Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
May 14, 2013
in
Primo Piano
May 14, 2013
0

C’era una volta il giornalismo italiano

Toni De SantolibyToni De Santoli
Indro Montanelli negli anni Settanta con una copia del suo Giornale

Indro Montanelli negli anni Settanta con una copia del suo Giornale (Foto ripresa dal sito rinodistefano.com)

Time: 5 mins read

Molto è cambiato in Italia da una ventina di anni a questa parte. Molto è cambiato dalla scomparsa delle ideologie e dalla consegna della Nazione nelle mani dell’asse politica-affarismo. Bassa politica. Affarismo bieco, sissignori, bieco, avete letto bene. Le cose del resto vanno chiamate col loro nome. “Call a spade a spade”, dicono gli Inglesi.

Così, è cambiato “anche” il giornalismo italiano. Oddio, sono tuttora in circolazione giornalisti di alto valore, donne e uomini di notevole acume, di profonda curiosità intellettuale; preparati anche sul piano del linguaggio, sul piano quindi della lingua italiana, che è lingua complessa, difficile. E’ arduo diventarne veramente padroni. Ma i “pezzi” (gli articoli) di numerosi nostri colleghi scorrono, scorrono bene. Si “fanno” leggere. Insegnano qualcosa. Suonano l’allarme… Mettono in guardia. Tuttavia, è cambiato il clima. E’ mutato il rapporto giornalisti-editore; in tanti, troppi, casi, il rapporto giornale-lettori, il rapporto giornalismo televisivo-lettori. Vediamo di spiegarci nel modo più chiaro e più semplice possibile.

L’Editore oggigiorno dilaga. Ti fa sgobbare come si sgobbava su una triremi, e a fine mese ti “regala” 800 euro. E devi essergli perfino grato! L’Editore fa il bello e il cattivo tempo. L’Editore non ammette dissenso. Crede d’essere egli stesso “un bravo giornalista”. Invece, non lo è. Non può esserlo. E’ un uomo d’affari, un industriale, un “palazzinaro”, il quale magari ha difficoltà a collocare Bismarck nel preciso periodo storico di Bismarck e nulla sa del Sindacalismo nazionale italiano degli Anni Dieci, come nulla sa del rilancio dell’edilizia popolare attuato in Italia a partire dal 1948-1949 da Amintore Fanfani, già “gigante” della Democrazia Cristiana, Ministro nel Governo De Gasperi. In vari casi oggigiorno il “nostro” editore è colluso con la politica. La politica, la bassa politica, fa un favore a lui, lui fa un favore a lei. I giornalisti sono “pregati” di rigar dritto. Pena, essere messi alla porta in un battibaleno. In vari giornali era così anche 50-60 anni fa, ma in molti altri si suonava una musica ben diversa. Il Giornalista degli Anni Sessanta e Settanta per competenza, rigore, ampiezza culturale aveva raggiunto una posizione inattaccabile. Era sparito il giornalista individualista, s’era formata la “collettività” giornalistica. La quale poneva limiti all’azione dell’editore, all’azione del padrone. Il padrone dal canto suo accettava tutto questo di buon grado. Gli interessava vendere il più possibile ed era perciò ben felice di aver sul libro paga giornalisti che il proprio mestiere lo sapevano svolgere con maestria e sapevano quindi sollevare problemi morali, problemi sociali.

L’Editore – raccontava una ventina di anni fa Indro Montanelli, giornalista di razza – al giornale si faceva vedere “soltanto” una volta all’anno, alla vigilia di Natale, per raccattare i quattrini che gli spettavano. L’Editore capiva di doversi far vedere “una sola volta” all’anno. Capiva di non dover essere d’impaccio… Intanto, il suo giornale vendeva! Tutti contenti, quindi, da lui fino al redattore ordinario, fino al linotipista più anziano, e esigente. Da giovane feci l’apprendista alla “Nazione” di Firenze, nel periodo a cavallo degli Anni Sessanta e Settanta. Mi recavo ogni giorno nella redazione sport della “Nazione”, vigilia di Natale e Primo dell’Anno compresi. Proprietario del quotidiano fondato nel 1859 da Bettino Ricasoli, a quell’epoca era Attilio Monti, romagnolo, petroliere, padrone di zuccherifici, a suo tempo autista e prestanome di Ettore Muti, anch’egli romagnolo, asso dell’Aeronautica italiana, “fascista di ferro” fatto uccidere dai badogliani nell’agosto del 1943, nel suo villino a Fregene. Ebbene, nei miei cinque anni (1969-1974) trascorsi alla “Nazione”, al giornale Attilio Monti non lo vidi una sola volta. Né mai sentii dire che il Cavaliere del Lavoro fosse passato poco prima di lì. Certo che nel giugno del 1970 il Cavalier Monti pose il direttore del giornale, Enrico Mattei, nella condizione di dare le dimissioni. Mattei aveva dichiarato guerra, guerra “senza quartiere”, al Centrosinistra, e questo in una città, appunto, “rossa” come lo era la Firenze d’allora. Monti voleva vendere più copie possibile, i suoi giornalisti (quasi tutti schierati col Centrosinistra) gli dettero il prezioso aiuto che lui cercava. Amministrata dal vecchio, e sagace, Dr Formigli, “La Nazione” si trovava brillantemente in attivo, ma si sapeva che ci voleva ben poco per scendere “in rosso”. All’orizzonte già si profilava “la Repubblica” mentre “l’Unità” e “Paese Sera” raddoppiavano gli sforzi. La “guerra” si faceva difficile!

L’Editore d’una volta voleva al proprio servizio giornalisti la cui mente fosse sgombra da pensieri, preoccupazioni, ambasce. Ben sapeva che il giornalista ben pagato, e ben tutelato, rendeva, rendeva assai. Anziché impigrirsi, ci dava dentro con lena ancora maggiore. Era “Il Giornalista” (davvero in gamba) che scavava, non faceva che scavare, e spesso con risultati eccellenti. Ecco che le vendite aumentavano!

L’Editore d’una volta ci teneva che i suoi giornalisti in trasferta alloggiassero nei migliori alberghi, era “anche” una questione di prestigio! Arturo Michelini, Segretario nazionale del Movimento Sociale Italiano e perciò padrone del “Secolo d’Italia”, fino all’anno della sua morte, il 1969, la pensava anche lui allo stesso modo. A Venezia i suoi inviati alloggiavano al “Danieli”: a Firenze, al “Baglioni”.

La selezione era durissima. Per diventare “praticante”, e ottenere quindi un primo contratto in attesa d’essere ammesso all’Esame di Stato in base al quale venivi giudicato idoneo, o meno, all’investitura del titolo di “giornalista professionista”, già dovevi dimostrare di possedere la memoria di Pico della Mirandola, d’avere un bel po’ di pelo sul cuore (necessario per chiedere ai genitori del ragazzo morto un’ora prima in un incidente stradale una foto del figliolo scattata in tempi davvero felici!); d’essere fornito di un’intelligenza superiore alla media – e d’essere in grado di scrivere in meno di un’ora 60 righe “esemplari”. Soprattutto, dovevi presentarti come formidabile raccoglitore di notizie. Se risultava che non avevi le doti del “formidabile raccoglitore di notizie”, ricevevi il consiglio di trovarti un altro mestiere… Eri finito.

Oggi, notizie non se ne cercano più. Ci sono le agenzie di stampa. Ci sono i comunicati degli uffici-stampa. Oggi ci si appiattisce dinanzi al Potente che degna della propria presenza. Si cede alla tentazione di compiacere il Potente. L’antica “gavetta” è sparita. Specie alla tv c’imbattiamo in “ragazzotti” e “ragazzotte” che ci riferiscono (…) di riunioni governative o riunioni di partito, e di giorno in giorno il televisore ci presenta “anchor-men” o “anchor-women” sotto i 35 anni, o anche sotto i 30, vestite, vestiti a festa; “impostati”, “ingessati”, così pieni si sé, così compiaciuti che ti viene la nausea. La loro dizione è pessima. Il loro senso critico (quello dei Montanelli, dei Buzzati, dei Dall’Ongaro), inesistente. Sono campioni e campionesse della piaggeria, a noi sconosciuta (credete!) 40 o 50 anni fa. “Buon lavoro, Onorevole”! “Grazie, Senatore, per il tempo che ha voluto dedicarci”… “Tanti auguri, Direttore”! E via così. In questo “canovaccio” che rattrista, scoraggia, indigna. In questa “fiera” italiana alimentata da simpatie o da antipatie. In quest’Italia in cui oramai nessuno – salvo pochi, pochissimi spiriti – prende le difese dei poveri, degli emarginati. Degli “esodati”… Conta solo il riflettore. Conta il lustrino. Conta la “strepitosa” vacanza a Taormina, al Giglio, a Punta Ala. Conta il favore, sì, del Potente. Questa, la “gratificazione”.

Share on FacebookShare on Twitter
Toni De Santoli

Toni De Santoli

DELLO STESSO AUTORE

Attentati Parigi: l’antica liaison tra Francia e mondo arabo

byToni De Santoli

L’Italia che si adegua all'”inevitabil

byToni De Santoli

A PROPOSITO DI...

Previous Post

Quando Giulio Belzebù incontrava Micheluzzu, latitante a New York

Next Post

Idea d’Italia Altrove

DELLO STESSO AUTORE

L’ultimo, triste Sacco di Roma

byToni De Santoli

Il Rugby mondiale ancora una volta è All Blacks!

byToni De Santoli

Latest News

Il Pontefice e il fratello trumpiano: due mondi in collisione nella stessa famiglia

Il Pontefice e il fratello trumpiano: due mondi in collisione nella stessa famiglia

byZoe Andreoli

Trump vuole calmierare i prezzi dei farmaci e accoglie i sudafricani bianchi

byMaria Galeotti

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Cercasi Europa disperatamente

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?