President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara
English Editor: Grace Russo Bullaro 

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
May 6, 2014
in
Politica
May 6, 2014
0

Europa cerca europeismo. Problemi di identità tra Euro e memoria

Gianluca GallettobyGianluca Galletto
Time: 4 mins read

Ho voluto scrivere questo post perché conservo un forte legame col concetto di Unione Europea. È a Bruxelles che ho mosso i primi passi di attività professionale. Me ne ha dato spunto il bell’articolo di Irene Tinagli, oggi deputata di SC. Con Irene (e con altri amici che oggi sono al governo) abbiamo condiviso un bel percorso nell’associazione iMille che oggi organizza un utilissimo seminario su questo tema a Montecitorio, dal titolo Noi Euro. Cento studenti liceali e universitari da tutta Italia incontreranno leader politici e legislatori, giornalisti ed economisti, tutti cresciuti nell’era Erasmus, per discutere di Europa.

Siamo infatti all’ottava elezione europea dal 1979, e il dibattito elettorale, come dice Irene, è dominato come mai prima dalla retorica dell'anti – "anti europa, anti euro, anti unione, anti tutto" – e da urlatori da “pugni sul tavolo”. La crisi economica ha decimato la popolarità delle istituzioni europee e il concetto stesso di Europa unita. Se il PIL crescesse come il populismo, staccheremmo la Cina di molte lunghezze. Il grosso si concentra sul malvagio euro (a onor del vero, anche i pro euro – e io fra questi – hanno hanno usato toni che lo descrivevano in termini taumaturgici).

Quando ero a Yale e studiavo crisi valutarie, difendevo strenuamente il progetto (insieme con amici europei) contro le critiche della maggior parte degli altri studenti non europei, sostenendo che non ne capissero il valore politico. Purtroppo le critiche americane che noi rigettavamo come “interessate” avevano valore: l’impalcatura dell’UME è stata realizzata monca e con uno shock asimmetrico (gergo da economisti) siamo stati sull’orlo del crollo. Perché, fra le altre cose, non abbiamo un tesoro, un bilancio e un debito sovrano paneuropeo. E gli stati membri conservano ancora un potere d’iniziativa legislativa enorme rispetto al parlamento. Abbiamo pensato che dopo l’economia, come sempre era successo in passato, la “politica” sarebbe seguita. In un modo un po’ perverso, questa crisi è quasi parte del disegno originale perché essa avrebbe forzato una maggiore coesione politica – con tanto di corpo elettorale davvero paneuropeo aggiungo.

Detto questo, e nonostante i molti errori fatti nella gestione della crisi, incluse le responsabilità della Germania per la sua ortodossia paradossale (il paese del capitalismo sociale di mercato impone una politica monetaria e fiscale ortodossissima mentre il paese del capitalismo liberista, gli USA, applica un’imponente e neokeynesissima espansione monetaria e fiscale), le colpe che si addossano all’euro sono in buona parte una proiezione di problemi creati in casa nostra. Contro le urla dei populisti alla Grillo & Co. Inc. (Inc. perché di una corporation si tratta), dove sono i pro Europa? La loro voce serve più forte e chiara.

Renzi fa bene a dire che siamo in una lotta fra speranza e rabbia. La rabbia non produce mai nulla di buono e l’idea stessa di Europa unita nasce proprio dalla negazione della rabbia di due guerre mondiali e dalla speranza di un futuro pacifico. Uscire dall’euro è legittimo, ma è un salto nel buio spaventoso!

Ciò che serve più di tutto è un grande esercizio di memoria e slancio emotivo. Gli americani ci hanno sempre “accusato” di non avere un vero mito fondativo. Ma noi ce l’abbiamo: la risposta alle due più grandi tragedie della storia umana. Non mi sembra poco. La memoria è un esercizio che facciamo pochissimo, anche per il nostro risorgimento. Le giovani generazioni devono sapere brutalmente cosa sono state le due guerre mondiali, covate e nate tutte in Europa, con dentro l’olocausto e le bombe atomiche. E che 60 anni fa, dove oggi siede il parlamento europeo, al non-confine fra Francia e Germania le colpe che si addossano all’euro sono in buona parte una proiezione di problemi creati in casa nostra le colpe che si addossano all’euro sono in buona parte una proiezione di problemi creati in casa nostra – se provate ad attraversarlo non ve ne rendete minimamente conto – sono morti milioni, sì, milioni di persone. Cercate su Wikipedia Battaglia di Verdun e ne riparliamo. Basta solo questo a farci capire quanto l’Europa sia importante e quando sessant’anni di pace siano ancora un’inezia di fronte a mille di guerre.

Cominciamo quindi dalle scuole elementari in su a raccontare l’Europa in maniera accattivante, con forme di ricordo costante e continuo. Recitare il Pledge of Allegiance settimanalmente nelle scuole pubbliche degli Stati Uniti (cosa che noi “scafati” europei prendiamo spesso in giro) serve proprio a questo. Ecco troviamo il nostro pledge of allegiance.

 

PS

Da non perdere quindi: Noi Euro, Martedì 6 Maggio, Sala delle Colonne di Via Poli 19, a Roma, dalle 12 alle 14: “Un’occasione per liberare i propri dubbi, per chiedere, informarsi, dialogare”.

 


*Gianluca Galletto lavora come economic e business consultant a New York, ed è impegnato politicamente nel PD.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Gianluca Galletto

Gianluca Galletto

DELLO STESSO AUTORE

La disfida del West Village tra candidati, a colpi di “corrotti” e “cafoni”

Caro Direttore, sulla disfida del West Village, in realtà vi dico che…

byGianluca Galletto

Europa cerca europeismo. Problemi di identità tra Euro e memoria

byGianluca Galletto

A PROPOSITO DI...

Tags: elezioni europeeEuroEuropaEuropeismoUnione Europea
Previous Post

Giada Valenti, la voce che unisce i due mondi

Next Post

L’Italia sotto le bombe, d’acqua. L’82 per cento dei comuni italiani è a rischio idrogeologico

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Il PD “americano” che vorrei

byGianluca Galletto

Latest News

Madonna Celebrates Her Birthday and Her Son’s, Rocco, in Sicily

Madonna Celebrates Her Birthday and Her Son’s, Rocco, in Sicily

byLa Voce di New York
Former Seamstress for Loren and Mastroianni Stabs 84-Year-Old Husband

Former Seamstress for Loren and Mastroianni Stabs 84-Year-Old Husband

byLa Voce di New York

New York

David Leavitt, il passato, l’Italia e la luce di New York

David Leavitt, il passato, l’Italia e la luce di New York

byMichele Crescenzo
Due morti travolti da alberi in 24 ore: allarme “verde” a New York

Due morti travolti da alberi in 24 ore: allarme “verde” a New York

byLa Voce di New York

Italiany

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

byManuela Caracciolo
“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

byNicola Corradi
Next Post

La cultura italica tra cielo e terra

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In