Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
July 11, 2020
in
Primo Piano
July 11, 2020
0

L’opinione degli italiani sugli USA, il BLM, Trump e la pandemia. Ma poi se la Cina…

Gli italiani sono famosi per dividersi in fazioni spesso totalmente divergenti e infatti anche sull'America al tempo del covid-19 le opinioni sono variegate

Nicola CorradibyNicola Corradi
Contro l’arbitrio e i nuovi fascismi, armiamoci di idee, il “sale della terra”

An activist marching in the national protest against fascism held in Rome in Feb. 2018. Sign reads "There's only one race: the human race." (Bruno / Flickr.com).

Time: 5 mins read

Passano gli anni, i governi e le pandemie, ma in Italia non si smette mai di pensare agli Stati Uniti.

Sarà forse il mito della favolosa vita a stelle e strisce a mantenere vivo l’interesse dello stivale. Fatto sta che, nonostante il contesto internazionale sia notevolmente cambiato dal dopoguerra ad oggi, l’idea che laggiù, oltreoceano, vi sia un mondo degno di essere ammirato, sembra non voler abbandonare il cuore degli italiani.

C’è interesse, curiosità e alcune volte persino paura. Le sensazioni sono tante, ma è normale. Dalle strade strette e dagli edifici bassi di molte città italiane, pensare agli sterminati paesaggi dell’entroterra americano o agli interminabili grattacieli di New York, fa per forza un certo effetto.

I media italiani condividono ogni giorno decine di informazioni sullo stato di salute degli States. D’altronde, sono ancora la prima potenza economica al mondo. Difficile rimanere indifferenti, quando si parla di loro.

Certo, la situazione non è delle migliori. Un ciclone ha investito gli USA, scossi dal coronavirus e dalle tante proteste anti razzismo successive all’omicidio di George Floyd.

La stampa italiana ha prestato molta attenzione a queste due tematiche, tanto che ogni italiano, dal più giovane al più attempato, un’opinione se l’è fatta.

Chi sui social, chi grazie a un giornale, chi mettendosi seduto davanti al televisore.

Da nord a sud, l’Italia ha seguito le dinamiche americane con un occhio sempre attento, formando una coscienza critica che non lascia spazio alle incertezze.

Roma, Piazza del Popolo qualche settimana fa

Raccogliendo pareri da circa 80 uomini e donne di diversa provenienza, professione e appartenenza politica, è emerso un quadro generale molto eterogeneo. Non che sia una novità: gli italiani sono famosi per dividersi in fazioni spesso totalmente divergenti.

Si passa così da chi acclama la libertà statunitense, a chi la condanna senza mezzi termini. Da chi crede nel sogno americano a chi definisce “esasperata” la competizione sociale.

Massimo, bancario nato e cresciuto a Parma, ama gli ampi spazi degli States e le aree poco popolate, mentre Vanessa, giovane studentessa di Roma, pensa che il caos e la dinamicità di New York siano il luogo adatto a lei.

Su una cosa, però, tutti concordano. Anche i più critici, alla domanda “Tra un mondo ancora dominato dagli USA e uno controllato dalla Cina, in quale preferiresti vivere?” rispondono convinti: USA.

“Con gli Stati Uniti sarebbero maggiormente rispettate le mie libertà e la mia vita cambierebbe meno”, sostiene Luca, ristoratore romano ormai prossimo alla pensione.

La Cina infatti intimorisce. Gli italiani ne rispettano l’obbedienza civile e la cultura del lavoro, ma il regime comunista e le pesanti restrizioni alla libertà personale la fanno apparire, ai loro occhi, un luogo inospitale. “Grandi lavoratori – specifica l’impiegato Fabrizio, trentenne di Bologna appassionato di politica internazionale -, ma non mi fido di loro. Sono troppo omertosi”.

Meglio gli Stati Uniti, anche se occorre una precisazione. È presentimento comune, infatti, che negli ultimi anni la situazione oltreoceano sia progressivamente peggiorata. Soprattutto nell’ultimo periodo. 

Complici le problematiche attuali, dalla malagestione del virus a quella delle proteste antirazziste, il Paese della “dolcevita” percepisce il momento di difficoltà degli alleati occidentali.

Un’immagine da youtube della manifestazione per “Black Lives Matter” a Roma

“Il periodo – racconta Antonella, casalinga parmigiana che i cinquanta li ha passati da un po’ – è molto difficile. Gli americani detengono ancora un grande potere economico, ma hanno sottovalutato la pandemia e ora ne pagano le conseguenze”. Con lei concordano Patrizia, dirigente aziendale di Milano ai primi di anni di carriera e Mattia, studente trevigiano di medicina che vede nella sanità il punto critico del modello statunitense.

Giovanni, 20 anni e un’adolescenza passata tra le valli del Prosecco e un ambiente prevalentemente conservatore, su un aereo per gli States non ci è mai salito, ma il suo sogno è quello di raggiungere il successo e trasferirsi in un attico tra le strade di Manhattan. Mentre parla, gli occhi si illuminano di speranza. D’un tratto, però, si incupisce. “Gli States sono un paradosso, sia per il disinteresse di Trump verso un movimento di portata colossale come il Black Lives Matter, sia per Kanye West che si candida alle presidenziali. Per quanto riguarda l’emergenza covid-19, invece, credo Trump abbia dato più importanza all’aspetto economico che alle vite umane”.

I problemi, dunque, non sono tanto l’economia, il lavoro o lo stile di vita. Il grande dibattito finisce sempre per concentrarsi sulla politica e, inevitabilmente, sui suoi protagonisti.

“Sentite, ma se vi chiedessi cosa ne pensate di Trump?”. Di fronte a me, due persone molto diverse.

Da un lato Maria, una libera professionista di Palermo, capelli neri e grandi occhiali appoggiati sul naso. Dall’altro Matteo, un giovane emiliano dallo sguardo fiero e con pochi peli sulla lingua.

Inizia lei: “Il peggiore presidente che gli Usa abbiano mai avuto. Razzista e ignorante”.

Lui replica: “Mi piace un sacco. Ha coraggio e se ne frega di ciò che pensa la gente”.

26 maggio, 2017: Il Presidente Sergio Mattarella con il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald J. Trump in occasione del G7 di Taormina (Foto Quirinale)

Tirando le somme delle tante risposte collezionate, sembra che la prima vada per la maggiore. Anche tra diversi elettori di destra, nel 2016 convinti sostenitori di Trump, l’uomo eletto per rendere l’America “great again” ha lasciato un cattivo ricordo.

Più che per le politiche portate avanti, aspramente criticate dalla sinistra, ma appoggiate dalla maggioranza della destra italiana, di Trump si criticano i gesti, la dialettica e i comportamenti.

Per Giulia, laureata da poco alla Sapienza di Roma è un “egoista, megalomane e presuntuoso”. “Il Berlusconi americano”, lo definisce Roberto, parmigiano e medico da oltre trent’anni.

Molti sperano che alle elezioni del prossimo 3 novembre venga cacciato. È evidente, rispetto al successo ottenuto quattro anni fa, il suo attuale declino.

Potrebbe apparire strano. In un momento storico nel quale, a livello teorico, la destra rappresenta la maggioranza degli italiani, il presidente che ha fatto del conservatorismo il proprio cavallo di battaglia viene così duramente contestato.

La spiegazione è semplice: nello Stato in cui per cinquant’anni ha governato la Democrazia Cristiana, i modi rudi e troppo aggressivi non trovano terreno fertile. O almeno non a lungo.

Dallo stivale si alza dunque un brusio cacofonico. Le opinioni si accavallano. Convergono e si scontrano. Gli Stati Uniti, in ogni caso, non devono temere. Sono un sole troppo grande perché il girasole Italia smetta di osservarli. Così è stato fino ad oggi e così sarà anche in futuro.

Dovrebbero solo, almeno secondo molti, aggiustare un po’ il tiro, tornando così ad essere il maestoso faro capace di illuminare l’intero occidente.

Share on FacebookShare on Twitter
Nicola Corradi

Nicola Corradi

DELLO STESSO AUTORE

Da Parma al mondo: storie di emigrazione in “Do You Speak Pramzan?”

Da Parma al mondo: storie di emigrazione in “Do You Speak Pramzan?”

byNicola Corradi
Us Open: a 9 anni da Vinci-Pennetta, l’Italia a New York riprova l’exploit

Us Open: a 9 anni da Vinci-Pennetta, l’Italia a New York riprova l’exploit

byNicola Corradi

A PROPOSITO DI...

Tags: gli italiani e gli USAgli italiani e l'Americagli italiani e l'Italiagli italiani e Trumpitalianil'America degli italianil'opinione degli italianiUsa-Cina
Previous Post

Estate 2020: come gli italiani dagli Stati Uniti potranno viaggiare in Italia

Next Post

“Make Techno Black Again”, la missione “stereomodernista” di DeForrest Brown Jr.

DELLO STESSO AUTORE

Rising Prices, Falling Confidence: The Growing Economic Divide in America

Rising Prices, Falling Confidence: The Growing Economic Divide in America

byNicola Corradi
Intervista a Lorenzo Galanti: “Per ICE gli USA 1° mercato per attività promozionali”

Intervista a Lorenzo Galanti: “Per ICE gli USA 1° mercato per attività promozionali”

byNicola Corradi

Latest News

L’Inter vince a Como 2-0 ma il sogno scudetto sfuma

L’Inter vince a Como 2-0 ma il sogno scudetto sfuma

byMarco Rosa
Roma, crocevia di pace: il dialogo sul nucleare tra Stati Uniti e Iran

Roma, crocevia di pace: il dialogo sul nucleare tra Stati Uniti e Iran

byCostantino Del Riccio

New York

Italian Tourist Kidnapped and Tortured in NY: Cryptocurrency Investor Arrested

Italian Tourist Kidnapped and Tortured in NY: Cryptocurrency Investor Arrested

byMaria Nelli
Turista italiano rapito e torturato a NY: arrestato un criptotrader

Turista italiano rapito e torturato a NY: arrestato un criptotrader

byMaria Nelli

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post
“Make Techno Black Again”, la missione “stereomodernista” di DeForrest Brown Jr.

"Make Techno Black Again”, la missione “stereomodernista” di DeForrest Brown Jr.

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?