Il presidente Barack Obama, durante una commovente cerimonia, ha inaugurato a Ground Zero il Museo dell'11 settembre, chiamandolo "un luogo sacro di guarigione e di speranza". Con lui, oltre alla First Lady Michelle, c’erano Bill e Hillary Clinton (mancavano i Bush), il sindaco Bill DeBlasio, gli ex sindaci Rudolph Giuliani e Michael Bloomberg, l’ex governatore dello Stato di New York George Pataki e quello attuale Andrew Cuomo, il governatore del New Jersey Chris Christie. Obama ha visitato il museo in cui sono esposti oggetti che appartenevano a chi ha perso la vita tra le macerie delle Torri Gemelle. "Qui raccontiamo la loro storia per far sì che le prossime generazioni non possano mai dimenticare", ha detto Obama in un discorso tenuto nella sala sotterranea, praticamente in quelle che erano le fondamenta delle Torri, al centro della quale ora si trova una colonna di dieci metri ricoperta con i nomi dei soccorritori morti per portare in salvo le persone rimaste sotto le macerie del World Trade Center. "E' un'esperienza profonda e commovente", ha aggiunto Obama davanti ai parenti delle vittime.
Il presidente ha parlato del "vero spirito dell'11 settembre: amore, compassione e sacrificio", e tra I tanti soccorritori-eroi morti quel terribile giorno, ha ricordato un giovane di 24 anni, Welles Crowther, morto dopo aver portato in salvo diverse persone: Per tanto tempo “non sapevano il suo nome e non sapevano da dove fosse arrivato, ma sapevano che la loro vita era stata salvata da un uomo con una bandana rossa" sul volto, ha ricordato Obama, parlando di tutti "quegli uomini e quelle donne in uniforme che andarono nell'inferno" per salvare vite.
Nel Memorial sono messi in mostra 12.500 oggetti recuperati tra le macerie del World Trade Center. Inoltre si possono ascoltare gli audio delle ultime telefonate dalle torri, e guardare la proiezione delle scene drammatiche di quel teribile attentato terroristico.
Durante la cerimonia, il presidente Obama ha ricordato, senza però mai pronunciarne il nome, l’uccisione di Osama bin Laden in Pakistan: "I nostri Seals hanno fatto si che giustizia fosse fatta", ha affermato, "niente ci può spezzare, nulla puo' cambiare quel che siamo: americani".
Il museo sarà aperto al pubblico il 21 maggio, mentre il 15 maggio è stato inaugurato dalle autorità con la sola partecipazione dei parenti delle vittime e dei soccorritori.