È stata presentata mercoledì sera dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e dall’ambasciatore italiano Sebastiano Cardi la doppia mostra The United Nations at 70, Moments and Milestones e UN Headquarters: A Workshop for Peace, organizzata dalla delegazione italiana e ospitata all’interno del Palazzo di Vetro, che celebra la storia dell’ONU e i traguardi raggiunti dall’Organizzazione nei suoi settant’anni di attività, e la costruzione dello stesso Palazzo di Vetro, alla cui progettazione presero parte alcuni tra i più grandi architetti dell’epoca (due fra tutti: Oscar Niemeyer e Le Corbusier).
“L’Italia celebra quest’anno il sessantesimo anniversario del suo ingresso nelle Nazioni Unite — ha detto Cardi — e ci è sembrato opportuno celebrare anche con una mostra che racconti la storia delle Nazioni Unite e le diverse azioni intraprese dall’organizzazione in ogni parte del mondo, e con una esibizione che racconti anche la storia del luogo simbolo di questa organizzazione, il suo quartier generale”. Cardi ha poi ringraziato il comitato promotore della mostra ed il segretario generale, che della mostra è stato l’ideatore, ricordando l’impegno dell’Italia nella promozione delle Nazioni Unite e l’impegno per rendere visibili i risultati ottenuti dall’organizzazione, che si concretizzerà anche nell’edizione di un libro fotografico sulla mostra edito da Rizzoli.
Ban Ki-moon ha invece ricordato la sua infanzia, durante la guerra di Corea, commentando con qualche battuta il fatto che avrebbe potuto trovarsi “tra i bambini fotografati mentre ricevono il cibo”, ricordando l’operato dell’ONU durante il sanguinoso conflitto, che costrinse la sua famiglia a fuggire dal fronte e rifugiarsi nei territori dell’odierna Corea del Sud.
Il segretario si è poi interessato ad alcuni oggetti presentati nella mostra, tra cui la lettera della famiglia Tannebaum, che, sopravissuta all’olocausto, nel 1947 scrisse dal campo di Grugliasco (Torino) al direttore dell’ufficio per i rifugiati di guerra, chiedendo per i propri figli l’intercessione dei rappresentanti delle Nazioni Unite per l’ottenimento di un visto americano. “Strong UN, Better World è il motto della campagna per i settant’anni delle Nazioni Unite — ha ricordato poi il segretario — ed oggi come allora nelle situazioni di crisi è essenziale l’intervento delle Nazioni Unite per tutelare chi ha più bisogno, e queste foto dimostrano che è quello che si è sempre fatto”.
La doppia mostra, che resterà aperta al pubblico nella hall del Palazzo di Vetro per tutto il mese, ospita diverse foto divise per anni, che mostrano le tappe fondamentali della storia dell’organizzazione, sia al livello istituzionale che organizzativo. Dall’approvazione della carta delle Nazioni Unite a San Francisco nel 1945 al discorso del neoeletto presidente del Sudafrica Nelson Mandela nel 1990, passando per la crisi dei missili cubani, le campagne di vaccinazione di massa, l’invio delle truppe in Bosnia e in Ruanda ed i vertici mondiali sul clima.
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