I Paesi membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, compresi Stati Uniti e Cina, hanno adottato la risoluzione che prevede l’avvio al più presto di “un processo di valutazione imparziale, indipendente e completo” dell’azione internazionale coordinata dall’OMS nella gestione della pandemia.
Tale inchiesta servirà a migliorare le capacità globali di prevenzione, preparazione e risposta all’emergenza. L’Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha adottato una “risoluzione storica” con “una chiara tabella di marcia”, ha dichiarato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il briefing con la stampa.
Ma c’è ancora molta strada da fare per combattere la pandemia. “Siamo molto preoccupati per l’aumento dei casi nei paesi a basso e medio reddito”. Nelle ultime 24 ore, infatti, l’OMS ha ricevuto segnalazioni di 106.000 casi.
Il contenuto della risoluzione sottolinea il ruolo chiave dell’OMS nel promuovere l’accesso a tecnologie sanitarie, sicure ed efficaci per combattere la pandemia. E’ infatti necessario fornire finanziamenti sostenibili con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio offerto. Questo è attuabile elaborando un piano strategico al fine di mobilitare al meglio le risorse e cercane di nuove. Ghebreyesus assicura che i lavori all’espansione del programma sono già in corso. A questo proposito, viene riconosciuta la necessità per tutti gli Stati di avere “un accesso tempestivo e senza ostacoli, alle terapie, ai medicinali e ai vaccini”. L’OMS afferma che le ricerche sul vaccino sono in corso con collaborazioni e cooperazioni da parte di medici, scienziati e ricercatori di tutto il mondo, in modo da accelerarne lo sviluppo. Al momento, vari vaccini sono in via di sperimentazione.
Ma durante il briefing assume anche rilievo la recente e discussa dichiarazione del Presidente USA Donald Trump, il quale ha minacciato di rivedere la sua temporanea decisione allo stop dei fondi americani all’Organizzazione Mondiale della Sanità. In una lettera, inviata al direttore generale, Trump ha infatti esplicitato di voler rendere la sua scelta definitiva entro 30 giorni. Nella lettera ha ribadito le accuse al direttore Ghebreyesus di un’eccessiva vicinanza alla Cina e di aver ignorato la gravità della pandemia. “Non permetterò che i contribuenti americani continuino a finanziare un’Organizzazione che non sta servendo l’America” ha affermato il presidente USA. Donald Trump rimarca anche le lacune gestionali nell’emergenza, che sono state “estremamente costose per il mondo”. “L’OMS dimostri l’indipendenza dalla Cina”. Ma Pechino, tramite la voce del ministro degli Esteri, Zhao Lijian, sostiene che il presidente americano stia ingannando l’opinione pubblica e infangando il loro Paese.
Alle domande di tutti i giornalisti interessati alla questione, il capo dell’OMS ha risposto: “Abbiamo ricevuto la lettera e stiamo valutando”. Un altro membro della commissione aggiunge che questa sarà la risposta a chiunque voglia avanzare una domanda relativa a questa faccenda.
Ghebreyesus chiude il suo discorso sostenendo che COVID-19 ha insegnato un’importante lezione: “la salute non è un costo, ma un investimento. Garantire una salute di qualità non è solo una scelta giusta, ma è anche una scelta intelligente”.
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