“Non credo che Edward Snowden sia un patriota”. Lo ha affermato il Presidente Barack Obama durante la conferenza stampa che ha tenuto oggi a Washington e in cui ha disegnato un futuro più garantista per la privacy dei cittadini sui programmi di spionaggio della NSA. Ma Obama, pur dicendo che Snowden non è un patriota, ha anche aggiunto: “Se è convinto di aver fatto la cosa giusta, come ogni americano può venire qui con un avvocato per difendersi in tribunale per rispondere delle imputazioni che sono state sollevate contro di lui”. Il presidente ha quindi ammesso davanti ai giornalisti: “Non c'è dubbio che la fuga di notizie ad opera di Snowden abbia provocato una revisione del programma di sorveglianza della NSA più rapida e più appassionata”. Eppure, ha insistito Obama, Snowden non è “un patriota", ma qualcuno su cui “pendono gravi accuse criminali”.
Durante la conferenza stampa, il presidente USA ha ammesso che “la riforma della sorveglianza elettronica è necessaria” aggiungendo di averlo lui già detto “prima del caso Snowden”. Per Obama, bisogna “evitare abusi nel controllo delle telefonate previsto dal Patriot Act” e far sì che la NSA renda “pubblico ciò che è possibile dei suoi programmi”. Per questo ci sarà una task force di esperti che dovranno redigere un rapporto entro la fine dell’anno sulle “innovazioni da portare”. Insomma la Casa Bianca vuole inviare il messaggio rassicurante che non “vuole spiare i cittadini” ma “creare un migliore equilibrio fra sicurezza e privacy” a differenza “di quanto avviene in Paesi dove ci criticano ma poi mettono in prigione chi esprime liberamente le proprie idee sul web”.
Ed ecco che quindi la conferenza stampa di Obama ha spostato l’obiettivo per criticare il presidente russo Vladimir Putin, accusato di usare una “retorica” da Guerra Fredda contro gli Stati Uniti portando a “disaccordi anche su Siria e diritti umani” . Obama ha cercato comunque di abbassare i toni dello scontro, quando ha detto di non avere “cattiva relazione personale con Putin… le nostre conversazioni sono spesso produttive e costruttive”. Ma il presidente attribuisce all'attuale leader del Cremlino una maggiore propensione alla “retorica anti-americana” rispetto al suo predecessore Dmitri Medvedev. Quindi per Obama “con la Russia è bene prendere una pausa e ricalibrare i nostri rapporti”, spiegando così la scelta di cancellare il faccia a faccia con Putin. “Spero che Putin scelga un nuovo approccio” ha detto Obama. Riguardo all’allarme terrorismo degli ultimi giorni, il presidente Obama ha detto: “E’ la conferma che Al Qaeda, pur in rotta, è in grado di portare ancora serie minacce”.