President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
November 12, 2021
in
Politica
November 12, 2021
0

Come fa la geopolitica a influenzare l’economia mondiale

I rapporti di forza tra i Paesi e le relazioni internazionali sono alla base delle scelte economiche che decidono la vita quotidiana dei cittadini del mondo,

Raffaele RomanobyRaffaele Romano
Come fa la geopolitica a influenzare l’economia mondiale

Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping - Ansa

Time: 4 mins read

Secondo il Csis, Center for Strategic and International Studies, alcune immagini satellitari dimostrerebbero che Pechino stia per varare una portaerei dell’unità Type 003 a livello tecnologico pari a quello statunitense e la conferma la si è avuta anche da un articolato e preciso raporto per il congresso a Washington del Dipartimento della Difesa. La guerra fredda del terzo millennio fra Cina e USA è condotta anche attraverso la pubblicizzazione delle ormai molte manovre militari nel Mar della Cina e non solo, ma anche come nazione che si propone al mondo come una riconosciuta superpotenza.

La dimostrazione la si è avuta allorchè ha consentito che fossero fotografati dal sistema dei satelliti americani le piattaforme dei nuovi silos per missili balistici, poi anche con le squadre di vecchi aerei convertiti in droni nelle basi più prossime allo stretto di Taiwan, infine le sagome delle navi Usa utilizzate come bersaglio per i test missilistici.

Anni fa per realizzare il progetto Maritime Silk Road Initiative, che consiste nella costruzione di una via di comunicazione commerciale tra l’Oriente e l’Occidente, la Cina ha avuto un assoluto bisogno di avere punti di attracco in Europa per i suoi tanti container. E fu per questo che la Cina puntò all’acquisto dei principali e strategici porti europei e, contemporaneamente, lo fece in Africa ed in Asia. Spesso per acquisire altre volte per entrare nella gestione di 10 scali commerciali sia marittimi che ferroviari nel solo Vecchio Continente vi ha investito qualcosa come 5 miliardi e 600 milioni di euro.

Maritime Silk Road Initiative – Wikimedia

Queste planetarie operazioni le ha realizzate attraverso la Cosco, China Ocean Shipping Company, società statale che da diversi anni ha avviato una vera e propria campagna acquisti dei porti di mezzo mondo, e la sorella: China Merchants Group International che gestisce ben 15 terminal in 8 Paesi europei. Il primo importante porto nel quale ha investito è stato quello di Anversa, in Belgio, nel 2004: Cosco spese ben 134 milioni di euro per avere il 25% della società. Ma le mire cinesi non si limitano all’acquisto di porti: si estendono anche all’acquisizione di società che gestiscono la navigazione commerciale.

È il caso della CMA CGM Group di Marsiglia della quale sempre la Cosco ha comprato il 49% delle azioni con un investimento pari a oltre 400 milioni di euro e quello spagnolo col 51% della Noatum Port, società che gestisce la rete commerciale interna del Paese iberico con scali portuali e ferroviari. Il poker d’assi Pechino lo calò nel 2008 con 4 miliardi e 300 milioni di euro allorchè rilevò la gestione del porto del Pireo per 35 anni e nel 2016, per completare l’opera, sempre la Cosco ha rilevato il 51% delle quote azionarie del porto greco con una clausola ad acquisire, entro il 2021, un altro 16% del pacchetto azionario. Passando all’Italia sempre la Cosco, nel 2016, ha comprato il 40% del porto di Vado Ligure per 53 milioni di euro, mentre la Qingdao port internationl Development di Hong Kong ne ha acquistato un altro 9,9% del nuovo terminal container di cui, per ora, 50,1% è nelle mani della danese Apm Terminals-Maersk.

La CMA CGM Christophe Colomb – wikimedia

Nello specifico italiano Pechino ha un dichiarato progetto quello di creare l’enfatica “Alleanza dei Cinque Porti” che coinvolga Fiume,  Venezia, Trieste, Ravenna e Capodistria. Quindi la Cina compra i porti europei perché il suo progetto a lungo termine, gestito in partnership con la Northern Adriatic Port Association, prevede la creazione di una via commerciale che congiunga i mercati orientali con le nazioni del centro Europa quali maggiori acquirenti di prodotti di Pechino. La rotta che coinvolge i porti adriatici italiani arriva nel Mediterraneo passando attraverso il Canale di Suez proseguendo verso i paesi mitteleuropei utilizzando la linea ferroviaria del San Gottardo. Lo squilibrio lo si è notato solo nel 2016 a Bruxelles quando si sono accorti che la Cina, in quell’anno, ha investito in Europa 35 miliardi di dollari contro i soli 8 dell’Europa.

Questa lenta ed inarrestabile “penetrazione economica” non ha trovato ostacoli, anzi, in Europa fior di leader si sono spesi per questa invasione finchè, uscito Trump di scena, gli Stati Uniti hanno ripreso a giocare a tutto campo tenendo gli occhi aperti su quanto sta accadendo nel Partito comunista cinese che sta preparando l’incoronazione di Xi Jinping quale presidente a vita della Repubblica popolare cinese per il 22° congresso del partito che si terrà nel 2022. Tutto ciò dovrebbe preoccupare il mondo, perché la conferma a vita di un leader autocratico in questo modo si appresterà a sfidare il dominio economico e militare degli USA e, di conseguenza, dell’intero occidente.

Xi Jinping – Ansa

Pochi giorni fa il Washington Post ha fatto sapere che il Pentagono l’anno scorso ha informato, con un rapporto, il Congresso che erano 200 le testate nucleari cinesi e che potrebbero diventare 700 entro il 2027 e addirittura 1.000 entro il 2030. L’intento è quello di affiancare USA e Russia come potenza nucleare strategica. Senza dimenticare i nuovi missili balistici intercontinentali, i razzi ipersonici e 3 nuovi campi missilistici, più i suoi 300 silos missilistici ed i100 missili mobili. L’obiettivo, molto verosimilmente, potrebbe essere quello di bloccare gli Stati Uniti nel caso di un conflitto “convenzionale” nel Mar Cinese meridionale per invadere Taiwan. D’altronde la cooperazione rafforzata negli ultimi tempi fra USA, India, Giappone e Australia dimostra che la Casa Bianca è già corsa ai ripari mentre l’Europa dorme e poche ore fa è venuto, secondo me, il riconoscimento ufficiale di grande potenza allorchè Usa e Cina si sono impegnate a cooperare sugli standard normativi, sulla transizione verso l’energia pulita, sulla decarbonizzazione, sulla progettazione verde e sull’utilizzo delle risorse rinnovabili scavalcando il Cop 26, Greta ed il mondo intero.

Share on FacebookShare on Twitter
Raffaele Romano

Raffaele Romano

Nato a Napoli dove ho studiato storia e filosofia sono un appassionato della cucina napoletana e ai fornelli mi difendo abbastanza bene. Dopo la laurea mi sono trasferito a vivere a Roma ed ho collaborato con varie riviste e giornali durante la mia lunga carriera: dal quotidiano economico finanziario Ore 12, all'Avanti, dall'Eco del Golfo alla rivista Events Karate. Ho scritto anche qualche libro e continuo a farlo.

DELLO STESSO AUTORE

Covid, Biden fa appello contro sentenza anti-migranti

Per superare la crisi Joe Biden deve imparare dal passato

byRaffaele Romano
Biden in crisi attende le misure della FED

Biden in crisi attende le misure della FED

byRaffaele Romano

A PROPOSITO DI...

Tags: CinaCOP26geopoliticaOpinioni & Pensierirelazioni internazionaliUSA
Previous Post

Addio a Giampiero Galeazzi: re delle telecronache Rai

Next Post

Mentre Biden conta su un calo dell’inflazione, il problema è quando

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

L’Alleanza europea di batterie e materie prime: spina sul fianco per la Russia?

Il “grande gioco” mondiale per sostituire il litio

byRaffaele Romano
Beirut au revoir: la “piccola New York” nel cuore del Libano

Beirut au revoir: la “piccola New York” nel cuore del Libano

byRaffaele Romano

Latest News

Le audizioni in Congresso contro Trump come una serie tv: ascolti record

Pat Cipollone convocato dalla Commissione che indaga sul 6 gennaio

byMassimo Jaus
Hudson Yards Boasts a New Art Gallery

Hudson Yards Boasts a New Art Gallery

byLa Voce di New York

New York

Hudson Yards Boasts a New Art Gallery

Hudson Yards Boasts a New Art Gallery

byLa Voce di New York
Per la prima volta i Comites sfilano a favore dei diritti LGBTIQ+

Per la prima volta i Comites sfilano a favore dei diritti LGBTIQ+

byClaudia Carbone, Riccardo Costa e Leide Porcu

Italiany

Con il falso Made in Italy gli Usa vogliono invadere il mercato europeo

Con il falso Made in Italy gli Usa vogliono invadere il mercato europeo

byLa Voce di New York
Lo staff di In Scena!

In Scena! Sipario sul festival del teatro italiano a New York che reagisce alla pandemia

byManuela Caracciolo
Next Post
Mentre Biden conta su un calo dell’inflazione, il problema è quando

Mentre Biden conta su un calo dell'inflazione, il problema è quando

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In