OGGI SUL NEW YORK TIMES
PRIMA PAGINA
– Johnson si dimette, mettendo fine a un mandato pieno di scandali. Cede alle pressioni del suo partito, ma tempi duri attendono il suo successore. Boris Johnson ha annunciato le sue dimissioni, ponendo fine a tre anni di mandato contrassegnato inizialmente da una maggioranza schiacciante e finito fra numerosi scandali. Ha detto: “È chiara adesso la volontà del mio partito che ci deve essere un nuovo leader. Il processo di sceglierlo deve cominciare adesso”. La decisione ha chiuso un vorticoso periodo di 48 ore nella politica inglese, che ha visto le dimissioni di due ministri di alto rango seguite dalle dimissioni di decine di altri componenti del governo. Chiunque prenda il posto, erediterà una serie di gravi difficoltà: alta inflazione, agitazione sindacale, possibile recessione. L’Inghilterra condivide questi problemi con altri paesi europei, ma è chiaro che l’uscita dall’unione Europea, Brexit, ha imposto altri problemi all’economia.
– Affascina, dice bugie e fa lo spaccone: questo l’ha sempre salvato, fino ad ora. Dopo una vita di spavalderie e di vie d’uscita tra uno scandalo e l’altro basati sulla sua prodigiosa abilità politica, Boris Johnson ha finalmente raggiunto il capolinea. Sembra che la legge di gravità si applichi anche a lui, dopo tutto.
– Griner si dichiara colpevole di reati di droga in Russia. La dichiarazione può aprire la strada a un accordo diplomatico o a clemenza. La disputa sul suo destino si sposta sul campo diplomatico, una prospettiva difficile in un momento di tensione fra la Russia e l’USA a causa della guerra in Ucraina. Quando era entrata in Russia per una partita di pallacanestro in febbraio, residui di cannabis erano stati trovati nel suo bagaglio. È in prigione da quel momento e rischia 10 anni di carcere. Ha detto che non aveva intenzione di portare sostanze proibite in un altro paese, ma che il fatto era dovuto alla fretta con cui aveva preparato i bagagli. Con la sua grande fotografia mentre va in tribunale.
– Nel paese del petrolio, timori di cambiamento verso l’energia pulita. A Taft, un paesino della California, si tiene ogni 5 anni un festival del petrolio, in onore di una sostanza che permette di dare lavoro a chiunque voglia lavorare e le cui tasse permettono di pagare tutto, dalle scuole, ai pompieri, al controllo delle zanzare, alla salute pubblica. In una Stato, come la California, ai primissimi posti nella ricerca dell’energia pulita e il cui Governatore vuole far cessare l’estrazione del petrolio al più tardi nel 2045, sarà un problema molto difficile ricostruire su altre fonti di benessere interi paesi oggi dipendenti dal petrolio.
– I democratici vogliono tassare i ricchi in un tentativo di sostenere Medicare. Senatori democratici sono impegnati nel progetto di tassare i guadagni provenienti da attività come studi di avvocati e studi medici per sostenere l’assicurazione pubblica Medicare fino al 2031 (attualmente sarebbe senza fondi già nel 2028). È l’assicurazione di cui godono in America i pensionati.
PAGINE INTERNE
– Una sottovariante spinge una nuova ondata. La più trasmissibile variante del covid finora conosciuta può portare a un aumento delle infezioni negli USA anche fra quelli recentemente guariti.
– La stranezza di quelle indagini. Sono minuscole le possibilità che le indagini dell’ I.R.S. su due ex-direttori dell’F.B.I. siano una coincidenza. Ma anche il minuscolo non è zero.
– Mortalità dell’ondata di caldo. Il crollo di un ghiacciaio in Italia, che ha ucciso almeno 10 persone, offre una fresca evidenza dei tragici effetti del cambiamento del clima.
– Sonny “il Padrino”. Necrologio di James Caan conosciuto soprattutto per aver interpretato il “cattivo” Sonny Corleone. Aveva 82 anni.