I manifestanti e i giornalisti nelle città di Portland, Oregon, devono essere in grado di prendere parte a manifestazioni pacifiche senza rischiare l’arresto arbitrario, la detenzione, l’uso non necessario della forza o altre violazioni dei diritti, ha detto venerdì l’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra

La portavoce Liz Throssell dell’Ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani ha riferito che alcuni manifestanti pacifici a Portland sono stati arrestati da ufficiali non identificati. Le autorità dovrebbero assicurarsi che le forze di sicurezza schierate “utilizzino la forza solo quando necessario, in modo proporzionato e in conformità con gli standard internazionali”.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva inviato agenti federali a Portland e in altre città (un contingente simile a Seattle), per ridimensionare i disordini a seguito delle proteste sul razzismo, scatenatesi dall’uccisione di George Floyd per mano di un poliziotto bianco, lo scorso 25 maggio. Ma la decisione ha infiammato ulteriormente le proteste contro il governo federale negli ultimi giorni.
Le Nazioni Unite dunque hanno espresso preoccupazione per il fatto che tali azioni possano dar luogo a detenzioni arbitrarie o illegali e discriminatorie.
“Gli agenti delle forze dell’ordine e le forze federali devono essere chiaramente identificabili in modo da poter essere ritenuti responsabili di eventuali incidenti di abuso” ha affermato la portavoce Liz Throssell.