Una settimana dopo aver criticato pubblicamente l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e aver minacciato di tagliare i finanziamenti all’organizzazione per aver inadeguatamente gestito la pandemia di Covid-19, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha portato a termine il suo avvertimento.
Il 14 aprile, Trump ha annunciato che avrebbe trattenuto i finanziamenti all’OMS in attesa di una revisione della durata “dai 60 ai 90 giorni” il cui scopo è di investigare la risposta dell’organizzazione alla pandemia globale di coronavirus e la sua presunta propensione verso la Cina. La revisione indagherà, in particolare, il “ruolo [dell’Agenzia delle Nazioni Unite per la sanità] nella cattiva gestione e nella copertura della diffusione del coronavirus. Tutti sanno cosa sta succedendo lì.” Gli Stati Uniti sono i maggiori contribuenti all’organizzazione; questi fondi rappresentano circa il 22% del suo intero budget.
Tuttavia, la risposta di Trump al coronavirus è stata fortemente criticata dai principali canali media per essere stata tardiva, inadeguata e caotica. Il presidente degli USA non ha riconosciuto la gravità della pandemia globale fino a metà marzo. Per mesi, Trump ha minimizzato la situazione, ha paragonato il nuovo coronavirus all’influenza comune, e ha affermato di avere la situazione “totalmente sotto controllo”. L’11 marzo ha annunciato: “Penso che ne usciremo molto bene”. Quindi non sorprende che molti ora vedano la rappresaglia di Trump contro le Nazioni Unite come un modo per distrarre il pubblico dalla propria negligenza.
Il giorno stesso dell’annuncio di Trump, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha commentato che questo dovrebbe essere un momento di unità nella battaglia globale contro il Covid-19, e non ”il momento di ridurre le risorse per le operazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità o qualsiasi altra organizzazione umanitaria nella lotta contro il virus”. Guterres ha poi aggiunto: “Sono convinto che l’Organizzazione mondiale della sanità debba essere sostenuta, in quanto è assolutamente fondamentale per gli sforzi mondiali per vincere la guerra contro il Covid-19”. L’organizzazione ha infatti guidato e coordinato gli sforzi globali per fermare la crisi: dal 31 dicembre 2019, l’agenzia ha lavorato senza sosta per analizzare dati, fornire consulenza, coordinarsi con partner e aiutare i paesi a prepararsi per l’epidemia.
Mentre l’indagine di Trump è in corso, l’OMS sta esaminando l’impatto che la mancanza di fondi dagli Stati Uniti avrebbe sulle sue operazioni. L’agenzia ha iniziato a lavorare per sviluppare un piano per colmare eventuali lacune finanziarie al fine di garantire che le sue attività possano continuare senza interruzioni. “Ci rammarichiamo per la decisione del presidente degli Stati Uniti di sospendere i finanziamenti all’Organizzazione mondiale della sanità”, ha dichiarato il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus. Inoltre, Tedros ha sottolineato l’impegno dell’Organizzazione non solo a servire le persone in tutto il mondo, ma anche a rendere conto dell’uso delle sue risorse.
Per quanto riguarda le misure adottate dall’OMS per fermare la pandemia, Guterres ha osservato che data la natura senza precedenti di COVID-19, “è possibile che gli stessi fatti abbiano avuto intepretazioni diverse da entità diverse. Una volta che abbiamo finalmente voltato la pagina di questa epidemia, ci deve essere un tempo per guardarsi indietro per capire come è emersa una tale malattia e come la sua devastazione si sia diffusa così rapidamente in tutto il mondo”. Guterres ha riconosciuto che gli insegnamenti tratti dalla risposta dell’OMS alla pandemia saranno essenziali per affrontare efficacemente sfide simili in futuro. “Ma ora non è quel momento”, ha concluso il leader delle Nazioni Unite.
Ribadendo poi il suo messaggio di unità, Guterres, in un messaggio video contro la disinformazione al tempo del coronavirus, ha affermato: “Questo è un momento per scienza e solidarietà”. C’è una grande quantità di disinformazione, consigli dannosi per la salute e soluzioni fuorvianti che circolano su Internet che risultano “un veleno che sta mettendo a rischio ancora più vite”. “Insieme, respingiamo le falsità e le sciocchezze là fuori”, sottolinea Guterres. In questo modo, le nostre comunità saranno abbastanza forti da sconfiggere il COVID-19.