Era il 7 Ottobre del 2003 quando la California scelse come suo trentottesimo governatore il “terminator” Arnold Schwarzenegger. Fu la seconda volta nella storia degli Stati Uniti che venne applicata con successo la prerogativa del “recall”: cioè quel privilegio garantito agli elettori di alcuni stati di “richiamare” il proprio governatore, costringendolo a nuove elezioni. All’epoca, il governatore richiamato che cedette il posto ad Arnold Schwarzenegger fu il democratico Gray Davis. Oggi, la stessa sorte potrebbe spettare al suo collega Gavin Newsom.

Il democratico Newsom è sotto pressione per il modo in cui ha gestito la pandemia, serrando i luoghi di culto e limitando l’apertura delle attività non essenziali. Nonostante le misure restrittive, la California rimane uno degli stati più colpiti dal covid, con oltre 15 mila nuovi casi registrati ogni giorno. Come se non bastasse, nel 2020 la California è stata vittima di terribili incendi che hanno distrutto oltre 4 milioni d’acri di terra, più del 4% della superficie totale dello stato. Newsom è accusato di non aver agito tempestivamente per disinnescare i fuochi e di non aver adottato misure preventive per evitare il disastro. A peggiorare la situazione già drammatica, ci sono i dati relativi all’emigrazione in uscita dalla California. Secondo un report dell’associazione North American Moving Services, nel 2020 tre delle cinque città con più emigrazione in uscita degli Stati Uniti si trovano in California. La tassazione elevata, il crimine rampante, e la possibilità di lavorare da remoto stanno spingendo aziende ed imprenditori dal calibro di Elon Musk ad abbandonare il Golden State.

Le firme necessarie per innescare un richiamo del governatore sono 1,5 milioni. I repubblicani californiani che stanno guidando questa iniziativa hanno annunciato Giovedì scorso di aver già superato la soglia di 1,3 milioni di firme. La scadenza per raccogliere tutte le firme necessarie è il prossimo 17 Marzo. Tutti i dati sembrano indicare che l’iniziativa andrà in porto e dunque si terranno nuove elezioni in California entro la fine dell’anno. Un nuovo studio del Berkeley Institute of Governmental Studies ha scoperto che Newsom detiene un grado di approvazione pari al 46%; un declino significativo dal 64% rilevato lo scorso Settembre. Dati che fanno tremare i polsi ai democratici, i quali potrebbero decidere di mollare Newsom e riunirsi dietro una figura più credibile, che possa evitare lo spauracchio di una California nuovamente repubblicana dopo ben 10 anni.
A destra sorgono i nomi di John Cox, imprenditore che ha perso contro Newsom nel 2018, e Kevin Faulconer, ex sindaco di San Diego che dice di aver già raccolto $1 milione di dollari per la campagna elettorale. In queste ore circola anche il nome di Mike Cernovich, famoso provocatore e cospirazionista della compagine Trumpiana. Cernovich è registrato come indipendente ma potrebbe rubare voti ai Repubblicani moderati se decidesse di correre.
C’è da sottolineare però, come l’ex Presidente degli Stati Uniti sia profondamente impopolare in California. Nell’elezione appena conclusa, Trump ha perso lo stato con un distacco di ben 29 punti percentuali da Joe Biden. Qualsiasi aspirante governatore che sia simpatizzante di Donald dovrà fare i conti con questi numeri glaciali. Tuttavia, l’incertezza di un’elezione speciale inaspettata, fa si che nomi improbabili si palesino nello scenario politico californiano, e anche un Cernovich qualunque può diventare una mina vagante per Newsom e altri aspiranti governatori moderati.