President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara
English Editor: Grace Russo Bullaro 

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
November 17, 2021
in
Politica
November 17, 2021
0

Condannato Jacob Chansley: 3 anni e 5 mesi di prigione per l’assalto al Congresso

La maggiore severità nei confronti di Chansley anche perchè disseminava disinformazione sulle elezioni; Biden intanto promuove il suo piano infrastrutture

Massimo JausbyMassimo Jaus
L’attacco al Congresso, il ruolo dei social e il passo falso del populismo

Jacob Chansley durante l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 (da Twitter)

Time: 4 mins read

Voleva essere notato più degli altri il 6 gennaio scorso quando prese parte all’assalto al Campidoglio. Ed è stato accontentato. Tre anni e 5 mesi di prigione per Jacob Chansley, lo sciamano cospirazionista di QAnon tra i primi ad attaccare Capitol Hill indossando sul petto nudo tatuato una pelle d’orso e un copricapo vichingo. Diventato famoso in tutto il mondo per il suo bizzarro costume è stata proprio la sua fama conquistata a spingere i procuratori a chiedere una sentenza esemplare. I suoi 41 mesi di prigione sono la pena più alta finora imposta per il tentativo insurrezionale per impedire la certificazione della vittoria di Joe Biden nelle elezioni presidenziali. Un altro degli insurrezionalisti, Scott Fairlamn, un ex lottatore Mma che ha ammesso di aver aggredito un poliziotto, è stato condannato giorni fa a 41 mesi di carcere sempre da parte del giudice Lamberth. Chansley però non era accusato di aggressione agli agenti o di distruzione di proprietà governativa. Prima di aderire alla setta complottista ha tentato una carriera d’attore con lo pseudonimo Jake Angeli. Era nel gruppo dei primi 30 rivoltosi che sono entrati nel Congresso, pattugliandone i corridoi, aizzando gli altri rivoltosi gridando oscenità su deputati e senatori e parlando di “opportunità” di liberarsi del governo dei traditori.

Jacob Chansley, l’attivista di Qanon conosciuto anche col nome di Jake Angeli (da https://www.flickr.com/photos/191776019@N08/50818536171/)

Per lui la pubblica accusa aveva richiesto di 51 mesi di detenzione. “Gli atti dell’imputato Chansely, ora diventato un criminale famoso, lo hanno reso il volto pubblico dell’assalto al Campidoglio” afferma il giudice Royce Lamberth rimbrottando l’avvocato difensore di Chansley scontento dalla severità della condanna.

La pubblica accusa ha giustificato la maggiore severità nei confronti di Chansley con il fatto che l’uomo nei mesi precedenti al tentativo insurrezionale è stato attivo nel disseminare disinformazione sulla vittoria elettorale di Joe Biden e sull’integrità delle elezioni. E durante l’assalto si è ripetutamente rifiutato di rispondere alle richieste dei poliziotti di ritirarsi.

“Nei giorni successivi non ha mostrato nessun pentimento – hanno detto ancora i procuratori – vantandosi con i media delle azioni dei rivoltosi che quel giorno hanno costretto i deputati a rifugiarsi nei bunker che le maschere anti gas”.

Chansley non era l’unico alla ricerca della visibilità attaccando o insultando le istituzioni. Alla Camera dei Rappresentanti il Congressman Paul Gosar è stato censurato per le sue vignette messe in rete e poi cancellate che mostravano due meme in cui veniva tagliata la testa alla congresswoman democratica Alexandria Ocasio Cortez mentre due spade fiammeggianti volano verso il volto di Biden. Il voto di censura era osteggiato dal leader della minoranza repubblicana, Kevin McCarthy, che ha ordinato ai suoi compagni di partito di respingere la misura punitiva. Difeso a spada tratta dal suo compagno di partito Matt Gaetz, che è sotto indagine per aver avuto rapporti sessuali con una minorenne, e da Marjorie Taylor Greene.  Solo due congressmen repubblicani, Liz Cheney e Adam Kinzinger hanno votato con i democratici. La mozione di censura è passata con 223 voti favorevoli e 207 contrari. Paul Gozar ora dovrà lasciare il suo posto alla Commissione Energia e risorse naturali. Minacce e violenze in un Congresso che le conseguenze delle minacce e delle violenze le ha provate direttamente nel tentativo di insurrezione del 6 gennaio e che invece di ammorbidire i toni, diventa sempre più polarizzato gestito dalla rabbia dall’ex presidente che usando i suoi fedelissimi intimidisce chi gli contesta la guida del partito. Donald Trump mercoledì mattina ha coperto di insulti il leader della minoranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, che per due volte lo ha salvato dall’impeachment, perché sta mediando con i democratici l’alzamento del tetto di spesa federale.

Liz Cheney

Martedì il Partito Repubblicano del Wyoming ha disconosciuto Liz Cheney, la Congresswoman repubblicana che non si presta alle bugie di Trump. La commissione centrale del Grand Old Party ha votato il suo secondo rimprovero formale alla figlia dell’ex vicepresidente Dick Cheney. Nel febbraio scorso la commissione aveva già votato a stragrande maggioranza una mozione di censura nei suoi confronti per aver votato in favore dell’impeachment dell’ex presidente Donald Trump dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio. Il portavoce della deputata, Jeremy Adler, ha detto che è “ridicolo” per chiunque pensare che lei non sia una “repubblicana conservatrice”. “E’ vincolata dal suo giuramento alla Costituzione. Purtroppo una parte della leadership Gop del Wyoming ha abbandonato quel principio fondamentale ed è diventata ostaggio delle bugie di un uomo pericoloso e irrazionale”, ha precisato. Ad ora sono già quattro gli avversari repubblicani che hanno intenzione di sfidare Cheney alle primarie per il seggio del Wyoming alla Camera.

President Joe Biden (Illustration by Antonella Martino)

In questa atmosfera avvelenata all’interno del partito repubblicano e di eterno confronto con l’opposizione Joe Biden è andato a Woodstock, New Hampshire, per promuovere il suo portentoso piano per le infrastrutture e continuare a promuovere quello del Welfare e dell’Ambiente che dovrebbe essere votato domani dalla Camera, in attesa del rapporto del Congressional Budget Office che sta controllando se ci siano i fondi per il pacchetto da 3 mila e 500 miliardi di dollari voluto dalla Casa Bianca. Nonostante l’importante successo per l’approvazione del piano sulle infrastrutture, che nessuno dei suoi recenti predecessori era riuscito a varare, la popolarità di Biden resta in ribasso. In un sondaggio effettuato da Politico/Morning Consult Poll viene messo in evidenza come il 50% degli americani ritenga che il presidente non sia in buona salute. Il 46% ritiene che non abbia le capacità mentali per fare il presidente, mentre il 48% lo ritiene capace di compiere il suo lavoro alla Casa Bianca. E in politica la percezione è più importante dell’essere. Un calo di fiducia un po’ per le sue decisioni, un po’ per l’inflazione, un po’ perché costantemente attaccato e ridicolizzato dai media legati a Trump, che nonostante i suoi insuccessi, continua con la sua martellante propaganda divisiva. E il partito Repubblicano non riesce a liberarsi da questa carica rabbiosa che non colpisce solo il partito democratico, ma gli Stati Uniti che ancora non sono usciti dalla crisi causata dalla pandemia.

Share on FacebookShare on Twitter
Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. E’ stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Sposato, 4 figli. Studia antropologia della musica alla Adelphi University. Massimo Jaus. Now retired. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga. Married, 4 children. Studies Anthropology of Music at Adelphi University.

DELLO STESSO AUTORE

Trump non risponde alle domande della procura e invoca il Quinto emendamento

Il direttore finanziario della Trump Organization ammette l’evasione fiscale

byMassimo Jaus
Primarie in Alaska e Wyoming: sconfitta la candidata anti-Trump Liz Cheney

Primarie in Alaska e Wyoming: sconfitta la candidata anti-Trump Liz Cheney

byMassimo Jaus

A PROPOSITO DI...

Tags: 6 gennaio 2021Jacob ChansleyJoe BidenLiz CheneyPaul Gosarpiano infrastrutture
Previous Post

Termina la fuga da New York: sono tornati 3/4 dei residenti persi per la pandemia

Next Post

Gli Stati Uniti temono l’inflazione e rilasciano le scorte di petrolio

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Media, Trump indagato dall’Fbi per spionaggio

Le beghe legali di Trump: dalla violazione dei segreti nucleari ai brogli del 2020

byMassimo Jaus
Assalto a Capitol Hill: oggi iniziano le udienze volute dal Congresso

L’FBI indaga Trump per spionaggio nucleare. Lui smentisce: “È una bufala”

byMassimo Jaus

Latest News

La cultura Made in Italy: imprenditoria, turismo, lingua e tradizioni

La cultura Made in Italy: imprenditoria, turismo, lingua e tradizioni

byVincenzo Odoguardi
Two “Last Generation” Climate Activists Glue Themselves to Vatican Statue

Two “Last Generation” Climate Activists Glue Themselves to Vatican Statue

byLa Voce di New York

New York

Rifiuti e ratti per sempre divisi: arrivano a New York i bidoni con il lucchetto

Rifiuti e ratti per sempre divisi: arrivano a New York i bidoni con il lucchetto

byMaria Sole Angeletti
È arrivato a New York il primo bus di migranti mandati dal Texas

New York, arrivato un altro bus di migranti dal Texas: rifugi in crisi

byPaolo Cordova

Italiany

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

byManuela Caracciolo
“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

byNicola Corradi
Next Post
Gli Stati Uniti temono l’inflazione e rilasciano le scorte di petrolio

Gli Stati Uniti temono l'inflazione e rilasciano le scorte di petrolio

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In