Quest’anno l’ONU ha deciso di iniziare in anticipo gli eventi relazionati al International Day of Peace, osservato ogni anno il 21 settembre.

Già il 16 settembre Ban Ki-moon ha infatti suonato la Campana della Pace posta nel cortile del Palazzo di Vetro e ha osservato un minuto di silenzio, invitando poi a passare un giorno di non-violenza: “La pace non arriva per caso, non è un regalo. La pace è qualcosa per la quale dobbiamo lavorare ogni giorno” ha affermato. Ogni anno, la Giornata Internazionale per la Pace coincide con un cessate il fuoco di 24 ore che viene osservato a livello mondiale, ma “pace non significa soltanto mettere le armi da parte. Significa riuscire a costruire una società in cui le persone condividano i benefici della prosperità in un ambiente positivo” ha continuato il Segretario, ricordando poi i recenti successi raggiunti tramite la diplomazia e la mediazione in difficili scenari quali la Siria e affermando di attendere con ansia la visita in Colombia, prevista per il 26 di questo mese, in occasione della quale verrà firmato lo storico accordo che metterà fine al lungo conflitto tra il governo del paese e le FARC.

Sempre venerdì 16 Leonardo DiCaprio ha tenuto un discorso alle Nazioni Unite in qualità di Messaggero ONU per la Pace. L’attore ha toccato uno degli argomenti a lui più cari e, purtroppo, più preoccupanti sul panorama mondiale: le sfide poste dal sempre più rapido cambiamento climatico. Egli ha mostrato una piccola presentazione del suo nuovo documentario Before the Flood, che verrà rilasciato integralmente il 21 settembre, e ha affermato di essere stato testimone di un “inimmaginabile devastazione del pianeta causata dall’uomo. Le soluzioni, però, sono disponibili anche oggi stesso” ed ha invitato tutte le persone presenti in sala a fare pressioni perchè i leaders dei diversi paesi rispettino gli impegni presi il dicembre scorso firmando l’Accordo di Parigi. Di Caprio ha anche, con Steve Wonder, appoggiato la petizione a favore dei rifugiati nel mondo.
DiCaprio non è stata l’unica star a passeggiare per il Palazzo di Vetro: nel corso dell’intensa giornata, infatti, sono intervenuti anche Stevie Wonder, con un discorso riguardante i diritti dei disabili, e Michael Douglas che si è invece interessato alla tematica del pericolo rappresentato dalle armi di distruzione di massa.

Nel pomeriggio, poi, la Conference Room n. 3 è stata riempita dal pubblico accorso per assistere agli interventi dei Premi Nobel per la Pace Shirin Ebadi, Leymah Gbowee e Tawakkol Karman, che hanno sostenuto in modo deciso l’implementazione dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile definendoli “uno strumento di enorme importanza per il raggiungimento della pace e della stabilità nel mondo”.