“La tutela dei bambini deve rappresentare la prioritnella definizione delle politiche migratorie; l’Italia è in prima linea per assicurare ai minori migranti un’adeguata protezione e un livello sufficiente di integrazione”. Lo ha detto l’Ambasciatore Antonio Bernardini, Vice Rappresentante Permanente italiano alle Nazioni Unite, in occasione dell’evento promosso alle Nazioni Unite dal nostro Paese dal titolo “Why children matter: protecting and supporting children on the move”.
L’incontro, che si è svolto nel pomeriggio a margine del Dialogo di Alto Livello dell’Assemblea Generale su Migrazione e Sviluppo, riveste un significato ancor più profondo alla luce del dramma consumatosi oggi al largo delle coste dell’isola di Lampedusa, di cui numerosi bambini sono stati vittime. Una tragedia ricordata dallo stesso Segretario Generale Ban Ki-moon in apertura del suo intervento odierno alle Nazioni Unite
Il side – event, organizzato in collaborazione con l’ONG Save the Children e le Rappresentanze del Messico e delle Filippine, affronterà il problema dei minori migranti (“children on the move”). Si calcola che siano 33 milioni i migranti di eta’ inferiore ai 20 anni (il 16% di tutte le persone migranti), di cui 11 milioni hanno un’eta’ compresa tra i 15 e i 19 anni. Questi ultimi, specie se non accompagnati, sono particolarmente esposti al rischio di violenze e sfruttamento, nonche’ di discriminazione per via del loro status di migranti irregolari.
“L’obiettivo dell’iniziativa”, ha tenuto a sottolineare il Rappresentante italiano, “è di attirare l’attenzione della comunitò internazionale su un fenomeno dalla portata preoccupante, che sempre più ci riguarda da vicino, come purtroppo la tragedia di questa mattina tristemente conferma”. E’ doveroso prendere coscienza – ha concluso l’Amb. Bernardini – dell’urgenza di trovare risposte per proteggere i diritti di questi minori, che troppo spesso – in assenza di quadri normativi “ad hoc” – finiscono per diventare invisibili.