PRIMA PAGINA
– Al-Assad rovesciato dai ribelli siriani dopo 13 anni di guerra. Scappato a Mosca mentre Damasco crolla. Il Governo del Presidente al-Assad, che aveva tenuto a bada i ribelli per più di dieci anni con l’appoggio militare dell’Iran e della Russia, è crollato con sorprendente rapidità ieri mattina dopo un’avanzata delle forze ribelli nella capitale Damasco. Un leader dittatoriale, che aveva oppresso il suo popolo per 13 anni di guerra civile, al-Assad è scappato dal paese mentre i ribelli invadevano Damasco. L’offensiva dei ribelli è durata meno di due settimane, non incontrando resistenza dalle forze del Governo. Il Primo Ministro di al-Assad ha detto che è pronto a collaborare con i ribelli per formare un nuovo governo.
– I Siriani scoppiano di gioia. Per tutti gli anni in cui la famiglia al-Assad ha governato la Siria, ha regnato il silenzio. Nessuno ha osato parlare, spaventato da quello che gli sarebbe capitato: la scomparsa nelle prigioni statali. Ma mentre sabato diventava domenica, il primo giorno in 50 anni senza un al-Assad al potere, le strade sono scoppiate di gioia, fra sparatorie in aria e fuochi d’artificio. “I nostri cuori ballano di gioia – ha detto un cittadino di Damasco -. Non possiamo prevedere il futuro e tutto è possibile, ma la cosa più importante è che ci siamo liberati di questo oppressivo regime”. La televisione statale è passata dal lodare la difesa del regime a trasmettere un comunicato dei ribelli: “Damasco è stata liberata, il tiranno al-Assad è stato sconfitto, tutti gli incarcerati ingiustamente sono stati liberati”. Con grande fotografia di folla in festa.
– Prova di fedeltà per i candidati a lavori per Trump. All’ufficio di Trump per la transizione, tutti gli aspiranti ai posti di rilievo nel Pentagono e alle agenzie segrete sono intervistati tre o quattro volte da una squadra formata da imprenditori dell’alta tecnologia e un team di fedeli a Trump, con domande che spaziano in tutti i campi per accertarne la fedeltà al nuovo Presidente anche nel passato.
– Facendo una mossa. Le forze armate israeliane di terra sarebbero nascostamente entrate in Siria. (Breve trafiletto di rimando alle pagine interne).
– La guerra in Ucraina costa al Cremlino per la Siria. Putin obbligato a vedere il crollo di un regime che aveva giurato di difendere. Nel 2017, dopo aver sconfitto i ribelli, Putin aveva detto: “Se i ribelli alzano di nuovo la testa, li colpiremo come mai prima”. Ma nelle due ultime settimane, i ribelli siriani hanno rapidamente conquistato il potere, senza alcuna resistenza interna e senza alcun intervento dei Russi, del tutto impegnati dalla guerra in Ucraina. Ormai si tratta solo di vedere se Putin riuscirà a fare un accordo con i ribelli per mantenere le due basi navali di cui dispone in Siria.
PAGINE INTERNE
– Venendo in aiuto a Notre-Dame. Una coppia della Nord Carolina fa parte di un grande gruppo di donatori che hanno aiutato la ricostruzione: tutti americani.
– Meno fermi di automobilisti. Dopo che un rapporto aveva trovato differenze nei fermi dovute a ragioni di razza, la polizia del New Jersey ha cominciato a diminuire il numero di fermi.
– Sesso abusivo con bambini. Le vittime stanno facendo causa alla Apple per non aver tagliato le immagini di bambini abusati sessualmente e chiedono oltre 1 miliardo di danni.
– L’abitudine di bere è più pericolosa di un’abbuffata. I ricercatori si concentrano sul bere “ad alta densità” (10 o più bicchieri di bevande alcoliche) che è più pericoloso che un’abbuffata con leggera sbronza e può provocare una totale perdita di conoscenza, che cancella ogni ricordo e manda l’ubriaco in ospedale.