Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
News
April 18, 2016
in
News
April 18, 2016
0

Il post Obama a Cuba e la danza del cigno della gerontocrazia castrista

La vecchia guardia cubana sempre più attaccata al potere nonostante il castrismo sia ormai spacciato

Marcella SmocovichbyMarcella Smocovich
Cuba

Barack Obama con Raul Castro durante la recente visita del presidente americano a Cuba

Time: 7 mins read

Il Partito Comunista cubano, unico riconosciuto legalmente sta celebrando il VII congresso dopo la normalizzazione dei rapporti con gli Stati Uniti. Ma dovrà decidere anche il cambio generazionale.  La riunione del Comitato Centrale composto prevalentemente da vecchi rivoluzionari, militari fedelissimi in tutto mille persone: quelle che comandano a Cuba. Era il 16 aprile del 1961 quando Fidel proclamò il carattere socialista della sua rivoluzione.  A questo congresso stanno partecipando tanti parenti di questa famiglia di faraoni che sono i Castro. Una riunione importante perché arriva dopo la visita di Obama a Cuba.

E’ l’ XI riunione Generale del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba in oltre 55 anni dalla dichiarazione del carattere socialista del governo dell’isola. Un partito unico perché è vietata qualsiasi associazione che si riunisce per decidere come continuare a “perfezionare” il modello economico e sociale dell’isola ed eleggerà i membri del Comitato Centrale. Cioè coloro che governeranno dopo Raùl Castro che ha confermato durante il suo intervento che lascerà il potere nel 2018. Fidel Castro vi  partecipa su una sedia a rotelle, già che non cammina quasi più,  mentre nel paese sono già partiti gli appelli per partecipare alla sfilata del 1 maggio prossimo con cui si festeggeranno 90 anni del Leader Maximo. Un primo maggio che diventerà un compleanno mentre per anni è stato solo una sfilata davanti all’ufficio consolare americano per gridare slogan e consegne contro gli USA. Fidel, che ormai per molti è solo una figura decorativa mentre altri ne ascoltano ancora i suoi veti e le sue interferenze nelle decisioni importanti, dirà la sua solo sul Granma, l’unico quotidiano del paese, come ha fatto dopo la visita di Obama stigmatizzando il nuovo corso della storia. Anche se come dichiara  il vecchio capo di gabinetto,  di Raùl Castro, Alcibìades Hidalgo, Fidel ormai riceve i politici nella sua casa di Punto Zero solo perché è solo un oggetto da turismo politico, i cubani lo amano, ma non lo ascoltano più. Anzi ridono di lui.

Al Congresso partecipa anche tutto il Burò Politico cubano, la massima autorità politica e ideologica dello Stato che è composta da 14 membri: nove militari che fanno parte del potere reale (non dimentichiamo che controllano tutta l’agricoltura, il turismo e l’economia generale) e cinque civili. Tutti puntano il dito su Alejandro Castro Espin, unico figlio maschio di Raul che da anni riceve istruzioni e incarichi direttamente da Fidel Castro. Ma anche su  Miguel Diaz Canel,  generale, vicepresidente di 55 anni che potrebbe succedere a Raul come presidente del Consiglio di Stato dal 2018, data in cui ha promesso di ritirarsi.

Castro Guevara
Raul Castro (a sin.) nel giugno del 1958 con Ernesto “Che” Guevara (Ph. AP/Andrew St. George)

Raùl,  è primo segretario del PCC,  presidente del Consiglio di Stato e di Governo ed è stato per tutta la vita a capo delle forze armate prima di sostituire il fratello al potere. Si fida solo dei vecchi compagni d’armi e dei familiari. A capo della scorta ha messo il nipote Raúl Guillermo Rodríguez Castro (famoso per la gaffe al protocollo in Francia che costrinse anche il presidente francese Hollande a cacciarlo dalla scena), sua figlia Mariela è deputato,  e sono numerosi gli ottuagenari rivoluzionari di cui si circonda. Ma solo i fedelissimi sono la vera entourage che comanda. Una classe politica di circa 350 deputati e oltre mille militari che rappresentano lo zoccolo duro contro le riforme. Che controlla l’economia e l’agricoltura. Una giunta quasi tutta militare invisibile  di cui fanno parte due  livelli: in alto i Castro, fratelli, familiari, figli, alcuni dei quali impegnati in politica, (altri solo preoccupati di godersi la vita e l’isola di cui sono padroni); poi ci sono i big come Ventura Machado, Carlos Fernandez Gondin, il ministro degli Interni con i vice Julio Cesar Gandarilla; Leopoldo Frias, ministro della Difesa e il suo vice Alvaro Lopez Miera; Marino Murillo vicepresidente che decide anche l’economia del paese;  e per le decisioni politiche e il controllo Esteban Iazo presidente dell’Assemblea e il suo cancellerie Bruno Rodriguez. Tra loro anche Ramiro Valdez vecchio comandante  84 anni, promosso da Raùl a superministro. Oggi il secondo posto è in mano di Josè Ramon Machado Ventura, di 85 anni e intimo amico di Raul Castro dai tempi della Rivoluzione, che dovrebbe dimettersi per ragioni di salute.  Ramon è stato comandante di Che Guevara ed ha partecipato all’assalto fallito della caserma Moncada. Tutti vecchi, vecchissimi la cui popolazione per il 60% ha meno di 50 anni.

Raùl Castro, che ha aperto i lavori con un discorso di oltre due ore, ha annunciato riforme costituzionali con referendum; limite di età a 60 anni per i futuri incarichi di governo. Ha raccontato aneddoti dell’incontro con Obama di come all’accusa di mancanza dei diritti umani e di voto a Cuba abbia risposto che lo stesso succede in Usa dove un partito è al potere e un altro all’opposizione. Ha detto che  non si fida della tattica di Obama che ritiene solo un cambio di metodo per portare Cuba al capitalismo. “Cuba resterà socialista – ha aggiunto- anche se sono necessarie alcune riforme: tra le altre l’abolizione della doppia moneta”. Oggi a Cuba ci sono due forme di pagamento: i pesos national e i cuc. Con un pesos che vale 26 volte il cuc (l’equivalente di un dollaro) , con cui sono pagati i cubani si possono comprare solo frutta e riso, mentre gli stranieri sono obbligati a pagare in cuc. Raùl ha detto anche che i “cuentapropista”, che lavorano per conto proprio, non sono anti-socialista, ma ha ribadito che il resto dell’economia deve rimanere statale. Lasciando così i militari nei posti strategici redditizi come turismo e agricoltura.

Ma sarà dietro le quinte che pian piano si capiranno i cambiamenti.  Non si aspettano grandi annunci economici o di diritti umani, ma quello che si aspettano tutti sono i nomi dei vice di questa gerontocrazia comandata dai fratelli Castro.  In pochi credono che lo scettro non sarà consegnato ad un Castro. Questo congresso forse svelerà chi sarà il primo e secondo segretario del Partito Unico. Una figura che ha sempre ricoperto Fidel è che nella sostanza decide tutto, già che la Costituzione cubana recita: Dentro il Socialismo tutto, fuori dal socialismo nulla.  Ma il viaggio di Obama nonostante i proclami costringe la nomenclatura a prendere decisioni importanti.

Obama cubani
20 Marzo, 2016: Barack Obama viene accolto dai cubani girando per L’Avana. (Ph. White House/Pete Souza)

Obama ha saputo parlare al popolo cubano: ha dialogato con un comico in televisione, ha chiacchierato con tutti facendo il simpatico, l’estroverso.  Si potrebbe dire che ha fatto il “cubano”.  Come sono i cubani della strada che rendono leggero qualsiasi discorso anche serissimo. Si è portato dietro la suocera, moglie e figli come in una gita, dimostrando l’importanza della famiglia. Ha parlato direttamente al popolo cubano del proprio futuro e dei cambiamenti che devono esserci. Inoltre è nero. I neri a Cuba nonostante i proclami fidelisti sono discriminati, nessuno di loro è al  governo. E dei 10 milioni di cubani pochi possono dire di essere di sola razza bianca, (nel 1700 entravano a Cuba 93 negri d’Africa a 7 bianchi spagnoli). Obama è piaciuto ai cubani e in poche ore ha cancellato tutti i rancori che Fidel ha fomentato per mezzo secolo. I cubani hanno capito che gli USA non sono un nemico, ma solo un territorio che accoglie gli esuli delle loro famiglie.   Dietro di lui sono arrivati le macchine agricole: a Cuba si ara con l’aratro e i cavalli. Con lui sono arrivati il riso, i polli e tutti quei cibi di base che ormai mancano spesso sulla tavola dei cubani. E sono arrivati i turisti americani: che riempiono gli alberghi e le pensioni e le casas particulares portando dollari e mance. Hanno smosso l’economia. Obama ha parlato di futuro. I Castro hanno parlato sempre e solo del passato.

La nomenclatura castrista cerca di tenere sotto controllo soprattutto l’economia cubana per non creare troppe disparità, ma ormai nell’isola si è capito che lavorando per “cuenta propria” si guadagna. E nonostante le restrizioni i cubani vanno avanti e cercano vie d’uscite economiche dalla miseria del lavoro di Stato che paga salari da 15 dollari al mese anche ai medici.  Badate bene riscuotendo mille dollari a lavoratore dalle imprese straniere. Una sorta di schiavitù salariale da servi della gleba.  Dunque come Obama aveva previsto, il rischio è che il governo castrista a Cuba imploda per miseria, difficoltà ed ingiustizie sociali. Non tanto per mancanza di libertà. A soffrire di questo sono solo i dissidenti. E anche se la nomenclatura cubana difende con le unghie e con i denti i propri privilegi, che vanno da ospedali dove si possono curare solo loro e gli stranieri che pagano in valuta, case principesche lasciate dagli esuli occupate e ristrutturare gratis, auto moderne, viaggi, soldi e addirittura un circuito di macellerie che consegnano a casa, solo a loro e a Fidel la carne di manzo, proibita ai cubani che devono accontentarsi di quella di maiale. I tempi dovranno cambiare. Per tutti. Anche se la Costituzione stabilisce che il partito è la forza superiore dello Stato,  militari e Burò Politico del Partito Comunista Cubano sono potenti. Ma ora dovranno prepararsi ad un futuro meno tranquillo. Tutto questo non può durare.

I cambiamenti non saranno plateali né repentini, ma ci saranno. Soprattutto in economia. Oggi Cuba ha un’agricoltura di sopravvivenza, una medicina che non cura nessuno per mancanza di medicinali, una scuola allo sbaraglio. Nessuna studia più perché tutti vogliono diventare ballerini, musicisti e andarsene dal paese. Poi c’è il malcontento degli anziani, che proprio perché fuori da tutti i circuiti turistici sono alla fame. I cubani potrebbero ribellarsi davvero. E dopo 50 anni di guardie, consegne slogan etc. potrebbero mangiarsi i padri rivoluzionari. E gli artefici di questo disastro lo sanno perfettamente. In ogni caso ci penserà la natura. Quanto possono durare ancora governanti di 90 anni?


Marcella SmocovichMarcella Smocovich, ispanista, viaggiatrice e appassionata lettrice. Ha lavorato 15 anni con lo scrittore Leonardo Sciascia con cui ha imparato a leggere; 35 anni al Messaggero come giornalista professionista. Ha collaborato a El Pais, El Mundo di Spagna, alla CBS di New York . E’ stata vice direttore del mensile Cina in Italia. Viaggia frequentemente a Cuba, su cui ha scritto due libri, un’opera teatrale e moltissimi articoli. Vive tra Tunisi, New York, Roma e La Habana. E’ laureata a Salamanca e a Chieti.

Share on FacebookShare on Twitter
Marcella Smocovich

Marcella Smocovich

DELLO STESSO AUTORE

La “Cuba libre” di Trump: meno turisti USA, stop al business con i castristi

La “Cuba libre” di Trump: meno turisti USA, stop al business con i castristi

byMarcella Smocovich
cuba havana

L’ultimo regalo di Obama a Castro: cubani all’asciutto e senza USA

byMarcella Smocovich

A PROPOSITO DI...

Tags: castrismoCubaFidel CastroRaul Castro
Previous Post

Ambiente: Le tecnologie Italiane salveranno il pianeta?

Next Post

Quel crimine umano arrivò appena in tempo?

DELLO STESSO AUTORE

Fidel Castro

Fidel Castro Ruz è morto. Y ahora que?

byMarcella Smocovich
Cuba

Il post Obama a Cuba e la danza del cigno della gerontocrazia castrista

byMarcella Smocovich

Latest News

Eric Adams Hypes Cryptocurrencies Ahead of Gracie Mansion Summit Next Week

Eric Adams Hypes Cryptocurrencies Ahead of Gracie Mansion Summit Next Week

byDavid Mazzucchi
Hamas annuncia il rilascio di Edan Alexander, l’unico israelo-americano vivo

Edan Alexander Reunites with Family, Before Meeting with Trump in Doha

byFederica Farina

New York

Sean Combs / Ansa

Al via il processo contro Diddy Combs, la difesa: “Sono solo violenze domestiche”

byFederica Farina
Gen Z is “Trashing” the Big Apple, According to New Study

Gen Z is “Trashing” the Big Apple, According to New Study

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
giappone nucleare

Quel crimine umano arrivò appena in tempo?

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?