Il candidato vicepresidente repubblicano James David Vance, meglio conosciuto come J. D., è nato il 2 agosto 1984 a Middletown, in Ohio. Il New York Times, in una breve biografia, lo descrive come una persona molto complessa in seguito al trauma giovanile affrontato con un padre manesco e abusivo e una madre tossicodipendente, cresciuto dai nonni materni a causa di circostanze familiari difficili.
Dopo la high school, Vance ha prestato servizio nel Corpo dei Marines e ha partecipato a una missione in Iraq, esperienza che lo ha segnato profondamente e ha influenzato il suo percorso personale e professionale. Concluso il servizio militare, ha frequentato l’Ohio State University e successivamente la Yale Law School.
Nel 2016, Vance ha pubblicato il suo libro più celebre, Hillbilly Elegy: A Memoir of a Family and Culture in Crisis. È una memoria cruda e potente della sua vita e dei problemi che affliggono la classe operaia bianca del centro Sud degli Stati Uniti. Ha ottenuto grande successo, divenendo un bestseller e attirando l’attenzione mediatica per il suo approccio diretto alla povertà, alla dipendenza e alla disillusione politica di molte persone della classe lavoratrice americana. Il libro è stato adattato in un film nel 2020, diretto da Ron Howard.
Dopo il successo del libro, Vance è stato coinvolto in varie attività di commentatore politico ed è diventato un sostenitore del populismo conservatore. Ha criticato sia il Partito Democratico che l’establishment del Partito Repubblicano, sostenendo che entrambi avessero trascurato le esigenze della classe lavoratrice.
È sposato dal 2014 con Usha Chilukuri, di origine indiana, attivista democratica che aveva incontrato mentre studiava alla Yale Law School
Nel 2021, ha annunciato la sua candidatura per il Senato degli Stati Uniti per lo Stato dell’Ohio e ha vinto le elezioni del 2022, diventando senatore e allineandosi con l’ala populista del Partito Repubblicano, assumendo posizioni conservatrici su economia e immigrazione e critiche verso le élite politiche e culturali. Inizialmente contrario a Donald Trump, Vance ha poi cambiato posizione, sostenendo l’ex presidente e adottando molte delle sue idee populiste.
Prima di entrare in politica, Vance ha lavorato come investitore in una società di venture capital, specializzandosi in investimenti tecnologici, pur essendosi espresso contro l’influenza delle grandi aziende tecnologiche e delle università d’élite, che secondo lui promuovono una cultura distante dai valori tradizionali americani.
Il candidato repubblicano sostiene una politica economica che si concentra sul rafforzamento delle opportunità di lavoro per la classe lavoratrice e sull’opposizione a quelle che considera influenze corporative eccessive. J.D. Vance è diventato un simbolo delle problematiche della classe lavoratrice bianca negli Stati Uniti, è molto legato alle radici della sua famiglia negli Appalachi e ha cercato spesso di portare l’attenzione sui problemi della regione, come la crisi degli oppioidi e le sfide economiche.