Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
October 23, 2020
in
Primo Piano
October 23, 2020
0

A Trump la calma non basta, Biden lo gela così: “Col virus non si convive, si muore”

Il Presidente appare trasformato rispetto al primo dibattito e riesce a sferrare colpi efficaci contro l'avversario, ma sul coronavirus viene travolto da Biden

Stefano VaccarabyStefano Vaccara
Time: 7 mins read

L’ultimo dibattito in tv tra Donald Trump e Joe Biden finisce in un pareggio che serve poco a chi deve recuperare. Così Trump, che appare trasformato rispetto allo sbraitante maleducato che al primo dibattito interrompeva continuamente senza far capire nulla, in Tennessee ha una performance totalmente diversa: sembra quasi un presidente normale, che rispetta la giornalista che pone le domande e non si lamenta quando viene interrotto quando sta sforando i due minuti. Ma a Trump la calma non basta (chissà se ha ascoltato i consigli dei manager della campagna elettorale o forse è stato il coronavirus) anche perché dall’altra parte si ritrova un Joe Biden che non dorme affatto, ma controbatte colpo su colpo.

Così alla fine finisce in pareggio soprattutto perché la questione covid-19, con cui si parte nel dibattito, è un macigno troppo pesante che schiaccerà ancora una volta l’amministrazione Trump scoperchiandone l’incompetenza. Il presidente si riprende in parti successive del dibattito, quando sfodera alcuni attacchi riusciti contro Biden, con il più efficace proprio sulla politica migratoria anti-umanitaria, quando Trump sotto attacco per la separazione dai genitori dei bambini dei migranti, ha ripetuto: “Joe, chi ha costruito quelle gabbie?” – ricordando così agli americani inorriditi dalle notizie degli oltre 500 bambini rimasti senza genitori nelle mani della autorità,  come la politica di incarcerazione dei migranti illegali sia stata avviata dai democratici  (anche se con Obama non ci furono le estreme politiche di separazione delle famiglie attuate da Trump).

La bravissima Kristen Welker, giornalista corrispondente dalla Casa Bianca della NBC che proprio Trump aveva definito “una faziosa a favore dei democratici” (poi durante il dibattito il presidente ammetterà ai microfoni di apprezzare la sua conduzione del dibattito) inizia con le inevitabili domande sul coronavirus, ed è qui che Trump trova la montagna impossibile da scalare e dove va a sfracellarsi.

“Il vaccino arriverà nel giro di poche settimane e sarà distribuito dai militari” risponde senza convincere nessuno, quando ormai la pandemia, gli ricorda subito Biden, ha superato gli 8 milioni di contagi e provocato 220mila morti “e ne farà altri 200 mila nei prossimi mesi” dice Biden raggelando il pubblico. “Mi sono ammalato e ho imparato. Il vaccino sarà distribuito immediatamente dai militari in 100 mila dosi. Le scuole però devono restare aperte, tutto il paese deve restare aperto altrimenti non avremmo più una economia e una nazione” prova a sostenere Trump ma senza più credibilità, dato che gli stessi annunci li aveva fatti per mesi, ogni volta ripetendo che il virus stesse ormai per sparire… Infatti, incalzato dalla giornalista, che gli chiede date precise sul vaccino, ammette sconsolato che non può garantire nulla.

“Oltre 220mila americani sono morti. Chiunque sia responsabile di così tanti decessi non può più essere il presidente degli Stati Uniti” lo accusa Biden, che su questa prima parte del dibattito avrà il suo momento migliore, in cui ripete come questa amministrazione non ha nessun piano per proteggere gli americani proprio quando il virus sta risalendo ovunque. Trump  cerca di difendersi ma i risultato è opposto allo scopo, mostra al mondo intero la sua incapacità di approntare una politica per affrontare l’emergenza della pandemia:  “Non è colpa mia ne tua Joe, ma della Cina che ci ritroviamo con questo virus. Non possiamo permetterci di chiudere la nazione, col virus dobbiamo imparare a convivere”. Ma Biden ormai lo ha all’angolo e non lo molla più: “Ormai stiamo per entrare in un inverno scuro, scurissimo e il presidente non ha nessun piano da mostrare, nessuna prospettiva concreta che ci potrà essere un vaccino disponibile per la maggioranza degli americani prima della metà dell’anno prossimo”. E poi la staffilata finale da torero: ”Col virus non si convive, si muore”.

Trump e Biden durante il dibattito

Biden che parte quindi con largo vantaggio, offre però subito su un piatto d’argento a Trump la possibilità di recuperare e attaccarlo sugli “scandali” del figlio Hunter. Infatti è Biden che per primo introduce l’avvocato di Trump, Rudy Giuliani, che è lanciato da tempo nel tentativo di trovare le prove delle corruzioni dei Biden in Ucraina. “Sono i russi che lo foraggiano di informazioni non vere”. Ma questo da l’occasione a Trump di attaccare Biden per quelle notizie uscite su tabloid conservatori come il New York Post, su email “ritrovate” che proverebbero gli affari loschi di Hunter Biden anche in Cina. ”Tuo figlio non aveva un lavoro e di colpo quando diventi vicepresidente ecco che prende milioni di dollari per consulenze in Ucraina, in Cina“. Biden nega, ripete che non c’è nulla di vero o illegale e che anche il Congresso che ha indagato non ha trovato nulla, ma appare scosso da quegli attacchi alla sua famiglia.

Poi Biden si riprende e rilancia accusando Trump di essere lui a fare affari con la Cina, riferendosi al conto cinese “segreto”, recentemente emerso in una inchiesta del New York Times, e ricordando agli americani che mentre Trump pagava milioni di dollari di tasse in Cina, non ne pagava in America. Trump si difende, dice che come businessman cercava solo di fare affari in Cina ma questo prima di candidarsi e poi ripete che lui ha sempre pagato milioni di dollari di tasse. Ma quando Biden gli ricorda che lui ha mostrato “venti anni di suoi documenti fiscali” mentre Trump ancora tiene nascoste le dichiarazioni delle tasse, alle scuse accennate da Trump non ci crederebbero nemmeno dei bambini di un asilo. 

Quando si passa al tema della sanità, Biden sforna il “Bidencare”, un piano per rilanciare l’Obamacare (o Affordable Care Act)  in una versione migliorata. Mentre Trump, nell’ammettere che vuole “terminate” l’Obamacare, resta generico sul piano che i repubblicani avrebbero per evitare che oltre 30 milioni di americani rimangano immediatamente senza copertura sanitaria.

Quando si passa alla politica Estera, Trump ha uno dei suoi momenti migliori: dice che Obama gli aveva lasciato in eredità una guerra imminente con la Corea del Nord che avrebbe fatto milioni di morti ma che lui è riuscito a scongiurare costruendo un rapporto personale con il dittatore coreano Kim Jong Un. Biden lo attacca dicendo che Obama non avrebbe incontrato un “bandito” e che lui lo ha ”legittimato” senza imporre la condizione del disarmo nucleare della penisola coreana e ritrovandosi invece con una Corea del Nord con più armi proibite e capace ormai di raggiungere gli USA con i suoi missili. Biden replica a Trump che vantarsi del rapporto con Kim “sarebbe come vantarsi di aver avuto un buon rapporto con Hitler prima che invadesse l’Europa, ma andiamo!”. Eppure quando Trump gli ripete “è grazie a me che con c’è stata la guerra”, qui è proprio il presidente che prende punti.

Quando si passa alla crisi dei migranti e allo scandalo dei bambini separati dai genitori, come si era accennato prima, in una campo dove Trump ha sicuramente molto da farsi perdonare, invece riesce a sorpresa a infliggere dei colpi all’avversario. Oltre 500 bambini ancora non sono stati riuniti con i genitori perché il governo USA non riesce più a rintracciarli: “Li avete strappati alle madri e ora sono abbandonati”, dice Biden a Trump, che però ha la risposta pronta. “Le gabbie usate per tenere i clandestini furono costruite da voi”. E mentre Biden cerca di sottolineare la crudeltà con cui l’amministrazione Trump ha condotto la sua politica contro i migranti, Trump, ripetendo a cantilena “Chi ha costruito le gabbie, Joe?” riesce efficacemente a far risalire la colpa di certe politiche – anche se meno estreme – ai democratici di Clinton e poi di Obama.

Trump vs Biden (Illustration by Antonella Martino)

Quando si è passati alle domande sul razzismo, Biden ha cercato di attaccare Trump sulla sua retorica che peggiora e incendia una situazione già esplosiva, con Trump che se ne è uscito con una frase che ripete spesso: “Forse con l’eccezione di Abraham Lincoln, io sono il presidente che ha fatto di più per gli afroamericani”. E se ovviamente non è vero, allo stesso tempo Trump è efficace nel ricordare i “peccati” di Biden e dei democratici dai tempi di Clinton, che approvarono nel 1994 quel “crime bill” (una legge che facilita gli arresti per possesso di droga) che ha incarcerato centinaia di migliaia di afroamericani. “Abbiamo sbagliato” ha ammesso Biden, mentre Trump ha continuato a  ripetere di essere “la persona meno razzista” dentro la sala della Belmont University di Nashville. Trump, proprio nel campo del razzismo,  in cui poteva apparire il più vulnerabile, ha continuato ad attaccare Biden. Infatti nel dire che lui si era candidato nel 2016 proprio per l’incompetenza dimostrata dai democratici, Trump ha rinfacciato a Biden che nonostante sapesse quanto fosse sbagliato quel sistema legale che lui aveva aiutato a costruire e che colpiva soprattutto gli afroamericani, non aveva poi fatto nulla per cambiarlo durante gli otto anni della presidenza Obama. “Perché non lo hai fatto Joe, solo 4 anni fa eri ancora al governo?”. Quando Biden ha provato a ribattere che avevano scarcerato migliaia di afroamericani, Trump ha ripetuto: “Perché non cambiare il sistema? Parole parole, e mai fatti, solo di questo siete capaci. Per questo mi sono candidato, per la vostra incompetenza”. Qui Trump è forse riuscito a recuperare tutto il terreno che aveva perso durante le prime battute sul coronavirus.

Alla fine Welker chiede la domanda finale: cosa direste nel vostro discorso inaugurale agli americani che non vi  hanno votato. Qui Trump è rimasto Trump, parlando genericamente dell’America che si riprenderà economicamente e che quel successo riunirà la nazione, non riuscendo a capire che dovrebbe invece pronunciare la frase che esce subito dopo naturale dalla bocca di Joe Biden: “Sarò sempre il presidente di tutti gli americani”.

Alla fine, per chi scrive, il dibattito finisce in pareggio: troppo poco per le aspettative della  campagna elettorale di Trump,  un passo in avanti per Joe Biden verso il traguardo della Casa Bianca.

Share on FacebookShare on Twitter
Stefano Vaccara

Stefano Vaccara

Sono nato e cresciuto in Sicilia, la chiave di tutto secondo un romantico tedesco. Infanzia rincorrendo un pallone dai Salesiani e liceo a Palermo, laurea a Siena, master a Boston. L'incontro col giornalismo avviene in America, per Il Giornale di Montanelli, poi tanti anni ad America Oggi e il mio weekly USItalia. Vivo a New York con la mia famiglia americana e dal Palazzo di Vetro ho raccontato l’ONU per Radio Radicale. Amo insegnare: prima downtown, alla New School, ora nel Bronx, al Lehman College della CUNY. Alle verità comode non ci credo e così ho scritto Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination (Enigma Books 2013 e 2015). Ho fondato e diretto (2013-gennaio 2023) La VOCE di New York, convinto che la chiave di tutto sia l’incontro fra "liberty & beauty" e con cui ho vinto il Premio Amerigo 2018. I’m Sicilian, born in Mazara del Vallo and raised in Palermo. I studied history in Siena and went to graduate school at Boston University. While in school, I started to write for Il Giornale di Montanelli. I then got a full-time job for America Oggi and moved to New York City. My dream was to create a totally independent Italian paper in New York to be read all over the world: I finally founded La VOCE di New York. In 2018 I won the "Amerigo Award". I’m a journalist, but I’m also a teacher. I love both. I cover the United Nations, and I correspond from the UN for Radio Radicale in Rome. I teach Media Studies and also a course on the Mafia, not Hollywood style but the real one, at Lehman College, CUNY. I don't believe in "comfortable truth" and so I wrote the book "Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination" (Enigma Books 2013 e 2015). I love cooking for my family. My favorite dish: spaghetti con le vongole.

DELLO STESSO AUTORE

Addio, Francesco: il Papa che indicò chi poteva ancora salvare il mondo

Addio, Francesco: il Papa che indicò chi poteva ancora salvare il mondo

byStefano Vaccara
Timothy Snyder sui pericoli per la democrazia nell’epoca dell’“Oracolo” Trump

Timothy Snyder sui pericoli per la democrazia nell’epoca dell’“Oracolo” Trump

byStefano Vaccara

A PROPOSITO DI...

Tags: Biden 2020dibattito tv Trump BidenTrump 2020Trump BidenTrump Biden duello in tv
Previous Post

Più ci sentiamo giù e più lo tiriamo Zoom? Il caso Toobin al tempo del “covizietto”

Next Post

Covid-19 ammazza l’amore: ora anche i rapporti sessuali con la mascherina

DELLO STESSO AUTORE

Il “Doge” di Guterres: l’ONU si prepara alla tempesta Trump

Il “Doge” di Guterres: l’ONU si prepara alla tempesta Trump

byStefano Vaccara
Nel 2025 le Nazioni Unite compiono 80 anni: speriamo che se la cavino

Nel 2025 le Nazioni Unite compiono 80 anni: speriamo che se la cavino

byStefano Vaccara

Latest News

Riproduzione della sonda Kosmos 482 secondo una ricostruzione dfella NASA / Ansa

La sonda sovietica Kosmos-482 è in rotta di rientro verso la Terra

byGrazia Abbate
Vladimir Putin e Xi Jinping sulla tomba del milite ignoto a Mosca

Vladimir Putin e Xi Jinping sulla tomba del milite ignoto a Mosca

byAskanews-LaVocediNewYork

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Covid-19 ammazza l’amore: ora anche i rapporti sessuali con la mascherina

Covid-19 ammazza l'amore: ora anche i rapporti sessuali con la mascherina

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?