che il Paese ospitante sia proprio l’Arabia Saudita, famoso per violare i diritti umani. Politici d’opposizione, attivisti ed accademici vengono imprigionati e si verificano costantemente denunce di tortura. Appena due anni fa, il 2 ottobre del 2018, il giornalista Jamal Khashoggi è stato ucciso probabilmente per ordine del principe ereditario, Mohammed bin Salman, ma lui ha negato ogni coinvolgimento. Il reporter, che da un anno viveva esiliato negli USA, era stato tagliato a pezzettini nel consolato saudita in Turchia, dove si era recato per ottenere i documenti per il suo matrimonio, ma i resti non sono mai stati ritrovati.
La presidenza del G20 però potrebbe essere un’opportunità per il governo saudita di ripulire la propria immagine, infondo l’emancipazione delle donne occupa uno dei primi posti nell’agenda saudita del G20, e inoltre, grazie ad una storica sentenza della magistratura, le donne ora possono finalmente sposarsi senza il consenso dei loro “tutori” maschi. Non solo, quest’anno, è stata anche abolita la condanna a morte per i minorenni e sono state vietate le fustigazioni pubbliche. Un’occasione, dunque, per promuovere il programma di riforme del Paese, e i leader mondiali sembrano pertanto voler chiudere un occhio sul suo passato.
Ma al G20 si parlerà anche di pandemia e vaccino, crisi economica, cambiamento climatico e ripresa sostenibile.
Le recenti scoperte sui vaccini COVID-19 hanno riacceso la speranza nel mondo messo in ginocchio dalla seconda ondata della pandemia, “ma quel raggio di speranza deve raggiungere tutti” ha affermato il Segretario dell’ONU Guterres. “Ciò significa garantire che i vaccini siano trattati come un bene pubblico globale”.
“Negli ultimi sette mesi, i paesi hanno investito 10 miliardi di dollari nello sforzo di sviluppare vaccini, strumenti diagnostici e terapeutici. Ma servono altri 28 miliardi di dollari, inclusi 4,2 miliardi di dollari prima della fine dell’anno. Questo finanziamento è fondamentale per la produzione di massa, l’approvvigionamento e la consegna di nuovi vaccini e strumenti COVID-19 in tutto il mondo”, ed il Segretario Antonio Guterres ha anche invitato i paesi del G20 a sostenere pienamente l’ACT-Accelerator.
Inoltre, con la pandemia che mette i Paesi in via di sviluppo “sull’orlo della rovina finanziaria e dell’escalation di povertà, fame e sofferenze”, il Segretario Antonio Guterres ha detto che farà nuovamente appello per un maggiore sostegno da parte del G20. Chiederà di aumentare le risorse finanziarie disponibili per il Fondo Monetario Internazionale (FMI), anche attraverso una nuova assegnazione di diritti speciali di prelievo, che sono un tipo di attività di riserva supplementare che può aumentare la liquidità durante le crisi.

Il G20 ha anche sospeso i pagamenti del servizio del debito da oltre 70 dei Paesi più poveri del mondo fino a giugno 2021, ma il capo delle Nazioni Unite vuole che i leader facciano di più: “Sto spingendo per un’ulteriore estensione fino alla fine del 2021″, ha affermato. “Dobbiamo costruire un’architettura globale per migliorare la trasparenza e la sostenibilità del debito. Un effetto domino dei fallimenti potrebbe devastare l’economia globale. Non possiamo lasciare che la pandemia COVID porti ad una pandemia di debiti”.
Inoltre, il Segretario Antonio Guterres ha sottolineato che la ripresa dalla pandemia deve essere allineata con gli Obiettivi globali per lo Sviluppo Sostenibile e il rallentamento del cambiamento climatico. In questo caso, ci sono stati sviluppi promettenti, come la crescente coalizione di Paesi che si impegnano a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.
“Dalla salute all’economia al clima e oltre, stiamo affrontando la più grande serie di sfide globali da generazioni. Le decisioni che prenderemo nei prossimi mesi daranno forma alla vita delle generazioni a venire. Affrontiamo epici test politici. Ma alla fine c’è un test morale. I trilioni di dollari necessari per il recupero di COVID sono soldi che stiamo prendendo in prestito dalle generazioni future. Fino all’ultimo centesimo. Non possiamo usare queste risorse per bloccare politiche che li caricano di una montagna di debiti su un pianeta rotto e pericoloso. Abbiamo l’opportunità non semplicemente di resettare il mondo, ma di trasformarlo. Un mondo sostenibile creerà nuovi posti di lavoro, migliori infrastrutture e un futuro resiliente”.

Durante il suo intervento, il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha fatto anche appello perché si agisca con urgenza in Yemen per proteggere i civili maltrattati e affamati, dopo più di cinque anni di aspri conflitti civili. Lo Yemen rischia una catastrofica carestia: conflitti, locuste e inondazioni stanno aggravando la situazione.