C’è stata anzitutto la guerra in Ucraina al centro dell’incontro in videoconferenza di lunedì pomeriggio tra i leaders del G-7, impegnati a coordinare gli aiuti occidentali Kyiv contro le truppe di Mosca e sanzionare il Cremlino per la sua invasione.
La videoconferenza, organizzata dal cancelliere tedesco Olaf Scholz, è iniziata alle 16:00 ed è proseguita per circa un’ora.
Qualche ora prima il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy aveva già dialogato con il presidente statunitense Joe Biden e i suoi omologhi di Francia (Macron) e Turchia (Erdogan) su temi come le spedizioni di grano, l’economia globale e armi.
Tutti argomenti che verranno ripresi martedì nell’incontro ad hoc dei ministri degli Esteri UE martedì a Parigi dedicato a energia, salute, alimentazione, trasporti e acqua.
Da parte loro, gli Stati Uniti si sono impegnati a fornire a Kyiv 275 milioni di dollari in più di munizioni e attrezzature, compresi sistemi difensivi per neutralizzare i droni russi, come recita un comunicato della Casa Bianca.
Gli sforzi diplomatici insomma continuano mentre milioni di persone in Ucraina non hanno più accesso a fonti di calore ed elettricità affidabili proprio all’approssimarsi dell’inverno, dato che l’ultima ondata di attacchi aerei russi ha preso di mira e distrutto infrastrutture cruciali.
I combattimenti proseguono intensamente nell’Ucraina orientale e meridionale. In particolare, nelle ultime ore pesanti bombardamenti hanno colpito Cherson, una città appena liberata dalle truppe di Kyiv nel sud dell’Ucraina, mentre un attacco di droni a Odessa ha provocato un blackout per circa 1,5 milioni di persone.
Discussion about this post