Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Onu
October 26, 2015
in
Onu
October 26, 2015
0

Philip Alston, relatore delle Nazioni Unite per povertà e diritti umani, “boccia” la Banca mondiale

Andrea MorrealebyAndrea Morreale
Il relatore speciale delle Nazioni Unite per povertà e diritti umani, Philip Alston

Il relatore speciale delle Nazioni Unite per povertà e diritti umani, Philip Alston

Time: 4 mins read

Durante la conferenza stampa del relatore speciale delle Nazioni Unite per povertà e diritti umani, Philip Alston, sono emersi diversi punti critici sui progetti di sviluppo portati avanti dalla Banca Mondiale, accusata di non includere le tematiche chiave dello sviluppo sociale e del riconoscimento dei diritti umani nella realizzazione dei suoi programmi.

Alston ha spiegato l’importanza dell’includere le tematiche dei nuovi obiettivi del millennio 2030 nell’agenda della Banca Mondiale, che fino ad oggi si è limitata ad una valutazione puramente tecnica dei propri progetti sul campo, analizzando soltanto l’impatto che essi hanno sulle popolazioni aiutate in termini di benefici economici diretti ma senza mai includere le possibilità di sviluppo sociale che tali progetti dovrebbero generare.

Secondo Alston lo sviluppo sociale è trascurato dalla banca mondiale al punto che, una larga parte dei progetti portati avanti non ha tenuto conto delle implicazioni sociali di lungo termine, necessarie per garantire alle popolazioni aiutate un miglioramento effettivo delle condizioni di vita. Spesso infatti, al termine dei progetti intrapresi, tali condizioni risultano ritornare a livelli solo minimamente più elevati di quelli precedenti la realizzazione degli investimenti. Alston ha ad esempio citato la tematica dell’empowerment femminile, riconosciuto come una priorità ma, de facto, non incluso in nessuno dei progetti di sviluppo portati avanti dalla World Bank, che, pur operando in molti paesi in cui il ruolo economico della donna è subalterno, non è riuscita a creare delle basi stabili per garantire alle donne dei paesi aiutati la possibilità di emanciparsi ed ottenere un ruolo paritario nella propria società.

Per questo motivo, sostiene il relatore, “bisogna cambiare strategia” e “parlare coi governi faccia a faccia” per chiarire quali sono i risultati minimi richiesti dai programmi finanziati ed evitare ulteriori progetti fallimentari. “Per fare questo — ha poi specificato — bisogna effettivamente chiarire come si possano valutare i diritti umani dal punto di vista socioeconomico” e  “definire in che modo la Banca Mondiale è già coinvolta o può essere coinvolta”. Secondo Alston infatti è necessario “riportare i diritti della Dichiarazione Universale nel contesto economico e sociale” per garantire alle popolazioni aiutate una pianificazione più attenta e dei risultati più certi. “Il problema — ha continuato  — è la mancanza di coordinazione tra la progettazione e l’attuazione al livello politico dei progetti di sviluppo della Banca [che] sulla carta lavora benissimo, ma non riesce ad ottenere risultati incisivi sul campo”.

https://link.brightcove.com/services/player/bcpid1722935254001/?bctid=4575607977001&autoStart=false&secureConnections=true&width=480&height=270

Nel corso del suo discorso Alston non ha risparmiato però nemmeno le Nazioni Unite, accusate di non riuscire ad essere sufficientemente incisive nel persuadere i governi a cooperare ed a perseguire una vera agenda di sviluppo comune. Riguardo il problema del riconoscimento dei diritti umani come valore fondamentale nei paesi più poveri, il relatore speciale non ha dubbi: “sono realista, ci sono paesi in cui non c’è molto che si possa fare per implementare i diritti umani” — ha detto — ma le Nazioni Unite hanno una grande responsabilità: parlare di diritti umani è diverso da far riconoscere i diritti umani, bisogna studiare metodi più efficienti per far sì che i paesi in cui questi diritti sono negati siano incentivati a riconoscerli, altrimenti non è facile che lo facciano da soli”.

“In questo campo — ha poi continuato Alston — vorrei che alcuni stati, principalmente dell’America Latina, collaborassero più strettamente con la banca per condividere le loro capacità, visto che in molti casi hanno saputo seguire un processo di sviluppo che li ha portati ad ottenere risultati ottimi dal punto di vista dello sviluppo economico e del riconoscimento dei diritti inalienabili per i cittadini e per le minoranze, dopo diverse esperienze tragiche di dittature che avevano lasciato molti paesi in pessime condizioni”.  L’importanza data dal relatore speciale alla condizione dei paesi Latinoamericani potrebbe in effetti essere dettata, oltre che dalla portata storica dei risultati raggiunti dai paesi della regione (alcuni dei quali avevano intrapreso piani di sviluppo nazionale aspramente criticati dalle istituzioni economiche sovranazionali, ma risultati più che efficaci) anche dalle critiche mosse da diversi dei paesi dell’area alla Banca Mondiale, accusata in più occasioni di agire in maniera non conforme ai criteri che dovrebbero muoverla.

Ad una domanda de La VOCE (nel video sopra, dal minuto 18:20), Alston, che è anche docente all’NYU, ha affermato senza troppe esitazioni: “come professore, se dovessi valutare la Banca Mondiale, in un ipotetico esame riguardante la lotta alla povertà, dovrei bocciarla”. E ha poi continuato: “è evidente che nonostante le statistiche dicano che la povertà assoluta è diminuita, la situazione è molto più complicata, soprattutto nelle aree dell’Africa subsahariana, dove i miglioramenti sono minimi e giungono troppo lentamente. La Banca Mondiale potrebbe fare molto meglio se solo volesse, ma non vi è alcuno sforzo in tal senso”. Alla luce di queste dichiarazioni, Alston ha affermato che spera in una maggiore cooperazione tra ONU e Banca Mondiale, a cominciare dai meeting congiunti che si terranno a novembre, per consentire una maggiore integrazione tra i due organismi e superare lo stallo politico-organizzativo che negli ultimi tempi sembra aver impedito ad entrambi di agire in maniera efficace per lo sviluppo dei popoli. 

 

Share on FacebookShare on Twitter
Andrea Morreale

Andrea Morreale

DELLO STESSO AUTORE

“Exiles: the Wars”, i profughi di guerra si raccontano

byAndrea Morreale
Vitaly Churkin, rappresentante russo al Consiglio (photo credit: ONU)

ONU: al Consiglio di Sicurezza la questione Ucraina resta scottante

byAndrea Morreale

A PROPOSITO DI...

Tags: Banca Mondialediritti umaniNazioni UniteOnuPhilip Alston
Previous Post

“Kiwis” vs “Wallabies”: Nuova Zelanda contro Australia per la finale del Mondiale di Rugby

Next Post

Un autunno di teatro a New York

DELLO STESSO AUTORE

Grace Jo e Jung Gwang Il, rifugiati nordcoreani, con l'ambasciatrice USA Samantha Power durante la riunione del Consiglio di sicurezza (foto da twitter @AmbassadorPower)

Corea del Nord: all’ONU il racconto dei sopravvissuti ai campi degli orrrori

byAndrea Morreale

Luci accese per l’albero di Natale di New York

byAndrea Morreale

Latest News

Il Chrysler Building torna sul mercato: in vendita una leggenda di NY

Il Chrysler Building torna sul mercato: in vendita una leggenda di NY

byDania Ceragioli

No Italian Restaurants in NYT’s Top 10 Dining Picks for New York

byAmelia Tricante

New York

Il Chrysler Building torna sul mercato: in vendita una leggenda di NY

Il Chrysler Building torna sul mercato: in vendita una leggenda di NY

byDania Ceragioli

No Italian Restaurants in NYT’s Top 10 Dining Picks for New York

byAmelia Tricante

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post

Esplode la bomba dei Forestali. E Crocetta vola in Tunisia

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?