Con la sola differenza che Andreas Lubitz sapeva quello che faceva, mentre i nostri politici non lo sanno. Quindi sono più pericolosi perché non solo non conoscono la rotta politica, ma nemmeno sanno pilotare un dicastero. Renzi ha preso il comando e, senza sapere come, pilota l’aereo Italia. E’ il meno peggio dei politici italiani senza licenza di volare che abbiamo a disposizione. La colpa è nostra però: ci accontentiamo di quello che ci passano i partiti e siamo rinunciatari in quanto sopportiamo la loro ignoranza che si ripercuote nella vita pubblica, generando lo strapotere della burocrazia. Perché non si muove foglia che i burocrati non vogliano. Sono loro ad inventarsi le leggi del non fare e a propinarle ai cretinetti di turno al potere. Maurizio Lupi era costretto a confidare nel manager Ercole Incalza e nell’imprenditore Stefano Perrotti perché non ne capiva mezza di infrastrutture. Se uno non sa come si asfalta una strada, l’impresa incaricata l’asfalterà al risparmio e il fondo stradale sarà come un materasso a molle. Ma presenterà un conto milionario, addolcito da qualche regalino, di cui non si accontenterebbero neppure le ogliettine. Esser vestito e calzato, tanto bastava a Lupi a fronte di un appalto di 250 miliardi di euro? Che figura da ladro di polli ha fatto finendo spennato, ma non spappolato. Ha infatti salvato l’osso del collo e sembra che razzolerà come capogruppo del Nuovo Centro Destra che va a fondersi con l’Udc. Intanto il suo leader Angelino Alfano rivendica il ministero delle Infrastrutture, anche se Formigoni dice si potrebbero accontentare di tre ministeri di peso inferiore, tra cui l’Istruzione. Quella del malaffare? Sì Formigoni, ex governatore della Lombardia che avevamo lasciato un anno fa indagato con casa sequestrata e conti bancari bloccati, è senatore ncd. Del resto abbiamo cinque sottosegretari indagati, scelti e sostenuti da Renzi: “Non ci si dimette per un avviso si garanzia ma per questioni politiche e morali”. Infatti utilizzare i soldi dei cittadini per spese personali è morale… come ha fatto la sottosegretaria alla Cultura, Francesca Baracciu, forse solo animata da spirito vetero-comunista. Invece due carabinieri in licenza, ma con licenza di uccidere, hanno pensato di prelevarli direttamente da un supermercato di San Giuseppe Vesuviano, facendo una strage. Eppure a sentire il ministro del Lavoro Poletti, anche lui un polletto che pranzava con indagati vari, il problema dell’Italia è che gli studenti hanno tre mesi di vacanze estive e sarebbe bene che lavorassero nel frattempo. Dato che c’è tanta offerta di lavoro in Italia…
Vale sempre quanto scrisse Ennio Flaiano oltre mezzo secolo fa: “La situazione politica in Italia è grave ma non è seria”. Perché la morale non è la coscienza ma il costume di un popolo il cui collante è il denaro. Così il ministro degli Esteri Gentiloni ha subito tolto alla Tunisia il debito di 25 milioni di euro contratto con l’Italia, pensando che certi Paesi, come certe donne, si conquistano con il denaro. Ma ha fatto i conti senza l’oste: l’Isis. Per il quale il denaro non è un fine ma un mezzo per disintegrare la nostra civiltà in nome del suo credo, la jihad.
Non sarà difficile perché l’Italia, l’Europa tutta si stanno già annientando da sole soffrendo di un batterio mortale che hanno costruito in provetta: l’individualismo. Che è l’eccessiva considerazione di sé, tanto da ritenere prevalenti i diritti privati a quelli collettivi e dello Stato. I delinquenti occidentali rubano e uccidono per se stessi, tuttavia hanno in comune con gli assassini dell’Isis la mancanza di pensiero individuale che conferisce individualità, levatura morale. Questa sì è la capacità di un individuo che, grazie allo spirito critico, alla logica e all’apprendimento, sviluppa doti eccezionali e si distingue dagli altri. Ma viviamo, come si diceva, guidati da uomini avidi, amministratori mediocri della cosa pubblica: statali e non statisti che, invidiando la genialità altrui, finiscono poi stupidamente nelle mani dei geni del male.
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