Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
News
February 24, 2016
in
News
February 24, 2016
0

Io so che tu sai che Barack sa che Silvio e poi Matteo…

Gli Stati Uniti spiavano Berlusconi e il governo italiano. Ma davvero?

Valter VecelliobyValter Vecellio
servizi segreti

8 luglio 2009: Barack Obama e Silvio Berlusconi al vertice G8 dell'Aquila (Ph. Vittorio Zunino Celotto - Getty Image)

Time: 5 mins read

Il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi assicura che saranno chieste informazioni in tutte le sedi, anche con passi formali, per quel che riguarda il “caso” delle intercettazioni di cui sarebbe stato fatto oggetto Silvio Berlusconi da parte dei servizi segreti statunitensi, quand’era presidente del Consiglio. Chiedere informazioni. Renzi e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni le chiederanno con virile fermezza. Una patata davvero bollente, quella nelle mani di Barack Obama e del segretario di Stato John Kerry. Perché Renzi non ci pensa due volte a “rottamarti”…

Chissà perché, ma per quanti sforzi faccia non riesco a scaldarmi (e tantomeno a indignarmi) per il fatto che i servizi segreti americani abbiano spiato Berlusconi quand’era capo del Governo. Lo avranno “attenzionato” anche prima; e magari anche dopo; e anche il suo predecessore, e il suo successore… Ecco: ci si può chiedere se e quanto siano costate queste spiate; e che sugo abbia portato spiare Berlusconi, Napolitano, Monti, Letta, Renzi, Mattarella… ma al di là dell’inutilità (un sospetto che è una quasi certezza) dell’operazione, di grazia: cosa dovrebbe fare un servizio segreto? Solo gli Stati Uniti spiano, hanno spiato, spieranno Berlusconi e Renzi, Napolitano e Mattarella, e chiunque altro abbia un potere istituzionale o reale? Qualcuno può credere che riservino una speciale attenzione, un riguardo particolare agli italiani? E’ immaginabile che spiino, abbiano spiato e continueranno a spiare anche altri leader, altri politici, altri personaggi di potere.

Berlusconi probabilmente è stato meglio spiato dalla CIA (e anche dagli eredi del KGB), che dai servizi italiani, ma è questione “tecnica”, di mezzi, di know how; se la CIA (o il KGB), o i loro equivalenti, sono quello che dovrebbero essere, spieranno e avranno spiato anche i loro uomini di potere. Da sempre i servizi segreti raccolgono informazioni, le catalogano, confezionano dossier. Poi è da vedere come queste informazioni vengono usate. Se dobbiamo valutare i tanti flop conseguiti, si è tentati di credere che di tutta quella massa di informazioni ne sappiano che uso farne. Ma mettiamo in conto che nel loro calcolato cinismo i servizi deliberatamente fabbrichino anche dei flop, proprio per farci credere che non sono onnipotenti, onnipresenti; mentre al contrario lo sono; pensate: deliberatamente fare bene un errore, proprio perché attraverso l’errore si possa dubitare che si sanno fare bene le cose: una raffinatezza perfida; o, se si vuole, una perfidia raffinatissima.

Ma torniamo alle informazioni raccolte e al loro possibile utilizzo: il modo migliore di farlo, da sempre, è non farne uso: di modo che X sappia che Y sa che X sa. “Gioco” che vale fino a quando si osserva la regola di base: non svelare gli assi che si hanno in mano. Perché appena viene pronunciata, per una qualsiasi ragione, la parola “Vedo”, ecco che il ricatto finisce. Nel caso specifico: ora tutto il mondo sa che i servizi americani (e certamente non solo quelli americani) conoscono vizi, segreti, debolezze di Berlusconi. Per paradosso, proprio ora Berlusconi non è più ricattabile.

E per quel che riguarda chi per mestiere ha la pena di spiare Berlusconi: non si può che provare, nei loro confronti, un sentimento che spazia tra l’allegrezza e lo scetticismo: poveretti, per settimane, mesi, costretti ad ascoltare i nastri con le conversazioni di Berlusconi, a visionarne i filmati: le barzellette recitate a ripetizione; le “cene eleganti” con ragazzotte raccattate qua e là; il pio-pio e il bla-bla con Renato Brunetta, Angelino Alfano, Umberto Bossi, Ignazio La Russa…tutta quella corte dei miracoli che per anni circondava (e ancora circonda) Berlusconi… le Marie Rosarie Rossi, le Deborah Bergamini, i Giovanni Toti, le Daniele Santanché, i Dudù e le Dudine…mamma mia, devono essere ben pagati, questi spioni che per giorni e giorni si devono sorbire queste intercettazioni, queste “sorveglianze”. Davvero un lavoro “sporco”. Beninteso: lo stesso discorso vale per chi attualmente sgoverna l’Italia: ma immaginateli nel loro privato i Renzi, le Marie Elene Boschi, e tutti gli altri del “giglio toscano”. Poveri 007: oltre che la licenza di uccidere, bisogna rilasciar loro anche la licenza di suicidio.

Va bene, basta scherzare. Diciamo allora che i servizi segreti, quelli che spiano Berlusconi e tutti gli altri, ricordano quello “scherzo” che Gilbert Keith Chesterton si concede in quello che diventa poi uno dei suoi libri più famosi, L’uomo che fu giovedì. Il racconto ruota attorno a una società segreta di anarchici: una cospirazione che fa capo alla misteriosa figura di “Domenica”; più si procede nella lettura, e più  certezze vengono messe in dubbio, ogni affermazione è smentita dalla successiva, ogni personaggio si rivela multiforme, diverso da quello che appare: verità e menzogna si fondono, si inseguono e si smarriscono; alla fine si prova un senso di vertigine, ci si perde come immersi in un gigantesco labirinto: falso e vero sono un tutt’uno, inscindibile, irriconoscibile; un grottesco e un assurdo che il lettore accorto presto comprende essere metafora del nostro pane quotidiano… In quella società segreta ognuno è convinto di essere un “infiltrato”, e dunque tutti lo sono; di conseguenza nessuno lo è. Qui è l’essenza di questa divagazione: ognuno spia, tutti spiano, spiare è inutile.

Sarebbe prova di grande saggezza fare tabula rasa dei servizi segreti. Non rinnovarli, ristrutturarli, meglio governarli o rifondarli, ogni volta vediamo cosa ne viene fuori. E’ inevitabile: è la somma di un “vecchio” con un “nuovo” ogni volta più “vecchio” del “vecchio” precedente. Leonardo Sciascia una volta propose di provare a farne a meno per un paio d’anni, con una motivazione di stringente logica: “Non succederà nulla rispetto alla sicurezza esterna del Paese (se nulla succederà per la sicurezza del mondo); e in quanto alla sicurezza interna, nulla accadrà di più grave di quel che accade. E forse, chissà, qualcosa di meno, e di meno grave”.

Immaginiamolo l’ambasciatore americano convocato d’urgenza da Renzi e dal Governo italiano che chiedono spiegazione di quel che accade ed è accaduto. Pazientemente ascolta le doglianze di rito, ripeterà stancamente il discorsetto confezionato da qualche funzionario di Washington, allargherà le braccia, assicurerà che comunque si è sempre amici; alla fine un caffé, un pasticcino, venga a trovarmi con la famiglia in Toscana, venga a trovarmi con la famiglia nel Maine, e alla prossima…

Burocratico e asettico il portavoce del Dipartimento di Stato americano Mark Toner racconta le cose come stanno: “Non conduciamo alcuna attività di sorveglianza di intelligence a meno che non vi sia una specifica e valida ragione di sicurezza nazionale. E ciò si applica a cittadini ordinari come a leader mondiali. Il presidente è stato chiaro sul fatto che, a meno che non vi sia uno stringente motivo di sicurezza nazionale, non monitoreremo le comunicazioni di capi di Stato e di governo dei nostri amici e alleati. Gli Stati Uniti e l’Italia godono di una lunga amicizia basata sui nostri valori condivisi e su una storia di cooperazione nel portare avanti interessi comuni in tutto il globo. In quanto alleati e partner, continueremo a lavorare a stretto contatto con l’Italia per proteggere la sicurezza collettiva dei nostri due Paesi e dei nostri cittadini”.

Traduciamo? Spiamo; spiamo ogni volta che ci sono ragioni legate alla sicurezza nazionale; spiamo per poter stabilire se vi sono ragioni legate alla sicurezza nazionale, e per poterlo stabilire dobbiamo spiare. L’abbiamo fatto, lo facciamo, continueremo a farlo. Non vi piace? Fatevene una ragione, così fan tutti. Noi sappiamo che voi sapete che noi sappiamo che voi lo sapete…

A questo punto non è più paradossale: l’unica cosa ragionevole da fare è sciogliere i servizi segreti. Ovviamente non se ne farà nulla.

Share on FacebookShare on Twitter
Valter Vecellio

Valter Vecellio

Nato a Tripoli di Libia, di cui ho vago ricordo e nessun rimpianto, da sempre ho voluto cercare storie e sono stato fortunato: da quarant'anni mi pagano per incontrare persone, ascoltarle, raccontare quello che vedo e imparo. Doppiamente fortunato: in Rai (sono vice-caporedattore Tg2) e sui giornali, ho sempre detto e scritto quello che volevo dire e scrivere. Di molte cose sono orgoglioso: l'amicizia con Leonardo Sciascia, l'esser radicale da quando avevo i calzoni corti e aver qualche merito nella conquista di molti diritti civili; di amare il cinema al punto da sorbirmi indigeribili "polpettoni"; delle mie collezioni di fumetti; di aver diretto il settimanale satirico Il Male e per questo esser finito in galera... Avrò scritto diecimila articoli, una decina di libri, un migliaio di servizi TV. Non ne rinnego nessuno e ancora non mi sono stancato. Ve l'ho detto: sono fortunato.

DELLO STESSO AUTORE

Donald Trump / Ansa

America! Come si è arrivati dove si è arrivati?

byValter Vecellio
Wmo, probabile che temperatura 2024 sforerà limite 1,5 gradi

“Terra bruciata”: senza acqua le popolazioni si rivolteranno l’una contro l’altra

byValter Vecellio

A PROPOSITO DI...

Tags: Berlusconiintelligenceservizi segretispiato Berlusconi
Previous Post

Simonetta Lein, the celebrity wishmaker

Next Post

Kyle Dion, la voce R&B delle due coste

DELLO STESSO AUTORE

Wsj, accordo ostaggi improbabile entro fine mandato Biden

La farsa dei due popoli, due Stati

byValter Vecellio
Giorno della Memoria: così nacque in Italia, grazie a Furio Colombo

Giorno della Memoria: così nacque in Italia, grazie a Furio Colombo

byValter Vecellio

Latest News

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

byStefano Vaccara
Il sindaco di Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

Il sindaco di Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

byDavid Mazzucchi

New York

Justice Dept. Probes NY AG Letitia James Over Mortgage Deal

byPaolo Cordova
La procuratrice James pronta a richiedere il sequestro dei beni di Donald Trump

Letitia James nel mirino del Dipartimento di Giustizia per abusi immobiliari

byPaolo Cordova

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
kyle dion

Kyle Dion, la voce R&B delle due coste

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?